ovvero "Ciacole da Tiffany"
(aspettando Lady Scartox & Mr. LittleWhite)
9 luglio 2012
Sapore d'estate
Le estati della mia infanzia sapevano di ghiaccioli all'anice e di granite al tamarindo, di latte freddo con la menta o con il cioccolato, sapevano di orzata, sapevano di cozze che un piatto solo non bastava mai e tutti ridevano a vedere questa bimba tutta unta che mangiava con avidità straordinaria l'impepata, sapevano di anguria che poi c'era la gara a chi sputava i semini più lontano, sapevano di cornetti cuore di panna che quando arrivavano allora sì era proprio estate.
Sapevano del sugo della pasta fatta dalle altre mamme, perché d'estate ci era concesso pranzare nelle casette che facevamo in cortile e vigeva, di rigore, lo scambio gastronomico, ma gli altri erano sempre più fortunati perché nessuno cucinava come nonna Erminia.
Sapevano di acqua di mare che dal naso saliva al cervello alla centesima capriola fatta in acqua.
Sapevano dei finferli e chiodini di Sella Valsugana, delle more raccolte con il rastrelletto, delle nocciole prese dietro casa e magiate nella capanna di frasche. Sapevano di pesche ed albicocche.
Sapevano dei denti ingoiati col panino ("Ma la formica arriav lo stesso se non c'è un dente da lasciare sul comodino?").
Sapevano di cocco bello cocco fresco.
Sapevano degli elastici dell'apparecchio ortodontico che si rompevano sempre sul più bello e dovevi sputacchiare.
Sapevano di cocacola e rutto libero o della spuma al bar del patronato.
Di cosa sanno ora le mie estati? E le vostre di cosa sapevano?
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19 commenti:
cominciavano già nel mese di maggio, quando con la scusa di recitare il rosario ce ne anadavamo la sera di aia in aia a ciarlare, rimproverate dallo sguardo severo di qualche "zia" intransigente. E i bagni nel fiume dopo aver alzato faticosamente una piccola diga. E il carrettino del gelataio che passava puntuale alle cinque. E la macchina che batteva il grano con quella polvere che si infilava fin sotto la pelle. E la caccia alle lucciole. E i pomeriggi passati dalle suore per impararare l'arte del ricamo. La mia infanzia l'ho vissuta in un piccolo paese di montagna e molto prima di voi tutte.
@Oriana:non mi andare fuori tema, parliamo di sapori, mi sta bene il gelato del carrettino ma il resto sono ricordi e non sapori, anche se sono ricordi bellissimi :)
ops....!!!!
Al mare con i cugini, il panino con la Nutella dopo il bagno.
Al mare con la famiglia dei miei amici, l'insalata di riso con tanta maionese.
A casa in pasticceria, il gelato al cappuccino e all'after-eight (il mio papi e mio fratello erano innovatori).
Ovunque, l'anguria.
Le more raccolte sui rovi, incuranti dei graffi che ci procuravano
Amanda, sei bellissima con un costume super! Chi era l'amichetto? Gli stavi mostrando l'apparecchio?
L'apparecchio è arrivato qualche anno dopo, l'amichetto è il figlio dei migliori amici dei miei
E adesso fa il dentista? :-)
no lavora stagionale negli alberghi :D :D :D
eh le mie avevano il gusto delle tue. Sapevano di giornate che iniziavano alle 8.30 al mare per finire mai, di partite ai dieci interminabili, delle sfide maschi contro femmine, delle nuotate fino alla boa, di giochi senza frontiere serali, di primi baci, di maxi bon, di anice e orzata e salino che non si toglieva nemmeno dopo 4 docce.
i capelli diventavano una stoppa ingovernabile perchè mica c'era il balsamo quella volta :)
che bella fotina Amanda!
si certo il balsamo non si sapeva cosa fosse, hai ragione!
Panino con l'olio , panino con il burro e la marmellata erano le mie merende, l'aspic di pollo della mamma d'estate che io odiav
nell'ordine: ghiacciolo alla menta,coppa del nonno e mottarello alternato al fiordifragola!!!
Uh che bel post! E tu sei deliziosa in questa foto :-)
Le mie estati sapevano di ghiacciolo alla menta o all'amarena, di cornetti Algida che anche per me segnavano l'inizio dell'estate...di sale dell'acqua del mare che mi imbiancava la pelle e mi abboccolava ancora più i ricci..di timballi mangiati con valanghe di zii e cugini..di sabbia che finiva in bocca perchè i miei cugini mi usavano come segnapista per le loro partite a biglie...di balsamo al cocco che usavo per ammorbidire i capelli postmare..di porchetta calda mangiata nel giardino di mio zio la sera dei fuochi d'artificio..
ucci ucci ucci sento odor di...
granita al caffé (rigorosamente rubata dal freezer);
gelato all'amaretto con dei monoblocchi di cioccolato dentro da fare paura(sempre rubato dal freezer che la dose concessa da mamma era una miseria!);
il pollo arrosto e gli arancini di zum&fass;
il prosciutto al pepe nero (che non ci facevano mangiare perché faceva male ai bambini...appunto, solo l'odore!);
pane e nutella/pane e soppressata;
le cozze (che dovevi piangere in cinese per fartele dare perché ai bambini fanno male!);
le pizze fritte di Caterina.
A parte il fatto che le cose che mi sono rimaste più in mente sono quelle che mi hanno negato o razionato...ma quanto si abboffavano i miei(alla facciaccia nostra, tra l'altro) ?!?!
per la cronaca...l'anomimO sono io!
@Emilys: la coppa del nonno... non quella di adesso
@Ale: anch'io mi sono fatta dosi e dosi di sabbia
@Cincia:non san molto di Lombardia le delizie negate :)
la prima volta che ho saggiato la cassoeula ero già maggiorenne:-)
@Cincia: ora si spiegano tante cose :)
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