
Improvvisamente, un giorno, il Signor Remo iniziò ad odiare il suo cane.
Non era un uomo cattivo. Ma qualcosa si era rotto dentro di lui quando era rimasto vedevo. Aveva perso la moglie e gli era restato il cane, un botolo salsicciometiccio, grasso e nerastro, con orecchioni da pipistrello. Si chiamava Bum, ovvero Boomerang, perchè riportava indietro qualsiasi cosa gli tirassero, con prontezza e perseveranza.
Stefano Benni.Boomerang. La grammatica di Dio. Storie di solitudine e allegria
Feltrinelli
Lo so non amo i racconti, ma Stefano Benni è Stefano Benni e questo incipit lo trovo adorabile, come gli altri personaggi di questi racconti