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28 dicembre 2010

Incipit del 28 dicembre

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Fillus de anima.


E' così che li chiamano i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un'altra. Di quel secondo parto era figlia Maria Listru, frutto tardivo dell'anima di Bonaria Urrai.


Quando la vecchia si era fermata sotto la pianta del limone a parlare con sua madre Anna Teresa Listru, Maria aveva sei anni ed era l'errore dopo tre cose giuste.


Michela Murgia. Accabadora. Einaudi editore


Alla fine ci sono arrivata anche io a leggere questo breve ma intenso romanzo, questa storia che sembra ambientata in una Sardegna dell'800 ed invece è lì, dietro l'angolo, negli anni 50.

Un romanzo breve, in cui ogni singola parola pesata e misurata restituisce peso e profondità alle immagini ed alle situazioni che descrive.

Maria cresce con quella donna che "pareva vecchia nel senso comune che le persone danno alla parola, vicina al suo termine come promesse mantenute" a quella donna per la quale "le colpe, come le persone, iniziano ad esistere se qualcuno se ne accorge" ed alla fine impara che c'è una dignità nella vita ed una dignità nella morte.