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19 agosto 2011

Incipit del 19 agosto

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C'era una scia di bricioline di pane che dalla cucina arrivava in camera da letto, fin sulle lenzuola pulite tra cui riposava la vecchia, morta e a bocca spalancata. Il comissario Adamsberg le osservava in silenzio, percorrendo e ripercorrendo a passi lenti quella traccia, domandandosi quale Pollicino o, nella fattispecie, quale Orco l'avesse lasciata. L'appartamento era un piccolo e buio trilocale al pianterreno, nel diciottesimo arrondisment di Parigi












Fred Vargas. La cavalcata dei morti. Einaudi
















Non entrerò nella polemica della difesa accorata che la Vargas ha risevato a Battisti, che comunque risulta l'assassino di 4 persone, che non ha neppure il pudore di non rilasciare dichiarazioni sconvenienti dal luogo della sua ritrovata libertà. Ho amato Adamsberg dalla sua comparsa in Italia e mi sono presa anche questo capitolo della sua lunga carriera di investigatore atipico e camminatore. Alcuni lettori di questo blog saranno felici di notare che il primo di una lunga serie di morti si trova già alla riga 3 della pagina 1 del romanzo. I cadaveri saranno numerosi e le morti saranno anche efferate ed ammantate dal mistero di una leggenda che insanguina i boschi della Normandia. Trovo sia uno dei migliori romanzi che vedono protagonista Adamsberg secondo forse solo a "Parti in fretta e non tornare"

17 giugno 2010

Incipit del 17 giugno

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I due ragazzi ammazzavano il tempo alla stazione Termini di Roma.
- A che ora arriva il treno? - domandò Nerone.
- Tra un'ora e venti,- rispose Tiberio.
- Hai intenzione di startene così per molto? Hai intenzione di rimanere immobile ad aspettare quella donna?
- Sì.
Nerone sospirò. La stazione era vuota, erano le otto del mattino, e lui attendeva quel maledetto Palatino proveniente da Parigi. guardò tiberio che si era sdraiato su una panchina ad occhi chiusi. Poteva benissimo filarsela e tornare a letto.

Fred Vargas. Prima di morire addio. Einaudi

Sfido chiunque a trovare Termini vuota alle 8 del mattino. Comunque questo è l'ultimo romanzo o, a mio giudizio, racconto lungo della Vargas. Per chi l'ha già letta dirò: Adamsberg l'ispettore camminatore, ed i quattro evangelisti studiosi di storia non ci sono e questa mancanza, specie la prima,connota il tutto. Quindi se non avete mai letto la Vargas non iniziate da qui. Questa volta ancora un gruppo storico come protagonista; tre "imperatori" cioè Claudio, Nerone e Tiberio ed una donna a loro legata ed il suo passato per un giallo che si svolge all'ombra del Cupolone e dentro le stanze della Biblioteca Vaticana

4 settembre 2009

Incipit del 4 settembre

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E poi, quando i serpenti, i pipistrelli, i tassi e tutti gli animali che vivono nel profondo delle gallerie sotterranee escono in massa nei campi e lasciano il loro habitat naturale; quando le piante da frutto e le leguminose incominciano a marcire e a riempirsi di vermi (...)


Fred Vargas. Parti in fretta e non tornare. Einaudi Editore

Probabilmente Fred Vargas vi sarà nota... ma la presento lo stesso. Medievalista e scrittrice di gialli i cui protagonisti sono ( e variamente combinati e presenti nei suoi romanzi): 4 storici strampalati che vivono nella stessa casa, rigorosamente distribuiti in ordine cronologico di competenza per i vari piani dello stabile,che hanno i nomi dei 4 evangelisti.Un commissario, tale Adamsberg, rigorosamente camminante, nel senso che non riesce a riflettere sul caso se non consuma chilometri. Uomo dalla vita sentimentale assolutamente disordinata, ama una donna che lo ama, ma lui non intende fare la minima mossa per tenersi la suddetta donna, Camille, e la perde e la riperde. Naturalmente c'è un vice Danglard, uomo solo, triste e dai molti figli da gestire, che deve occuparsi del suo capo e anche della di lui vita sentimentale.
Questo è forse uno dei più bei libri della serie e quello che ho riportato non solo ne è l'incipit, ma l'intero primo capitolo, vi si narra di banditori, di profezie, insomma da leggere, sempre che non l'abbiate già fatto