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4 luglio 2012

La vita dei farmaci salvavita

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Chi di voi mi conosce sa che sono costretta a girare con un farmaco salvavita sempre in borsa.
Chi di voi mi legge da tempo sa che a volte mi trasformo, stile Hulk anche se non divento verde, solo molto molto gonfia, ed in quei momenti sono molto, ma molto fragile, un nulla mi può portare via.
Per questo da anni giro con una siringa di adrenalina in borsa.
Le prime volte la pistolona me la sono dovuta pagare, ancora in lire costava oltre i 100 testoni  (l'ultima volta che per emergenza l'ho dovuta pagare io costava 75 euro), poi mi è stata riconosciuta come farmaco salvavita . Una volta l'anno la specialista mi fa una carta speciale che accompagna la normale ricetta e posso andare a ritirare il farmaco gratuitamente nella farmacia dell'Ospedale della mia USL, non l'Ospedale Civile, quello della USL. Pregando di non doverlo usare.
Ora ascoltate bene la magia: quando il farmaco lo pagavo io, quello scadeva dopo un anno e mezzo dall'acquisto, quando ha iniziato a passarmelo lo Stato la scadenza è scesa ad un anno, oggi sono andata a ritirare il mio prezioso compagno di vita e scade a dicembre. Mi è stata fatta una carta per ritirare una seconda fiala, senza rifare la procedura di prescrizione dallo specialista, ho chiesto alla farmacista dell'ospedale se la Regione Veneto avesse ottenuto un prezzo di favore dalla casa farmaceutica visto la data ravvicinata di scadenza, quella ha alzato gli occhi al cielo.
Che cavolo parliamo a fare di risanamento dei conti pubblici, di SPENDING REVIEW ( a proposito perchè non la si può chiamare revisione di spesa) se continuiamo a dare da mangiare ai porci? Le persone affette da particolari patologie avranno sempre bisogno dei farmaci salvavita ma sarebbe imperativo obbligare le ditte farmaceutiche a fornire farmaci con data di scadenza un anno dalla data dell'acquisto altrimenti ognuno di noi costerà allo Stato, cioè a tutti noi che paghiamo le tasse, il doppio.
Poi magari si ragiona anche sui tempi di pagamento dello Stato alle aziende, ma dopo in questo caso.

4 giugno 2012

le scommesse del buffone

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A chi ha un milione di euro da giocare in un anno propongo una serie di scommesse:

1) L'acquisto di banchi antisismici per le scuole dei propri figli salvo non si voglia scommettere sulla certezza che la propria è l'unica città d'Italia il cui livello sismico è sicuramente quello dichiarato sulla carta

2 ) Il restauro  consolidativo di un edificio storico della propria città: soprattutto se ci si dichiara uomini di destra (qualsiasi cosa questo significhi) sulla storia della Nazione Patria si dovrebbe scommetttere

3) Un fondo per borse di studio per i figli degli operai che facendosi il mazzo in fabbrica hanno consentito al loro padrone di comprarsi una squadra di calcio, che si può permettere di pagare enormità un buffone in mutande che non fa neppure la fatica di correre dietro ad un pallone ma che aspetta che gli arrivi addosso, ora quegli operai magari hanno perso il lavoro e l'uomo in mutande potrebbe, quanto meno, sentirsi un pochino riconoscente

4) Investire su una delle fabbriche che sono crollate per i terremoti ma che ancora trainavano l'economia di una nazione stanca ed in crisi (vero il buffone non sa cosa sia la parola crisi, vive nel pallone). Non creda il buffone c'è brivido vero in certe scommese di questi tempi, investire sul lavoro può far battere i cuori più indifferenti

6) Mettere in sicurezza l'argine del fiume più vicino a casa oppure si può scommettere che sicuramente non si passerà per quella strada nel momento preciso in cui quello esonderà nella prossima alluvione

5) Se il buffone ama le scommesse estere potrebbe scommetttere sulla vita di un po' di bambini: comprare vaccini, farmaci anti retrovirus, pozzi d'acqua. Non dà il brivido poter scommettere sulla vita della gente? Sono emozioni forti non se ne dovrebbe privare

Ma si sa ognuno dei propri soldi può farci ciò che vuole: anche pulircisi il ricco deretano
Esattamente come fa il buffone.
Chi sono i dasadattati in una società civile?

16 aprile 2012

Gentili Segretari A, B, C, e anche dalla D alla Z

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Gentili Segretari A,B, C, ma anche dalla D alla Z passando per la L di Lega soprattutto,
e dico soprattutto dopo quello che è successo la scorsa settimana, ma anche perché il fatto a cui mi riferisco è avvenuto tanti anni fa, nei confini di quella che voi chiamate Padania, che noi chiamiamo Italia, Europa, Mondo.
Dunque Gentili Segretari dicevo, ho una proposta seria da farVi, (non come l'ultima Vostra proposta di riforma elettorale che non è seria per niente) prendete i soldi dell'ultima tranche di rimborsi elettorali, soldi che sono nostri, di noi che paghiamo le tasse, che noi non Vi avremmo mai dato, perché volemmo e vincemmo un referendum contro il finanziamento pubblico ai partiti che Voi avete disatteso votando una legge raggiro della volontà popolare, e pagate le spese processuali dell'ultimo processo contro gli imputati della strage di Piazza della Loggia, poiché i familiari, che non hanno ottenuto nessuna giustizia, sono ora costretti a pagare.



Quei morti sono Storia, la Storia siamo Noi, 
quindi si spera anche Voi

Giulietta Banzi Bazoli, anni 34, insegnante Livia Bottardi Milani, anni 32, insegnante Euplo Natali, anni 69, pensionato Luigi Pinto, anni 25, insegnante Bartolomeo Talenti, anni 56, operaio Alberto Trebeschi, anni 37,insegnante Clementina Calzari Trebeschi, anni 31 insegnante Vittorio Zambarda, anni 60, operaio

6 aprile 2012

6 aprile: L'Aquila non dimentichiamo

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                                            da Lillo

20 marzo 2012

Solo morte

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Chi uccide un bambino uccide la speranza.
Chi ne offende l'innocenza offende tutti.

23 febbraio 2012

La dignità della morte

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Venerdì 10, praticamente nel sonno (dico praticamente perché dalla posizione in cui è stato trovato, nel suo letto, forse un tentativo di chiamare aiuto l'ha fatto) se ne è andato un signore che da quando sono nata è vissuto prima con la moglie ed il figlio, poi solo con la moglie a due portoni da casa mia. Anni 88, cardiopatico da una vita. Il figlio e la nuora, la nipote con il marito ed il bisnipotino hanno le finestre della loro casa che guardano da un lato quelle dei genitori, dall'altro le mie.  Questi nonni bis facevano ogni giorno il giro dell'isolato per andare a trovare il loro bisnipotino, gioia delle loro giornate. Così ci si trovava spesso e ci si fermava a fare quattro chiacchiere, mi hanno vista crescere ed invecchiare, ovvio che ci sia affetto. La moglie di questo signore, per una malattia rara, sta diventando sorda e cieca. Quella sera, lui, reduce dall'influenza si corica presto, lei rimane alzata ancora un po', poco prima delle dieci lei lo raggiunge in camera e dalla posizione innaturale (vede quasi solo ombre) si rende conto che qualcosa non va, lo chiama, non ottenendo risposta, si agita, corre al telefono e prova a chiamare il figlio, poi la nipote, ma proprio quella sera erano usciti tutti insieme a cena e pur essendo stata avvisata lei in preda al panico non riesce a ricordare la cosa, nè a fare i loro numeri di cellulare, così nella bufera di quella sera,sempre più angosciata, esce a piccoli passi verso casa dei suoi cari in cerca di aiuto, incespica nella ghiaia, cade si abrade il volto, perde le chiavi di casa ma finalmente arriva a destinazione e viene soccorsa dai signori che abitano sotto casa del figlio. Recuperate le chiavi di casa e valutata la situazione, i vicini chiamano il 118, viene constatato il decesso ed arrivano anche i carabinieri, i quali avvisano molto crudamente nuora e figlio della morte del loro congiunto. Ora perchè vi racconto tutto questo? A tutt'oggi la salma non è stata ancora ridata alla sua famiglia per il funerale. Si è aperta un'inchiesta, sai mai che la povera signora abbia, nelle sue condizioni, sterminato il marito? Sai mai che qualcuno si sia calato dal camino per assassinare il pover'uomo? Voi pensate a quale trauma sarà per quella povera donna di 85 anni dover salutare il marito dopo più di 15 giorni dalla sua morte. Eppure quando ci pensiamo diciamo "come sarebbe bello morire da anziani nel sonno nel proprio letto dopo una vita dignitosa e piena di affetti"

8 novembre 2011

Dolcenera

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Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala che arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei
guardala come arriva guarda guarda com'è
guardala che arriva che è lei che è lei

nera che porta via che porta via la via
nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera nera
nera che picchia forte che butta giù le porte

nu l'è l'aegua ch'à fá baggiá
imbaggiâ imbaggiâ

Non è l'acqua che fa sbadigliare
(ma) chiudere porte e finestre chiudere porte e finestre

nera di malasorte che ammazza e passa oltre
nera come la sfortuna che si fa la tana dove non c'è luna luna
nera di falde amare che passano le bare

âtru da stramûâ
â nu n'á â nu n'á

Altro da traslocare
non ne ha non ne ha

ma la moglie di Anselmo non lo deve sapere
ché è venuta per me
è arrivata da un'ora
e l'amore ha l'amore come solo argomento

e il tumulto del cielo ha sbagliato momento
acqua che non si aspetta altro che benedetta
acqua che porta male sale dalle scale sale senza sale sale
acqua che spacca il monte che affonda terra e ponte

nu l'è l'aaegua de 'na rammâ
'n calabà 'n calabà

Non è l'acqua di un colpo di pioggia
(ma) un gran casino un gran casino

ma la moglie di Anselmo sta sognando del mare
quando ingorga gli anfratti si ritira e risale
e il lenzuolo si gonfia sul cavo dell'onda
e la lotta si fa scivolosa e profonda

amiala cum'â l'aria amìa cum'â l'è cum'â l'è
amiala cum'â l'aria amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala come arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei

acqua di spilli fitti dal cielo e dai soffitti
acqua per fotografie per cercare i complici da maledire
acqua che stringe i fianchi tonnara di passanti

âtru da camallâ
â nu n'à â nu n'à

Altro da mettersi in spalla
non ne ha non ne ha

oltre il muro dei vetri si risveglia la vita
che si prende per mano
a battaglia finita
come fa questo amore che dall'ansia di perdersi

ha avuto in un giorno la certezza di aversi
acqua che ha fatto sera che adesso si ritira
bassa sfila tra la gente come un innocente che non c'entra niente
fredda come un dolore Dolcenera senza cuore

atru de rebellâ
â nu n'à â nu n'à

Altro da trascinare
non ne ha non ne ha

e la moglie di Anselmo sente l'acqua che scende
dai vestiti incollati da ogni gelo di pelle
nel suo tram scollegato da ogni distanza
nel bel mezzo del tempo che adesso le avanza

così fu quell'amore dal mancato finale
così splendido e vero da potervi ingannare

Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala che arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei
guardala come arriva guarda guarda com'è
guardala che arriva che è lei che è lei


Quando ho visto la furia dell'acqua scorrere per le strade di Genova il pensiero è subito corso alla canzone "Dolcenera" di Fabrizio De Andrè, una meraviglia tratta dal mio album preferito di Faber "Anime Salve", quello scritto in collaborazione con un altro talento genovese, Ivano Fossati.
In questa canzone c'è il parallello tra la furia dell'acqua che ha travolto Genova nell'alluvione degli anni 70 e quella di un amore non corrisposto...un testo bellissimo come sempre quando si tratta di De Andrè, con frasi in genovese ad intervallare le parole in italiano.
Vedere Genova inondata dall'acqua dei suoi torrenti, vedere le sue strade diventare fiumi in grado di travolgere persone, auto, cassonetti ha sconvolto tutti, ha indignato tutti...
Una città come Genova ha una connotazione geografica particolare e ben nota, è attraversata da torrenti sotteranei e non, ed è anche una città piovosa; è stato nefasto continuare a cementificare laddove bisognava creare spazi di drenaggio, per far defluire l'acqua, mi scuso se magari i termini non sono appropriati, ma spero rendano l'idea. Ormai il nostro clima sta diventando sempre più balordo, gli acquazzoni fortissimi stile tropicale stanno diventando quasi la norma, come anche il nubifragio a Roma ha dimostrato.
Bisogna cominciare a curare il nostro territorio, a fare manutenzione, pulire i fiumi dai detriti, curare gli argini invece di spendere milioni di euro per la TAV o per un fantomatico ponte sullo Stretto di Messina.
Ieri sera mia sorella mi diceva che a Stoccarda hanno proibito di costruire in una determinata zona perchè i palazzi avrebbero bloccato il passaggio di venti importanti per l'aerazione della città...e invece a Roma la cementificazione selvaggia ha bloccato il famoso ponentino che rinfrescava Roma nelle giornate di afa...possibile che gli italiani non possano mutuare dai tedeschi un pò di sensibilità ambientale???
Un'ultima annotazione, non mi piace colpevolizzare chi spero abbia preso delle decisioni in buona fede come le autorità genovesi, credo che tutti si sentano il peso sulla coscienza di quei morti, però direi proprio che la popolazione andasse dettagliatamente informata dei rischi e che andassero diffuse più capillarmente le procedure da seguire. A New York quando si aspettava l'uragano Irene, la città era percorsa da auto della polizia che ripetevano le istruzioni e i comportamenti da tenere in caso si fosse verificato il peggio.
Scusate la banalità delle mie considerazioni, ma mi sono indignata davvero davanti a quelle immagini, mi è presa davvero una morsa allo stomaco.
Un pensiero speciale ad Ernest e Gloria che hanno vissuto momenti di paura.
Nella speranza che qualcosa possa cambiare...


3 novembre 2011

Senza parole

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21 dicembre 2010

Letterina

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Al Parlamento Italiano
(630 Deputati e 321 Senatori - licenziamo anche quelli a vita)

Raccomandata A.R.

Oggetto: notifica di licenziamento

Egregi Signori,
siamo spiacenti di informarVi che abbiamo deciso di rinunciare alla Vostra collaborazione.


Tale provvedimento viene adottato per la seguente motivazione:



  • sottrazione di beni aziendali nell'esercizio delle proprie mansioni (specie se fiduciarie)

  • condotta extralavorativa penalmente rilevante ed idonea a far venir meno il vincolo fiduciario

  • abbandono ingiustificato del posto di lavoro

  • reiterate violazioni del codice disciplinare di gravità tale da condurre al licenziamento (basterebbe la rissa di ieri)

  • rifiuto ingiustificato e reiterato di eseguire la prestazione lavorativa/insubordinazione

    Per i giorni di mancato preavviso non Vi verrà corrisposta alcuna indennità sostitutiva.
    Vi invitiamo a prendere contatto con l'Ufficio Personale per il ritiro delle Vostre spettanze e dei documenti lavorativi.

    Distinti saluti.

    Firma
    Il Popolo Italiano




    (Questo post aderisce all'iniziativa di Viviana)

17 novembre 2010

Bombe intelligenti

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Nel 1974 esistevano bombe che si preparavano da sole, che decidevano dove posizionarsi da sole, che esplodevano da sole.

Non lo sapevate? Da oggi ne abbiamo la certezza

13 ottobre 2010

Il male

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Correva l'anno 1978, e vedeva la luce Ranxerox, lo si leggeva sul Male o su Frigidaire, era un fumetto ambientato in una metropoli del futuro dove questo personaggio, un robot divenuto violento si innamorava di una ragazzina tossica e spuderata nel servirsi del robottone sciroccato, e dove la violenza era pregnante esagerata, ridondante, esplodeva senza motivi apparenti e non riguardava solo i protagonisti ma permeava quella società.
Ora viviamo dentro Ranxerox, ora si può uscire a lavorare in taxi e non fare ritorno perchè tre Ranxerox incapaci di educare un cagnolino lo lasciano libero di essere travolto da un auto salvo poi massacrare di botte l'autista che pure si era fermato a prestare soccorso e non paghi minacciano i testimoni dell'aggressione, dove si litiga sulla metro al punto di prendersi a cazzotti e ridursi in fin di vita, dove con il pretesto del calcio si mette a ferro e fuoco una città. Dove la classe dirigente vive sul disprezzo delle regole e giustifica se stessa e quindi ogni demolizione del vivere civile, delle stesse regole che ogni società deve imporsi per riconoscersi, confrontarsi civilmente e progredire. Quel che allora mi sembrava esagerazione è storia di ordinaria inciviltà.
Unica nota positiva qualcuno esce a riveder le stelle

24 settembre 2010

Allenati alla vita..... ma quale?

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L'Ufficio Scolastico per La Lombardia ha le idee chiare sul tipo di vita che vuole per i suoi giovani. Intanto l'assessore all'istruzione del Comune di Chieri in provincia di Asti dichiara: fuori i disabili dalle scuole. Il buonuomo si dice esasperato dalla carenza di personale di sostegno per gli alunni disabili, tuttavia non si incatena ad un palo per chiedere più fondi a questo scopo, non inizia uno sciopero della fame in favore degli studenti che da questa situazione risultano più penalizzati,non rassegna le dimissioni per protesta, nossignore il volpone ribalta il problema.



Ecco di questi tempi sono felice di non avere figli, tuttavia ho tre nipoti e comunque ho sempre considerato che i figli sono figli del mondo e non nostre proprietà quindi il problema è anche mio

2 agosto 2010

Bologna 2 agosto

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ANTONELLA CECI anni 19
ANGELA MARINO "23
LEO LUCA MARINO " 24
DOMENICA MARINO " 26
ERRICA FRIGERIO IN DIOMEDE FRESA " 57
VITO DIOMEDE FRESA " 62
CESARE FRANCESCO DIOMEDE FRESA " 14
ANNA MARIA BOSIO IN MAURI " 28
CARLO MAURI " 32
LUCA MAURI " 6
ECKHARDT MADER " 14
MARGRET ROHRS IN MADER " 39
KAI MADER " 8
SONIA BURRI " 7
PATRIZIA MESSINEO " 18
SILVANA SERRAVALLI IN BARBERA " 34
MANUELA GALLON " 11
NATALIA AGOSTINI IN GALLON " 40
MARINA ANTONELLA TROLESE " 16
ANNA MARIA SALVAGNINI IN TROLESE " 51
ROBERTO DE MARCHI " 21
ELISABETTA MANEA VED. DE MARCHI " 60
ELEONORA GERACI IN VACCARO " 46
VITTORIO VACCARO " 24
VELIA CARLI IN LAURO " 50
SALVATORE LAURO " 57
PAOLO ZECCHI " 23
VIVIANA BUGAMELLI IN ZECCHI " 23
CATHERINE HELEN MITCHELL " 22
JOHN ANDREW KOLPINSKI " 22
ANGELA FRESU " 3
MARIA FRESU " 24
LOREDANA MOLINA IN SACRATI " 44
ANGELICA TARSI " 72
KATIA BERTASI " 34
MIRELLA FORNASARI " 36
EURIDIA BERGIANTI " 49
NILLA NATALI " 25
FRANCA DALL'OLIO " 20
RITA VERDE " 23
FLAVIA CASADEI " 18
GIUSEPPE PATRUNO " 18
ROSSELLA MARCEDDU " 19
DAVIDE CAPRIOLI " 20
VITO ALES " 20
IWAO SEKIGUCHI " 20
BRIGITTE DROUHARD " 21
ROBERTO PROCELLI " 21
MAURO ALGANON " 22
MARIA ANGELA MARANGON " 22
VERDIANA BIVONA " 22
FRANCESCO GOMEZ MARTINEZ " 23
MAURO DI VITTORIO " 24
SERGIO SECCI " 24
ROBERTO GAIOLA " 25
ANGELO PRIORE " 26
ONOFRIO ZAPPALA' " 27
PIO CARMINE REMOLLINO " 31
GAETANO RODA " 31
ANTONINO DI PAOLA " 32
MIRCO CASTELLARO " 33
NAZZARENO BASSO " 33
VINCENZO PETTENI " 34
SALVATORE SEMINARA " 34
CARLA GOZZI " 36
UMBERTO LUGLI " 38
FAUSTO VENTURI " 38
ARGEO BONORA " 42
FRANCESCO BETTI " 44
MARIO SICA " 44
PIER FRANCESCO LAURENTI " 44
PAOLINO BIANCHI " 50
VINCENZINA SALA IN ZANETTI " 50
BERTA EBNER " 50
VINCENZO LANCONELLI " 51
LINA FERRETTI IN MANNOCCI " 53
ROMEO RUOZI " 54
AMORVENO MARZAGALLI " 54
ANTONIO FRANCESCO LASCALA " 56
ROSINA BARBARO IN MONTANI " 58
IRENE BRETON IN BOUDOUBAN " 61
PIETRO GALASSI " 66
LIDIA OLLA IN CARDILLO " 67
MARIA IDRIA AVATI " 80
ANTONIO MONTANARI " 86




Avrei voluto mettere le foto di tutti loro, le loro foto e le loro vite sono le nostre foto e le nostre vite, ho preso solo Angela che oggi avrebbe appena 33 anni e di cui non rimase nulla tanto piccolo e fragile era il suo corpo.
Maggiori informazioni qui

Il nome di Maria Fresu

E il nome di Maria Fresu
continua a scoppiare
all'ora dei pranzi
in ogni casseruola
in ogni pentola
in ogni boccone
in ogni
rutto − scoppiato e disseminato −
in milioni di
dimenticanze, di comi, bburp.

A. Zanzotto, Il nome di Maria Fresu, da Idioma, Milano, Mondadori


Ed infine un governo che non commemora le vittime dello Stato di cui rappresenta l'esecutivo, chi rappresenta?

20 luglio 2010

Dalla vostra indignata speciale...Domani..sì domani...

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Stamattina ascoltavo la radio mentre come al solito correvo di qua e di là per prepararmi e ho sentito che Jovanotti ha scritto su un quotidiano nazionale una lettera al Ministro Bondi credo , per segnalare il fatto che i soldi raccolti con la vendita del singolo "Domani artisti uniti per l'Abruzzo", più di un milione di euro depositati sul conto del Ministero dei Beni culturali", non sono stati ancora utilizzati. I proventi di questo progetto musicale erano destinati alla ricostruzione ed ai lavori di consolidamento del Teatro Stabile di L'Aquila e del Conservatorio, ma ad oggi non è partita alcuna iniziativa e sull'argomento finora non sono state date risposte chiare.
Da italiana e da abruzzese sono molto perplessa, forse non si comprende che la ricostruzione di una città passa anche e soprattutto attraverso la ricostruzione del suo patrimonio e della sua identità culturale, che deve avvenire al più presto. Spero solo che i soldi siano ancora lì e che non siano serviti a mettere il parquet nella casa di qaulche ministro..a sua insaputa ovviamente..

11 giugno 2010

Lo spazio bianco

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Oggi la prima pagina di Repubblica è bianca come pure il Buongiorno di Massimo Gramellini su "La Stampa": il Senato ha approvato con il voto di fiducia il ddl intercettazioni.
Prendo a prestito il titolo di un romanzo per essere solidale con loro e con molti altri ed esprimere il mio dissenso...lo spazio bianco.....