23 febbraio 2012

La dignità della morte




Venerdì 10, praticamente nel sonno (dico praticamente perché dalla posizione in cui è stato trovato, nel suo letto, forse un tentativo di chiamare aiuto l'ha fatto) se ne è andato un signore che da quando sono nata è vissuto prima con la moglie ed il figlio, poi solo con la moglie a due portoni da casa mia. Anni 88, cardiopatico da una vita. Il figlio e la nuora, la nipote con il marito ed il bisnipotino hanno le finestre della loro casa che guardano da un lato quelle dei genitori, dall'altro le mie.  Questi nonni bis facevano ogni giorno il giro dell'isolato per andare a trovare il loro bisnipotino, gioia delle loro giornate. Così ci si trovava spesso e ci si fermava a fare quattro chiacchiere, mi hanno vista crescere ed invecchiare, ovvio che ci sia affetto. La moglie di questo signore, per una malattia rara, sta diventando sorda e cieca. Quella sera, lui, reduce dall'influenza si corica presto, lei rimane alzata ancora un po', poco prima delle dieci lei lo raggiunge in camera e dalla posizione innaturale (vede quasi solo ombre) si rende conto che qualcosa non va, lo chiama, non ottenendo risposta, si agita, corre al telefono e prova a chiamare il figlio, poi la nipote, ma proprio quella sera erano usciti tutti insieme a cena e pur essendo stata avvisata lei in preda al panico non riesce a ricordare la cosa, nè a fare i loro numeri di cellulare, così nella bufera di quella sera,sempre più angosciata, esce a piccoli passi verso casa dei suoi cari in cerca di aiuto, incespica nella ghiaia, cade si abrade il volto, perde le chiavi di casa ma finalmente arriva a destinazione e viene soccorsa dai signori che abitano sotto casa del figlio. Recuperate le chiavi di casa e valutata la situazione, i vicini chiamano il 118, viene constatato il decesso ed arrivano anche i carabinieri, i quali avvisano molto crudamente nuora e figlio della morte del loro congiunto. Ora perchè vi racconto tutto questo? A tutt'oggi la salma non è stata ancora ridata alla sua famiglia per il funerale. Si è aperta un'inchiesta, sai mai che la povera signora abbia, nelle sue condizioni, sterminato il marito? Sai mai che qualcuno si sia calato dal camino per assassinare il pover'uomo? Voi pensate a quale trauma sarà per quella povera donna di 85 anni dover salutare il marito dopo più di 15 giorni dalla sua morte. Eppure quando ci pensiamo diciamo "come sarebbe bello morire da anziani nel sonno nel proprio letto dopo una vita dignitosa e piena di affetti"

6 commenti:

alessandra ha detto...

Che brutta storia Amanda, certe volte noi cittadini siamo costretti a dover sottostare a delle ottusità tali....poi magari quando c'è davvero un reato s'indaga in fretta e male...mah...
Un unico appunto al tuo post, quando mai sei invecchiata tu?

oriana ha detto...

Mamma, che brutto. Che tristezza quella povera signora. Ci sono cose così inspiegabili che rasentano la follia, ma si può....?

giacy.nta ha detto...

tristissimo, così come tante cose che sto vedendo negli ultimi tempi. Società di cartapesta.

p.s.
A proposito... ma quanto sono asfissianti le paroline di controllo del commento?
E' la seconda volta che provo a scriverle!

amanda ha detto...

@Giacynta: se sono fastidiose? le detesto potessi eliminarle lo farei subitissimo e mi domando anche cosa abbiamo mai fatto di male alla google per meritarci questo

Ernest ha detto...

una storia agghiacciante in un paese che ha sempre meno senso

amanda ha detto...

finalmente sabato 25, 15 giorni dopo la morte, ci sono stati i funerali