ovvero "Ciacole da Tiffany"
(aspettando Lady Scartox & Mr. LittleWhite)
8 marzo 2012
27 aprile 2011
Gemelli..diversi



12 aprile 2011
Fare breccia

28 marzo 2011
19 marzo 2011
La grande Luna

così vicina
tanto luminosa
troppo generosa
carica di desideri
piena di segreti
oggi
con i nostri antichi errori
con le secolari colpe
dalle pietre trasuda la storia
ed inutili speranze di pace.
TonDel'11
16 gennaio 2011
Talee.. in compagnia

Te lo avevo promesso e pazientemente , giorno dopo giorno, ho fotografato e realizzato queste talee.
Non mi chiamate pazzo ,ma ogni mattina, al rientro dopo il lavoro, è stato il mio impegno accudire le piantine .
Non sono un professionista come la magica amica apuana ,ma questi sono i miei risultati anche se la strada per ottenere il fiore, la rosa,è ancora lunga e piena di ostacoli.
Ho usato contenitori semplici ,strani , riciclati ed acquistato solo un barattolo di ormone radicante.
Siete pro contro l'utilizzo di questi prodotti che io ho usato in minime quantità. Probabile che ci siano altri metodi e ,se ve ne fossero di migliori, fatemelo sapere.
Questa è la parte classica della mia realizzazione ,ma ve ne è una romantica.
La compagnia.
Accostate le piantine ad altre , gerani, basilico bellissimo in pieno inverno, palma delle canarie in vaso con basilico riccio.
In compagnia è meglio , è bello stare, vivere, confrontarsi,amarsi.
Ciao amici residenziali, sorvolatori, occasionali,per questa volta niente musica.
A presto.
Bau ! Bau !
TonDel'11









22 dicembre 2010
La triste storia della Principessa a pois

14 settembre 2010
Voci della spiaggia
Ogni giorno anche nella sonnolenta spiaggia in cui vado ne succede una. Quest'anno c'è stata la simpatica invasione di una colonia di napoletani, direi una cinquantina di persone di famiglie tutte imparentate tra loro...e fu la fine del silenzio.
Non a caso ho allegato il colorato video "O' rap e' Tano", tratto dalla colonna sonora del film di Roberta Torre "Tano da morire", perchè, anche se in maniera un pò esasperata, riflette l'atmosfera che regnava in spiaggia dopo l'arrivo di questa nutrita comitiva: urla di nonne, mamme, bambini, chiacchiere incessanti dalle 10 di mattina alle 7 di sera, spuntini e pranzi a tutte le ore...lo so, sarà un clichè, ma vi assicuro che è così, mi piace l'allegria in spaiggia, ma a volte, e ve lo dice una ciacolatrice di professione, si desidera anche stare in silenzio ad ascoltare il rumore del mare o leggere. Un pomeriggio poi uno di questi signori ci ha fatto svolazzare per ore davanti agli occhi un polipo enorme (come succede nel video che ho allegato, guardatelo è divertente)...mi ha anche macchiato in questo svolazzo di tentacoli un prezioso Camilleri- Sellerio....
Poi c'è stata la vicina d'ombrellone che, dopo avermi spiegato in un'illuminante conversazione, che per lei l'amicizia non esiste e i rapporti umani sono sopravvalutati, mi ha chiesto di dare un'occhiata al libro che stavo leggendo su Bologna giusto per farsi un'idea, per poi chiedermi se poteva tenerselo una settimana...ma dico io lo stavo leggendo, lei imperterrita ha insistito come se nulla fosse finche da scema quale sono non ho ceduto e gliel'ho fatto tenere due giorni. Adesso anche lei dovrà riconoscere che gli altri almeno servono a qualcosa, a consentirti di scroccare i libri!
Una menzione speciale la devo fare a degli ex "inquilini" della mia spiaggia, una decina di anni fa c'era quella che avevamo ribattezzato la tribù dei "permaniani", ovvero una famiglia formata da padre, madre e due figli di circa 20 dico 20 anni che quando passeggiavano o entravano in acqua si prendevano tutti e quattro per mano, giuro che è vero...capite in che posto di matti vivo? Compatitemi....
E poi dieci anni fa le nostre mattinate al mare risuonavano delle urla di una nonna che chiamava sempre a gran voce il nipotino che sciaguratamente era stato battezzato Anthony, ma che la vecchina storpiava immancabilmente con la sua cadenza abruzzese in "ANDONIIIIIII"....ma volete mettere che colonna sonora, altro che musica da aperitivo, musica reggae giamaicana, bonghi africani, sambe brasiliane...ANDONIIIIIII A GOGO'....
E voi che fauna da spiaggia avete incontrato?
31 marzo 2010
"Ventilatio intestinalis..." (cit.)

Ore 10: un medico chiama per la risoluzione di un problema di acquisizione dei parametri pressori da un respiratore.
Ore 12: il controllo non da nessun tipo di anomalia; ricontatto il md... il problema persiste.
Ore 14: ad un controllo piu' approfondito, risulta che tutta l'elettronica sta funzionando, che il dispositivo comunica con tutti gli scatolotti, che i cavi risultano collegati, che il respiratore e' alimentato e risponde ad ogni "stimolo" inviato dal programma. Ricontatto il medico "eppure non riceviamo nulla sul bancone!"
Ore 15.30: sconsolato dopo aver perso una giornata su questo problema, inizio a perdere le speranze e cerco le chiavi della macchina per portarmi sul posto... chiamo il medico per l'ultima volta e gli chiedo un'ultima verifica.
"Mi scusi md, il respiratore funziona, il cavo mi risulta collegato, la macchina risponde; c'e' qualcosa di particolare su questo paziente? Ad esempio, che tipo di ventilazione meccanica state applicando a questo paziente?"
"Un attimo, vado al letto e verifico"
...
...
"...ehm, pronto? "
"Dica Dottore..."
"...volevo dirle che a questo paziente non stiamo facendo alcuna ventilazione, respira di suo, il respiratore e' in stand-by."
Seguono bestemmie in misura non quantificabile.
22 marzo 2010
La storia siamo noi
Penso spesso a questo nostro bel gruppo di amici che si è creato nel tempo e che si va arricchendo via via di nuovi elementi, penso ai nostri vissuti diversi, apparteniamo a generazioni differenti, viviamo in città diverse, facciamo professioni diverse, abbiamo in parte interessi diversi; ecco oggi mi piacerebbe sapere quali sono gli eventi collettivi che hanno segnato i primi anni della vostra vita . Mi riferisco sia agli eventi tragici che ci hanno messo per la prima volta in contatto col male del mondo, che ci hanno commosso e fatto indignare in quei tempi in cui data la giovane età vivevamo ancora “senza pelle”, sia a quegli eventi lieti che ci hanno entusiasmato, coinvolto e fatto sentire parte del mondo, a cui abbiamo partecipato con tutto l’ottimismo, la fiducia cieca e la carica vitale della gioventù, quando pensi che tutto migliori sempre col tempo.
Per quanto mi riguarda, la mia infanzia è trascorsa negli anni settanta e la mia adolescenza negli anni ottanta, che sicuramente sono stati anni meno densi di eventi drammatici rispetto ai settanta.
Partendo dagli eventi tragici che hanno segnato i miei primi anni di vita ricordo sicuramente l’angoscia che leggevo nei volti dei miei familiari nel giorno del rapimento di Aldo Moro, era il 1978, avevo sei anni e me la ricordo bene quella sensazione . Poi sicuramente la strage alla stazione di Bologna del 1980, forse il dolore che ho provato è stato ancora maggiore, vedere la stazione sventrata, i volti delle persone nel panico e poi avevo tanti parenti e persone care in Emilia Romagna. E come dimenticare la vicenda del povero Alfredino Rampi intrappolato nel pozzo di Vermicino, mi ricordo che c’è stata una lunga diretta televisiva, mia nonna mi faceva dire le preghiere per quel povero bambino sfortunato. E poi mi ricordo anche il mio sgomento nel vedere le immagini del funerale di Enrico Berlinguer, che commozione e che dolore vedevo nei volti di quella folla oceanica, probabilmente molti sapevano che era la chiusura di un’epoca e che sarebbe stato difficile trovare un altro uomo così, senza immaginare poi gli scenari tragicomici della politica attuale. Chiudo con il ricordo della
Tra gli eventi lieti che ricordo mi viene prima di tutto in mente la liberazione di Nelson Mandela, ero euforica quel giorno, ne abbiamo parlato tanto a scuola e ho passato il pomeriggio della liberazione davanti alla televisione. Poi qualche anno prima, nel 1985, non posso scordare, vista la mia ben nota passione per la musica, la diretta televisiva in mondovisione del concerto del Live Aid, con alcuni dei miei artisti preferiti dell’epoca (Sting, U2, Queen, Phil Collins, Bruce Springsteen) che duettavano in collegamento da varie città del mondo per uno scopo benefico.
E poi uno dei momenti più emozionanti è stata sicuramente la diretta del concerto dei Pink Floyd da Venezia, non avevo mai visto un loro concerto, e per giunta in quella cornice così particolare, come ho invidiato le persone che in quella serata d’estate erano sulle barche e si godevano dal vivo quella meravigliosa esperienza visiva e uditiva.
18 febbraio 2010
Quella volta che......

Io ricordo di essermi arrabbiata tantissimo con mia madre, quando mi ha buttato alcuni LP in vinile perchè "erano vecchi"; e di aver fatto arrabbiare mio marito quando, nonostante i suoi ripetuti avvertimenti di controllare la spia della benzina, l'ho chiamato nel cuore di una notte perchè ero rimasta a piedi.
10 febbraio 2010
Andare a..canestro !
Ore 15.00, 09/02/2010
'' pronto''
Ciao Pa', sono io, scusami ti voglio chiedere una cortesia.
''dimmi, tranquilla''
Ascolta Pà, a scuola, durante l'ora di educazione fisica, l'insegnante che tu conosci bene, ha espresso il desiderio di avermi in campo con la squadra di pallacanestro delle classi prime e seconde.
''bene ,son contento''
Anche io ,ma ho bisogno di te.
''beh, dimmi, di che cosa hai bisogno''
Di un allenatore, di qualcuno che mi corregga, di qualcuno che sappia di tecnica ,di tattica,di psicologia sportiva.
''ma l'insegnante ?''
Pà, non capisce niente e non ha mai tempo, dice sempre di andare a canestro e basta.
''Allora ,andiamo, anche se oggi fa freddo, ci sono 10 gradi,le nuvole non promettono niente di buono, ok, copriti bene ed andiamo. Passo a prenderti fra un pò.
.....
''Prima cosa ,la difesa !
Non mostrare all'avversario tutta la tua presenza, ruota di 45° e così il braccio e la mano guadagnano 20 cm. verso il pallone, dai ora fletti il busto in avanti e ne guadagni altri 20.
Leggera sui piedi, affonda , mira al pallone, tocca, corri, vai in terzo tempo...Si ! Vai così!...
...oggi basta così, andiamo comincia a piovigginare, andiamo a prendere un buon thè caldo e parliamo...''
Passa il tempo e da giocatore passi lentamente ad allenatore.
Con il primo ruolo hai vinto, hai perso ,hai subito ingiustizie dagl'arbitri ,dal pubblico stima /fischi.
Ora ti chiedono di allenare, di preparare, di guidare, di..parlare.
Ne sarò capace ?
Saremo capaci ?
Possiamo farcela ?
10 dicembre 2009
L'uomo della... corsia accanto

Circonvallazione Est di Milano, 2 novembre 2009, circa le 10 del mattino. Piove, c'e' una leggera nebbiolina... tutti in coda in un enorme e noioso "passa che ti ripasso" tra una corsia e l'altra; quando... "eeeh? Ehi... guarda quello!!! :)))"
Ho scaricato la memoria del telefono sul computer per fare un po' di pulizia e mi sono ricordato di questo strano "incontro".
Volevo solo strapparvi un sorriso :)
g.
30 novembre 2009
IL LUOGO CHE NON C'E'

A Milano sono stata sistemata in un hotel di una catena. Molto inquietante, alla shining per intenderci.
All'interno il solito ambiente claustrofobico da hotel con sale congressi annesse, se avete presenti sono quanto di più anonimo possa esistere.
Che uno si trovi in Italia o in Birmania, non cambia assolutamente nulla, niente che lo definisca, che lo renda particolare.
Ma la cosa più strabilante è che questa entità astratta stava in un nulla astratto.
Arrivo alla stazione centrale di Milano, scendo, con le straordinarie indicazioni fornitemi dalla mitica Anna in men che non si dica prendo prima la metro fino ad Abbiate Grasso, poi un tempestivo bus numero 79 che mi porta di fronte all'indirizzo segnato ufficialmente sul sito dell'hotel, peccato che da lì inizi il vuoto pneumatico.
Mi infilo in una stradina buia che mi fa pensare: meno male che esco con qualcuno altrimenti con il "piffero" che mi avventuravo da sola per questa landa di sera. Dopo un po' mi imbatto in quello che credevo l'hotel, stesso nome sulla targa, ma non noto un due finale, entro e alla reception mi dicono che quello è il residence, per l'hotel devo proseguire dritto, girare a destra poi avanti a sinistra. Finalmente arrivo al vero hotel.
Poi la stessa sorte tocca ad Anna che creatura era venuta a recuperarmi, le dico sta ferma lì al residence che ti vengo a prendere.
Al residence chiediamo come raggiungere la via principale dalla quale Anna aveva le indicazioni per raggiungere Maria Grazia, ma l'uomo alla Reception non ci sa indicare nemmeno il nome delle strade che circondano quel "bussolotto" di residence e a quanto pare non ha neppure un computer o un tutto città da consultare.
Le vostre eroine comunque tornando sui loro passi trovano da sole il bandolo della matassa.
Ma il giorno dopo all'hotel la scena si è ripetuta, chiedo come raggiugere una trattoria indicatami da Anna, con tanto di nome cognome ed indirizzo, al portiere e questo, che evidentemente non ha ancora appreso come funziona internet, spolvera un antico tutto città (giuro!) e poi su una cartina mi mostra come fare a raggiungerlo e neppure lui, italiano, mi sa indicare il nome delle vie che circondano il non-luogo dove lavora.
Per questo sono giunta a questa conclusione: ho alloggiato nel luogo che non c'è
29 novembre 2009
Sveglia 3 - la vendetta 2 del comodino
sveglia 2 la vendetta
Naturalmente il comodino di amanda è incasinato come la sua proprietaria, la sveglia non serve a me ma all'uomo mio, mi sveglio da sempre da sola un po' prima dell'ora prevista.
L'orso è un recente regalo di una mia cara amica che li fa con le sue mani, è simpatico e l'ho quindi accolto tra i libri, le creme e i lavanasi che da brava allergica devo sempre usare
28 novembre 2009
La mia sveglia
Eccola li', accanto alle cuffie senza fili, una delle tre macchine che prima di conoscere Tiffany ho sempre definito "infernali": la mia decennale sveglia! Se proprio non bastasse ci sono altri due cellulari che suonano nel caso avessi fatto orecchie da mercante al primo tentativo, ma entrambi puntati a dopo le sette.
La prima sveglia suona alle 4.55... non ci crederete ma a furia di ascoltare Tiffany ho scoperto anche Twilight, splendida trasmissione magistralmente condotta da John Vignola. E ho scoperto di non essere il solo a fare questa "levataccia".
La seconda sveglia suona alle 5.50: in questo caso John non se ne avra' a male, visto che ascoltero' il suo podcast nella giornata, con le cuffiette che spuntano magicamente da sotto al tavolo.
La mia sveglia e' radiocontrollata, precisa fino all'inverosimile. E non perdona: e' martellante e l'ho messa lontana dal letto, in modo da dovermi alzare per fermarla. Ma soffre di qualche difetto: quando ci sono i fulmini, cambia orario da sola; ai tempi dell'universita' mi alzai assonnatissimo come quando si dorme per due ore al rientro di una festa. Assieme al mio coinquilino mi preparai, feci colazione e uscimmo di casa; accortici che era molto buio e che per la strada non passava un cane, ci guardammo col terrore in viso e uno sguardo all'orologio fugo' ogni dubbio: erano le tre!
Comunque da quando c'e' Tiffany la sveglia non mi ha mai tradito... si vede che la trasmissione piace anche a lei :)
Dai, raccontate della vostra sveglia e mandate una foto! Raccontate di come la vostra vita e' stata anticipata.
PS: e anche questo era stato scritto per bla bla bla... non voglio far polemica :)
14 novembre 2009
le baiser

Inizia così una bellissima poesia di Pedro Salinas. A “l’altro lato” questa mattina parlano del bacio in tutte le sue forme e declinazioni. Io sono un’appassionata, nonché grande sostenitrice, del bacio come forma di comunicazione. Un bacio dice molto di più di mille parole. Un bacio va oltre qualunque silenzio. Un bacio non sa mentire. Un bacio può unire due corpi anche più del sesso. Un bacio ti rassicura. Un bacio ti coccola. Un bacio è per sempre.
E voi che mi dite sul bacio?
Ste_bacia_tutti
5 novembre 2009
Caffe', per favore!
Italiani, brava gente.
Tutto sommato siamo abituati bene e quando ci mancano le nostre abitudini sono dolori. Prendiamo una cosa semplice, il caffe'. Scopriamo di essere abituati bene (anche troppo) quando dobbiamo lasciare la nostra amata moka a casa e ci dirigiamo all'estero. Il caffe' diventa un miraggio: anche nel piu' grande aeroporto internazionale non troveremo nulla. E campanilisti come siamo, ci dirigeremo verso il primo ristorante italiano, consapevoli che mangeremo comunque delle schifezze, ma con la recondita speranza di avere in cambio un buon caffe' a fine tortu.. ehm, pasto.
E invece no! Ci daranno qualsiasi cosa, ci additeranno con "expressò? Italien?"... sorrideremo e faremo di si' con la testa... e loro ci propineranno altra brodaglia scura. E noi la berremo, e cercheremo ancora e ancora.
Altra cosa: siamo in Europa, ma siamo diversi! Rendiamocene conto e sara' il primo passo per curarci. Un esempio? Certamente... restiamo nel caffe'.
In tutta Europa un caffe' e' un caffe' e nessuno si sognerebbe di chiedere altro. Da noi invece...
- caffe'
- caffe' in vetro
- caffe' macchiato caldo, macchiato freddo
- caffe' in tazza grande, una goccia di panna
- caffe' marocchino
- caffe' corretto
- caffe' alto, ristretto
etc etc etc. Ecco perche' i baristi a volte ci mandano gentilemente a quel paese :)
E voi? Qual e' il vostro caffe'? Quanti ne prendete? Andate in astinenza? Su, dai... parlate!!!
Il mio primo caffe' sara' tra sei ore, con Tiffany :)
g.
27 ottobre 2009
Problemi quotidiani
Per "problemi quotidiani" intendevo proprio... i quotidiani, i titoli che riportano soprattutto. Colleziono ritagli e foto dai temi di "esplode maiale, ucciso contadino" e con Internet a disposizione le cose non fanno che migliorare.
Ecco qualche esempio:


Sono ben accetti ritagli, fotocopie, scansioni, commenti ma il regalo piu' grande e' sapere che vi e' scappato un sorriso.
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Aggiornamenti:
g.