Perchè , parola di Luciano De Crescenzo, le storie degli eroi e degli dèi dell'Olimpo sono piene di colpi di scena, di amori, tradimenti, viaggi da sogno e vendette alla Rambo. Perchè la mitologia è ''la capostipite di tutte le telenovelas,la madre di tutti i romanzi d'avventura , il prototipo di tutti i serial ''.
Perchè Ulisse era, più di tanti vip del nostro tempo, un vero ''fico''.
'' Ero ingegnere all'IBM e progettavo i programmi per i primi elaboratori.
Nato a Napoli,incarnavo e trasportavo con me tutte le abitudini psicologiche e pratiche dei partenopei.
I programmi avevano ed hanno delle leggi ben precise, ma cozzavano contro il mio essere.
Dicevo ''pressappoco'' deve funzionare così.
Ma in IBM , il ''pressappochismo'' non esiste e così mi ritrovai nel mondo dei cercalavoro.
Ieri come accade oggi, dovetti cercare un nuovo lavoro.
Presentai una poesia, non scritta da me, e fui assunto nel glorioso giornale ''Roma'' come collaboratore della terza pagina di cultura.
Moltissimi, quasi trecento, ad assistere a questo incontro in una calda serata di fine agosto, con Luciano De Crescenzo.
Lo attendevo da tanto colui che ha permesso di scoprire la mitologia greca e latina.
Civiltà che hanno lasciato un segno e che, tutt'oggi, sono ancora vive e prolifere d'insegnamenti, di proposte, di esempi e di cultura.
Quella ellenica più specializzata nella poesia e nella musica e quella latina nelle leggi, nella strategia militare e politica, nelle arti manuali.
Il ''maestro''.
Le foto sono eloquenti del tempo che lascia il segno sul volto ed, ascoltandolo, nel tono della voce e nel linguaggio, lento e misurato.
Di De Crescenzo conservo libri e molte cassette VHS della serie ''Zeus'' da lui presentate che con eleganza, ironia e metodica, accompagnava il pubblico nel mondo della mitologia.
Non è più così il mio ingegnere, non crea quell'aura di mistero intorno agli eroici personaggi dell'Odissea.
Il massimo dell'applauso lo riceve sul paragone fra Achille e d Ettore.
''Linvincibile era un palestrato, un iracondo, spietato, o vita o morte.
Ettore...Ettore 'ttiniva 'e 'ccorni !A Napule tutto s'accetta, meno che sì curnuto o sì rricchione !''
Battuta sentita e risentita in tutti i talk-show ed in tutte le interviste. Niente di nuovo a parte la sua presenza.
Niente di nuovo neanche sul suo ultimo libro ''Ulisse era un fico''che oltre a parlare del mitico eroe, ripercorre tutti i personaggi più famosi.
Sono ancora attuali, ci sono molti che s'accostano alla mitologia, come ha fatto notizia l'ennesima ''riscoperta'' della casa, fortezza, castello, dimora di Ulisse e di Penelope ad Itaca.
C'è stata, è tutta una immaginazione, sarà un giorno scoperta ?
Non lo sò, ed intanto, osservo il prezzo esagerato di una spemuta dei suoi libri precedenti.
La mitologia vende e rende ancora oggi.