
Questo post non è la recensione nè di un racconto inedito di Edgar Allan Poe dall'improbabile titolo "I misteri della toilette" nè del film horror "Non aprite quel rubinetto" o sarebbe meglio dire "Apritelo se ce la fate". La vostra boccoluta amica (detta anche la ragazza con la valigia), come ben sapete, se ne va spesso a zonzo per l'Italia nel weekend. Ecco nelle mie micro-peregrinazioni, mi capita sempre più spesso di trovarmi in difficoltà in uno specifico momento, ovvero quando scatta l'ora toilette....no, non pensate male, non è mia intenzione andare troppo sul personale per carità!! Mi trovo in difficoltà perchè ormai in ogni singolo bagno di bar, hotel, pub, ristorante e locale pubblico in genere, c'è un differente e particolare modo di aprire il rubinetto e tirare lo sciacquone. A volte diventa un vero e proprio rompicapo: nell'ultimo locale in cui ho pranzato a Roma, io e una giapponese siamo rimaste dieci minuti a cercare di capire come si potesse far uscire l'acqua dal rubinetto, poi ci siamo arrese e abbiamo chiesto al cameriere; ebbene esisteva un pulsante ben nascosto per azionare il rubinetto, e aggiungo che il pulsante era nero su pavimento nero.
Nel mio girovagare ho catalogato vari tipi di rubinetti: allora mi vengono in mente subito il rubinetto che si aziona con la fotocellula e tu non sai mai a quale distanza mettere le mani, la distanza cambia da rubinetto a rubinetto e a te l'arduo compito di modularla ed azzeccare quella giusta ogni volta; poi c'è il rubinetto che si azione col pulsante o la leva a terra, poi esistono manopole e pulsanti improbabili sul rubinetto stesso che metterebbero a dura prova anche i più abili solutori di rebus e sciarade.
Il bello è quando, in uno slancio suicida di ottimismo, mi sono già messa il sapone sulle mani e rimango lì tutta impiastricciata a cercare un modo di far uscire l'acqua. A volte mi viene da pensare: ma non è che i gestori dei vari bar, hotel, ecc..disseminano i bagni di questi rompicapo per risparmiare i costi dell'acqua confidando che alla fine il povero avventore si arrende e spesso si vergogna di chiedere come risolvere il rebus? O sono così sensibili alle sorti del nostro pianeta che vogliono diminuire gli sprechi d'acqua? :-)
Anche nel settore sciacquoni c'è tanta varietà di pulsanti e leve varie, collocati ogni volta in un posto a sopresa, l'Oscar però lo darei a quello che si aziona automaticamente ogni tot secondi facendoti sobbalzare per lo spavento; in genere questo si verifica negli stessi bagni in cui dopo tot secondi la luce si spegne automaticamente, incurante del fatto che tu sia ancora lì perchè per la luce cronometrata dovresti essere già fuori.
Il bagno più futuristico l'ho visto al MACRO di Roma, il Museo delle Arti Contemporanee, la foto che ho allegato l'ho scattata lì, scusate la pessima qualità dell'immagine, ma spero renda l'idea, io sono la scema che aziona il flash.
Questo bagno tutto specchi e alluminio ci sta bene nel contesto del museo, anche se ci ho pur messo un quarto d'ora a far uscire l'acqua dal rubinetto; comunque è stata una bella soddisfazione riuscire nell'impresa, appena l'acqua ha cominciato a zampillare, il bagno si è rabbuiato e il lavandino si è illuminato di un rosso fuoco molto suggestivo (vedi foto allegata).
Una menzione speciale la darei al nostro bagno dell' "ospedale cambogiano" ai tempi del glorioso Tiffanyraduno romano: il rumore dello sciacquone di Shining rimarrà indelebile nelle nostre memorie, anche Stanley Kubrick l'avrebbe apprezzato e ne avrebbe colto la valenza horror.
E voi che avventure avete avuto alle prese con le diavolerie delle toilette in giro per l'Italia ed il mondo?