31 agosto 2009

Quanta strada nei miei sandali...

LAMENTATIONES

… quanta ne avrà fatta Bartali? Mah, erano altri tempi. Tempi in cui ci si poteva permettere di andare per le strade in bicicletta senza casco, senza la paura di essere investiti da quattro ruote aggressive e roboanti.
Eppure in altri Paesi qualcosa sta cambiando.
Io non sono certo un’esterofila ma devo riconoscere che, in questo, ci battono quasi tutti su tutta la linea.
Prendete ad esempio Zagabria: è una capitale… Pedonale!! In centro non esistono automobili ma solo tram, ciclisti e pedoni (bipedi e quadrupedi) tranquilli e sereni che possono dire di vivere la loro città e godersela in pace, tra caffè e pasticcerie. C’è un silenzio tanto irreale – per un italiano – quanto sommamente piacevole.
La Croazia non è certo membro del G8 ma solo per la vivibilità del centro della sua capitale si meriterebbe di entrare. Bisognerebbe cambiare i parametri di accesso all’Europa e calcolare un po’ meglio il livello di qualità della vita.

La chiamano estate ma se non puoi godertela a piedi o in bici… che estate è?

2 commenti:

amanda ha detto...

Da un anno ho lasciato la mia vecchia mitica e pesantissima bici, con freni a bacchetta, per una, per me, lussuosissima, bottecchia multi marce che mi consente di andare anche sui colli quelli più vicini, gli Euganei e quelli un po' più distanti, i Berici. In teoria potrei organizzarmi anche le ferie treno più bici, ma ancora non mi sento di affrontare una intera settimana o più con le chiappe sul sellino. Ogni volta che vado a Ferrara guardo i ciclisti di lì con immensa invidia. Ferrara è effettivamente la città della bicicletta. Qui da noi la giunta sta effettivamente imbastendo una rete di piste ciclabile, ma il rispetto degli automobilisti è ancora inesistente: posteggiano sulle piste ciclabili, le invadono, non rispettano le precedenze. Ma devo dire che i finti professionisti del pedale, quelli che girano con il polpaccio depilato e la maglietta della squadra, ed in veneto sono numerosissimi il sabato e la domenica, sono terribili, non stanno sulle piste ciclabili perchè loro corrono, non si fermano al rosso e viaggiano affiancati anche in tre o quattro fregandosene bellamente dell'invasione della carreggiata. Come sempre tutto sta nel rispetto reciproco, nell'educazione. La mia libertà finisce dove inizia la tua.
Comunque anche per questo motivo Amsterdam è una delle mie città preferite: bici, bici, bici... e soprattutto non ci sono salite :-)

Anna S ha detto...

Infatti la foto è stata scattata la primavera dell'anno scorso in un giro in bici che partiva da Ferrara (che meraviglia!) e arrivava al delta del Po. Il tutto, naturalmente, sull'argine, la mitica riva destra.
Concordo sul ciclista della domenica e sul rispetto reciproco!