25 settembre 2009

Aspettando l'Argentina...


Ho deciso di non iniziare col racconto del mio viaggio, ma con motivazioni che mi hanno spinta a partire per l’Argentina e soprattutto a partire sola. Forse quasi un gioco, forse un passatempo con i miei genitori per rivivere qualche loro ricordo, e sicuramente facebook sono le componenti che hanno dato il via a tutto! Una vecchia foto di famiglia, un gruppo creato per riunire i numerosissimi parenti ……e tac! Ho scoperto di essere piena di parenti in Argentina!!! A partire dalla cugina di mia madre, fino al cugino di mio nonno paterno, con figli e nipoti ovviamente! Dopo questo ritrovo, la cugina di mia madre e i figli ci hanno invitati da loro a passare le nostre vacanze e subito mia madre ha riservato l’invito a me … si in realtà più per sognare che altro, i soldi che ho da parte non sarebbero bastati a pagarmi il viaggio, né loro avevano intenzione di farlo dato che un anno fa, per i miei 18 anni, non mi avevano fatto alcun regalo ma mi avevano promesso che dopo la maturità avrei ricevuto una macchina. Poi la decisione di andare a Firenze dove la macchina è scomoda, o forse la mia passione sfrenata per i viaggi mi hanno convinta, sono andata dai miei dicendo: “Mamma, papà, io la macchina non la voglio! Voglio andare in Argentina!!!” e così è stato, biglietto preso nel giro di pochi giorni. Ma perché partire da sola? Ok che tutti non saremmo potuti partire, ma un’amica? Un altro cugino? Un conoscente? NO! Ho deciso io di partire da sola, di avventurarmi in questa terra sconosciuta in compagnia di me stessa e dei miei pensieri. Staccare la testa dalla vita di sempre, dalle persone di sempre, da tutto ciò che ho normalmente intorno…… Scusate l’introduzione un po’ noiosa, ma ci voleva proprio, e poi, si sa, bisogna soffrire un po’ prima che arrivi il pezzo forte di un racconto!
Mati

16 commenti:

amanda ha detto...

La Peppa, ha fegato la fanciulla, un viaggio dall'altra parte del mondo tutto da sola, io ti facevo in compagnia, come di solito succede dopo la maturità. Ed una che va da sola in capo al mondo si lascia intimorire dai primi scogli all'università?
Aspetto con ansia la seconda puntata della tua scoperta dell'America con un pizzico di invidia , non credo che avrei affrontato un viaggio così tutta sola, anche se in effetti, sapere che a destinazione, c'è qualcuno che sa chi sei è già un ottimo punto di partenza

Mati ha detto...

Eh no niente compagnia per questo viaggio! Ed è stato bello così :)
Bene allora mi muovo a scrivere la seconda puntata...anche se ancora non ho deciso come dividere il racconto! Beh ci penserò oggi durante la lezione di analisi eheheh!!!
Per quanto riguarda l'uni effettivamente sono in un momento di crisi totale perchè non ho passato il test di disegno industriale(ho fatto una stupidaggine a provare a Firenze, c'erano solo 150 posti), quindi questa cosa di ingegneria la vivo male!
Sono sicura però che troverò presto una soluzione che mi faccia stare più serena :)

Anna S ha detto...

Bellissimo partire da soli! Il mio sogno! Brava Mati!! Complimenti!
Attendo ansiosa il seguito

Tonino ha detto...

Brava Mati !
Pensa che io ci sono riuscito allo scoccare del mezzo secolo.
Un giro cicloturistico con tenda e bici in Grecia , da solo.
Viaggio indimenticabile.Da Tiffany.

Anna S ha detto...

Tenda e bici in Grecia, dev'essere fantastico. Ma in che stagione? Non in luglio, spero, col caldo che fa

mariangela ha detto...

@tonino complimenti, è quello che spererei di poter fare tra non molto quando andrò in pensione, girare, viaggiare, e vedere quello che ho tanto sognato.

mariangela ha detto...

@tonino complimenti, è quello che spererei di poter fare tra non molto quando andrò in pensione, girare, viaggiare, e vedere quello che ho tanto sognato.

amanda ha detto...

Devo dire che da due o tre anni la mia metà insiste per le vacanze ciclistiche, ma le vacanze sono vacanze e se posso considerare la possibilità di avere un punto fisso e di fare dei giri a raggiera, ma alla sera ho tutte le mie comodità è un conto, l'abbiamo fatto nella foresta nera, ma un viaggio a tappe solo in bici, significa farsi 80-90 km al giorno per una settimana con qualunque situazione atmosferica e, francamente non è il mio ideale di vacanza... e neanche del mio lato B

Tonino ha detto...

Si a raggiera, così progettai quella vacanza.
Il primo giorno, appena sbarcato alle prime luci dell'alba,e dopo un buon caffè greco e ygourt con miele, trasferimento al primo campeggio, 35 Km.
Montaggio tenda, riposino , nescafè frappè ed escursione alla vicina spiaggia ,molto più bella di quella del campeggio.
A sera ristorantino indigeno e riposo.
Al mattino seguente ,dopo stessa colazione, escursione per tutto il giorno a bici scarica ,si individua il prossimo campeggio, e ritorno a sera .
Il giorno dopo si raggiunge quel campeggio e lì si rimonta la tenda e così via.
Niente di programmato e tutto al caso. Ho passato delle serate con gli indigeni a ballare il sirtaki ed ascoltare il bouzuki.
Ora ho in mente un nuovo progetto: raggiungere un'isola che ha solo un strada in sterrato che disegna il perimetro. 15-20 km. paesaggi da paradiso e la sera si mangia ,si beve e..si guarda la luna delle mie foto.
Ma in bici da fuori strada.
Vacanze da fuori..dalle rotte.

amanda ha detto...

il dubbio amletico resta: pedalo o non pedalo?

Anna S ha detto...

@Amanda, ti capisco. Io ho pedalato per due estati, una in Irlanda e l'altra in Bretagna. Clima più che favorevole, nel senso di fresco, anzi... bagnato, soprattutto in Irlanda. La sera, però, B&B molto accoglienti: quando arrivi da pedalatone sotto l'acqua sferzante, la doccia calda in luogo asciutto è fondamentale!
In Bretagna ne abbiamo presa di meno, solo l'ultimo giorno ma la tenda, in effetti, non so se la consiglierei.
C'è un bell'itinerario lungo il Danubio e credo che siano attrezzati con le Hauseboat, dovrebbero essere comode.

Mati ha detto...

Io adoro la Bretagna! Ho molti ricordi d'infanzia legati a quei posti...
Ricordo che partivamo col "pulmino" di papà (una macchina tipo quelle da 7 posti) e con mio fratello ci divertivamo un mondo a leggere i cartelli stradali, a segnare le targhe delle altre macchine e a cantare le canzoni di Cochi e Renato!
Poi la notte ci fermavamo in un parcheggio e dormivamo in macchina, al risveglio c'era una bella tazza di latte per noi, scaldato col fornellino da campeggio che mio padre aveva comprato.
Poi si ripartiva e finalmente dopo 2 giorni arrivavamo a Cap Frehel!!!
Lì nei dintorni ci divertivamo nei modi più diversi, a me piaceva sentire la leggenda del gigante Gargantua. Una volta mio padre è tornato con 3 spade di plastica senza dirci nulla...perchè 3 se noi eravamo 2 fratell? ci ha portati in un vecchio castello e ci siamo messi a combattere anche con mio padre, che si divertiva più di me e mio fratello!!!
Sfortunatamente non mi ricordo tutto alla perfezione perchè ero molto piccola...però mi ricordo di essermi divertita un mondo!!!!!!!
ci voglio tornareeeeeeee

Anna S ha detto...

@Mati ci DEVI tornare, è un posto incantevole e, per alcuni aspetti, ancora incontaminato. E poi mangiano un sacco di cose buonissime! Crostacei e dolci trasudanti burro a volontà. Il tutto innaffiato dal sidro! Mmmm, ci tornerei adesso...

Mati ha detto...

allora allungo la lista dei miei prossimi viaggi:
Australia
Copenhagen
Stoccolma
Praga
Bretagna

...speriamo non rimangano solo sogni!

Anna S ha detto...

Ma no, vedrai! Praga è molto affascinante (vedi resoconto postato a suo tempo da Amanda), a Stoccolma vorrei tanto andarci anch'io.

E Lisbona l'hai vista?

Mati ha detto...

ecco! lisbona era quella che non mi veniva stamattina!!! voglio andare pure li!