Come scorre la calda sabbia lieve
per entro il cavo della mano in ozio,
il cor sentì che il giorno era più breve
E un'ansia repentina il cor m'assale
per l'appressar dell'umido equinozio
che offusca l'oro delle piagge salse.
Alla sabbia del Tempo urna la mano
era, clessidra il cor mio palpitante,
l'ombra crescente d'ogni stelo vano
quasi ombra d'ago in tacito quadrante
Gabriele D'Annunzio
Madrigali dell'estate
Poesia Italiana
vol 4
La Biblioteca di repubblica
6 commenti:
Oh, ultimamente (cioè dopo il liceo, quindi ultimamente col cavolo, son passati quindici anni!!) ho riscoperto D'Annunzio. "Il picere" mi ricordo di averlo divorato; "L'innocente" (questo letto davvero poco tempo fa) pure. E, dal punto di vista poetico, credo meriti una rivalutazione sensibile
il "picere" non l'ho ancora letto, ora me lo segno
Un'altra estate è terminata.
Lego incosciamente questa stagione al mare, alle lunghe giornate assolate ,alla pelle salsa,alle letture ,alle lente nuotate.
Cosa ha lasciato in noi questa stagione ?
Riposo, amori,delusioni,felicità,riflessioni ,letture ?
Ognuno di noi legherà le sue sensazioni alla valigia dell'estate .
Ed è già un cielo pieno di nuvole.
Già nuvola !
Così grande ,con una grazia pachidermica,incontrollabile si è porta via la gioia dell'estate,i sogni, le speranze, i desideri ed anche le delusioni.
La mano ha terminato di controllare il lento scorrere dei granelli di sabbia, trattenuti,rallentati fino all'ultimo nella speranza che potesse durare ancor di più,ma.. fine sono terminati .Al tramonto anche le ombre lunghe degli steli rinsecchiti dalla lunga aridità ci raggiungono .
@Amanda: sì, ti consiglio vivamente il "Picere" di cui segnalerò presto l'incUpit...!
@Tonino, sempre poetico ma anche l'autunno senga comunque un nuovo inizio e qualcosa di buono lo dovrà pur portare!
Oh ma non ne infilo una! Ho scritto che l'autunno seNGa! Che vergogna!
L'autunno ha sempre sengato, non ci piove (oddio oggi non ci piove non si può dire, ma piove governo ladro sì)
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