André Brink è l’autore de La polvere dei sogni, grande successo editoriale di Feltrinelli.
Racconta la storia di una giovane donna di origine sudafricana trasferitasi a Londra che, per poter dare l’estremo saluto alla nonna morente, ritorna in patria per quello che dovrebbe essere un periodo breve. La nonna, dalla tempra più che solida, trova ancora le forze per raccontarle l’epopea della famiglia tra leggende e vicissitudini varie realmente accadute.
Fin dalle prime righe si intuisce l’intento di apparire a tutti costi dalla parte delle donne, di rievocare un incarnato femminista assolutizzante, banale e acritico, col risultato che, essendo peraltro l’autore un uomo, lo stile è subito palesemente isterico e votato a volgarità gratuite. Stile che, peraltro, vorrebbe scimmiottare le atmosfere sudamericane (che, come noto, non mi piacciono) e che comunque non ci riesce.
Insomma, 416 pagine fitte fitte di noia e nervoso del lettore.
Siccome, tuttavia, ha avuto riscontri oltremodo positivi, aspetto fiduciosa pareri contrari.
Racconta la storia di una giovane donna di origine sudafricana trasferitasi a Londra che, per poter dare l’estremo saluto alla nonna morente, ritorna in patria per quello che dovrebbe essere un periodo breve. La nonna, dalla tempra più che solida, trova ancora le forze per raccontarle l’epopea della famiglia tra leggende e vicissitudini varie realmente accadute.
Fin dalle prime righe si intuisce l’intento di apparire a tutti costi dalla parte delle donne, di rievocare un incarnato femminista assolutizzante, banale e acritico, col risultato che, essendo peraltro l’autore un uomo, lo stile è subito palesemente isterico e votato a volgarità gratuite. Stile che, peraltro, vorrebbe scimmiottare le atmosfere sudamericane (che, come noto, non mi piacciono) e che comunque non ci riesce.
Insomma, 416 pagine fitte fitte di noia e nervoso del lettore.
Siccome, tuttavia, ha avuto riscontri oltremodo positivi, aspetto fiduciosa pareri contrari.
10 commenti:
Non l'ho letto, ben 416 pagine..però, io ultimamente riesco a leggere libri così lunghi solo d'estate, mi si sarà ristretto il cervello...poi se un libro non mi prende a volte non finisco neanche di leggerlo, magari lo riprendo in un momento successivo..è vero che i libri belli sono belli a prescindere dai momenti della vita in cui li leggiamo, però diciamo quelli, passatemi il termine, "medi" variano un pò a seconda degli umori, perlomeno per me a volte è così, anche con la musica mi succede, che so una canzone mi casca antipatica perchè mi ricorda un episodio antipatico, poi riascoltandola a distanza di tempo in altre circostanze magari mi piaciucchia pure
Come mai sei riuscita a leggerlo tutto ? non bastavano le prime 30 - 40 ?
L'anno scorso avevo comprato "C'era una volta il tennis" di Lea Pericoli, che era un mio vecchio mito tennistico; stavo per buttarlo dopo poche pagine ma ho deciso di conservarlo in quanto è il mio libro più brutto in assoluto.
Ciao Giulio!
L'ho letto tutto perché non riesco comunque a iniziare un libro senza finirlo, è più forte della mia natura masochista.
A quando il tuo primo post?
Ciao Anna....
ho girato per i vecchi post ed ho letto che giorni fa mi avevi chiesto come va ... scusa ma (Moccia dixit) il ritardo è direttamente proporzionale al mio casino di lavoro .... finirò sommerso dalla carta ....
In realtà Gianfranco mi ha iscritto ma non ho ancora attivato il account causa il mio amore-odio e mancanza cronica di tempo ...
Baci :-)
@Giulio
Redivivo, ma l'hai sentito che oggi l'ariete è sul podio?
@Anna
Ah sei masochista, ecco perchè riesci a vedere Boyager fino in fondo!!!
@alessandra, ti confesso che un po' baro con Giacobbino mio...
@AnnaS
Ah, beh dicevo, ma il libro 2012 l'hai comparato di Giacobbino, però potremmo comprarlo un pò come un libro di barzellette
non l'ho letto e non lo leggerò a questo punto.
Ho una piccola pausa, mi mancano ancora due bambini, sono sopravvissuta... come un tempo :-)
Giulio ci fai avere la tua mail tramite il Ginfra, così quando ci scriviamo possiamo includerti nelle nostre iniziative?
@Giulio
bentornato. Tutta 'sta crisi e poi... non si scappa piu' dal lavoro.
Come dappertutto: sto cominciando a pensare che si tratti della solita scusa per non assumere nessuno e non dare gli aumenti.
@Anna
sono passati quasi 8 anni: scrivevo su di una rivista di applicazioni informatiche e di tanto in tanto mi e' capitato di recensire dei "libri". La redazione vuole una buona recensione, ti da giusto quei 10 giorni per leggere 5 manuali da 6/700 pagine l'uno e vuole far risaltare anche l'inutilita' stampata. Motivo per cui appena ho potuto ho declinato gli inviti.
Da allora le recensioni (dai film ai libri, ai dischi) le prendo molto con le pinze a meno che non si tratti di persone affidabili.
Un libro pesante?
Il Signore degli Anelli: non e' che mi piaccia troppo il genere Fantasy, ma questo e' stato un vero mattoncino. Non avendo la pazienza di Anna, alla prima occasione il libro e' stato dapprima "testimone della polvere"; in seguito al provvidenziale passaggio di un piumino, e' stato regalato, assieme ai due fratelli.
Mio fratello continua a propinarmi il film; io continuo a portare i dvd di Fantozzi e... "la corazzata Potemkin" continua a vincere :)
g.
@alessandra, no, il libro di Giacobbo proprio no. Non lo compro!
E non lo leggo neanche se me lo regala Gramellini!
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