31 ottobre 2009

ma il tempo, il tempo passa per me passa per te...




Qualche giorno fa ho inaspettatamento risentito, a "grazie per averci scelto" una vecchissima canzone di Goran Kuzminac, il cui ritornello è il titolo di questo post. A parte che forse solo 2 o 3 di voi si ricorderanno il pezzo, che risale alla mia adolescenza, è il trascorrere del tempo l'argomento di queste poche righe.
Quand'è che inizia a non spaventarci più sentire nostra madre che dice esco un attimo, torno subito. Quelle parole appaiono come il preludio di un abbandono, un vuoto incommensurabile, perchè così piccoli il tempo non è una dimensione nota e misurabile. Ma solo dopo poco il tempo ci diventa comprensibile, ma è comunque uno spazio magico in cui il gioco può durare ore che passano in un baleno o secondi che sembrano un'eternità. Ricordo giorni di malattia da bambina, a spiare con somma invidia i miei amici giocare in cortile e quella noia, dettata dall'isolamento pareva non avere mai termine. Le vacanze estive dell'infanzia sono uno spazio dilatato fatto di gioco, di compagnia, della luce dell'estate e i miei giochi duravano fino ad un tramonto che non veniva mai ed anche oltre: lunghe, interminabili partite a nascondino con gli amici e non ne avevamo mai abbastanza e ad ottobre la scuola era un'esperienza così lontana che ricominciare era quasi una storia di un'altro pianeta. Poi finì il tempo dei giochi ed il tempo prese misure diverse: la vita del gruppo, gli orari imposti dalla famiglia per il rientro, le ore rubate allo studio per stare con le amiche, le ore di scuola che, specie con l'insegnante di lettere del ginnasio che era un'incubo, duravano un'eternità, ma tutto poi ha iniziato ad accelerare.
Ma quando? Quando è finito il tempo dello stupore? Quando è finito il tempo delle scoperte?
Quando è che i giorni si iniziano ad accatastare sui giorni, che ti svegli il lunedì ed è di nuovo venerdì ma c'è poco da raccontare, poca vita davvero vissuta nel mezzo, solo tempo che corre?

24 commenti:

Anna S ha detto...

E' vero, la percezione del tempo cambia moltissimo con l'età e le esperienze da raccontare, dopo un certo punto, si atrofizzano. Il tutto è molto triste e credo dipenda dal fatto che il tempo a disposizione dell'uomo, il tempo che srve alle persone per arricchire la propria identità, è sempre più, come si usa dire in azienda, una risorsa scarsa.
Il tempo per sé, insomma, non esiste quasi più. E quante esperienze ancora potremmo fare, se solo potessimo ritagliarci del tempo, questo sconostiuto.

Tonino ha detto...

Adesso si
comincia l'avventura
insieme o soli
soli insieme chi lo sa
Un passo e poi
un passo e poi un'altro
e qualche santo ogni tanto aiuterà....
Giovani amici
siamo in vena revival in questo periodo ?
Il tempo sta passando
oppure
non abbiamo più tempo
oppure
il tempo scorre troppo velocemente .
Tanto tempo fa ,affrontai questo tema ,velocemente.
Riappropiarsi del tempo, del proprio tempo, di quello che ci è necessario, di quello di cui abbiamo bisogno.
Non è facile poichè ,tante volte, troppe ,dipende da qualcuno o da tanti o dalla città o dalla società.
''Soli o insieme''
Soli il tempo si vive di più ?
Insieme il tempo rallenta ?
Amanda hai lanciato una rete a maglie strette e ,sia i pesciolini che gli squali ,se ci capitano dentro ,non sanno districarsi.

Ho ricercato il Goran su youtube per essere sicuro delle parole :
Ero sicuro.

amanda ha detto...

@Tonino: lo sapevo che la cantavi anche tu!!!!

E comunque "insieme" il tempo ha sempre uno scorrere più degno: questo è il mio credo

alessandra ha detto...

Che bel post Amanda! Sì ho sentito questa canzone nel programma, ma non la conoscevo...l'argomento tempo mi mette un gran magone, forse perchè credo di non averlo impiegato intensamente come volevo e di non trovarmi nel punto dove volevo, e non sempre per mio demerito...è vero anche a me successo che a un certo punto gli eventi hanno preso una certa piega e io non sono più stata padrona del mio tempo e di come trascorrerlo, e non mi riferisco solo al lavoro...forse bisognerebbe essere svegli al momento giusto..io di recente come mi sembra di avervi già raccontato, ho fatto una riunione con tutti i miei cugini, ecco quello che era lo "scapestrato" tra di noi, il "ribelle" è quello che si è costruito la vita più interessante di noi, lui ha 50 anni ed è padrone del suo tempo, si è costruito un'attività a misura delle sue passioni, ha molto tempo libero per viaggiare, per ascoltare la radio, radio due ovviamente,gli altri li ho trovati un pò affaticati, me compresa, lavoriamo tutti in sistemi e logiche di ufficio che non capiamo, invece lui era pieno di vita, entusiasta, el sue giornate sono diverse, ha tempo di coltivare i suoi hobby...ecco forse Amanda lo stupore finisce quando le nostre giornate non presentano niente di nuovo, che ci emozioni, quando non "giochiamo" più ed è finita anche la libertà di gestirsi nel rispetto dei propri tempi e bioritmi...
Però questo blog mi crea tanto stupore e faccio sempre nuove scoperte...oggi per esempio ho scoperto Goran Kuzminac grazie a te

amanda ha detto...

E' vero questo blog è diventato una risorsa.
C'è stato un lungo periodo della mia vita, in cui, come vi ho già detto ho fatto la pediatra sostituta, stavo da pochi mesi fino ad un anno in un posto, per un po' ho pensato che avrei potuto farlo per tutta la vita, anche se era così provvisorio (almeno allora mi pareva, ora forse non la penserei più così)perchè il tipo di lavoro mi faceva stare in mezzo alla gente, ma poichè cambiavo sempre non rischiavo di appiattirmi, c'erano senz'altro i contro, come ho avuto già modo di dire si costrivano degli importanti rapporti umani che non avevano seguito, ma siccome più o meno giravo sempre tra gli stessi studi medici alla fine i pazienti sapevano che quando non c'era il titolare trovavano me e quindi non era pesante come succede ora quando finisco un periodo di contratto in ospedale e succede che non riveda più colleghi o pazienti con cui ho condiviso mesi di vita e storie personali complesse

alessandra ha detto...

@Amanda
Anche io a volte penso che mi piacerebbe cambiare a periodi ambiente di lavoro e colleghi, forse perchè i miei colleghi sono tutt'altro che persone straordinarie (ed è un eufemismo il mio), forse se avessi trovato un bel gruppo di lavoro,ben integrato umanamente e lavorativamente, non la penserei così...comunque è molto triste per me vedere che passo giorni e giorni al chiuso davanti al mio pc..forse il tuo lavoro, pur tra mille difficoltà e stress, ti regala la sensazione di essere utile e migliorare la vita delle persone

GianfraH ha detto...

Per me i 18 anni sono stati il confine; il tempo ha cominciato a scorrere molto piu' rapidamente.

Ho avuto pero' una pausa... tre mesi, dovuti ad un incidente stradale. In quel momento la tua giornata che era normalmente scandita da un certo numero di eventi cadenzati inizia a divenire differente... anche monotona, specie i primi giorni. In quel momento ti rendi conto che forse non vale la pena correre troppo per cose che tutto sommato ti riguardano marginalmente in quanto piccolo dentino dell'enorme ingranaggio; io mi ero ripromesso di non correre cosi' mai piu', ma poi piano piano mi sono rimesso ad andare alla velocita' ante-incidente... abituati alla rapidita' delle cose, tornare indietro e' difficile.

Comunque non buttiamoci giu'! :)
Ogni giorno si impara qualcosa, a fare qualcosa di nuovo. Se invece succede il contrario, forse e' giunto il momento di guardarsi attorno e vedere se anche in lontananza si riesce a scorgere qualcosa (o qualcuno... mica si vive di solo lavoro, eh!) che potrebbe riuscire ad appagare la nostra voglia di nuovi stimoli.

g.

amanda ha detto...

@Ale: in ogni ambiente di lavoro ci sono persone amabili e persone detestabili, certo se cambi spesso lasci al loro destino i detestabili, ma devi rinunciare anche alle persone piacevoli e ricominciare tutto non sempre è agevole, bisogna ricaversi varchi di luce ovunque ed appena si può :-)

Anna S ha detto...

Da quando ho iniziato a lavorare, mi rendo conto che vivo per lavorare anziché lavorare per vivere.
Il tutto è molto triste, perché so che il cambiamento dipende quasi da me sola. Il fatto che non abbia cambiato ancora niente da 7,5 anni a questa parte, vuol tristemente dire che forse mi va bene così. In fin dei conti, crogiolarsi nei proprio malumori, invece di reagire, può essere molto rassicurante.

Oddio, è prorpio il primo novembre!!

amanda ha detto...

Annina stai su! Certo magari una si butta nel lavoro perchè attorno mancano scampoli di vita interessante, o ci sono scampoli che non diventano tessuti; ma non mi sembri il tipo del soggetto passivo-remissivo. Però forse trovare quel corso di tango, o dichiarasi al Gram apertamente, magari quel guizzo di vita in più non guasterebbe ;-)

GianfraH ha detto...

@Anna

!

capito? :)

g.

Anna S ha detto...

@amanda & GianfraH, grazie! Parole sante!

amanda ha detto...

@Anna: il Ginfra ha scritto "!" c'è un mondo intero dietro a quel punto esclamativo... ma alla fine l'auto aziendale lo porta o no all'orto delle zanzare o all'uscita del cineforum?

Anna S ha detto...

Chi lo sa... Qui piove a dirotto. A me la pioggia piace ma non so se abbiamo gli stessi gusti...

amanda ha detto...

Quello è un uomo che per amicizia si presenta anche con la canoa

Anna S ha detto...

GianfraH, dovresti essere lusingato per questo bel complimento.
Ti sei lasciato immalinconire dal grigiore brianzolo? Come darti torto?

amanda ha detto...

Mi sono permessa di farlo perchè tanto lui oggi non è connesso ;-)

Anna S ha detto...

@amanda, sei un mito!!

:-))

Tonino ha detto...

L'avete ridotto a spezzatino quell'uomo approfittando della sua assenza.
Usare l'auto aziendale è in voga a condizione di ripulirla dalle zanzare.
Zanzare, pioggia, brume della Brianza !?
Metti su due legnetti, un grappino, due cioccolatini con ciliegina ed un bastoncino al sandalo e...
...lascia socchiuso il cancelletto !
!

Anna S ha detto...

Wow!! GianfraH, in privato ti mando le coordinate per arrivare a cas mia, è facilisssssssimo

amanda ha detto...

@AnnaS: e lo dici in pubblico che gli mandi le coordinate in privato?

Anna S ha detto...

@amanda, oggi il confine tra pubblico e privato è labile. Già ci hanno intercettato. Ormai non abbiamo segreti per nessuno... se non per noi stessi che, infatti, non ci siamo visti.
Povero GianfraH, ha lavorato fino a notte

GianfraH ha detto...

@Anna

La giornata era uggiosa, il tempo avverso e a tratti piuttosto umido ma nulla a confronto di cio' che mi sarebbe aspettato al lavoro. E' vero, il lavoro e' un freno :)

Seriamente, sono dispiaciutissimo di come non sia riuscito a scappare ad un orario umano dalla fredda Brianza, ma le cose erano veramente messe male.

@ Amanda

Grazie ma lo sai che arrossisco! :)

@ ANNA!!!

Se continui cosi' ti faccio saltare il cineforum di venerdi' prossimo, eh! :)

PS: ho visto le montagne innevate! :))))

g.

Anna S ha detto...

@GianfraH, le cime innevate sono una delle poche cose belle che, in effetti, offre la zona