LAMENTATIO CINEMATOGRAFICA
Prima di venerdì scorso non avevo mai visto alcun film di Tarantino. Ora so che posso anche non vergognarmene troppo.
Il cineforum mi ha infatti somministrato l’osannato Bastardi senza gloria. Film d’autore senz’altro, perfettamente curato nei minimi particolari, eccellente la fotografia, indovinata la musica, niente male la sceneggiatura, più che originale la trama e il suo svolgimento tutt’altro che scontato, bravissimi gli attori. È una riproposta alquanto eccentrica, intelligente e arguta del più che sfruttato tema del rapporto tra ebrei e nazisti. Il tutto è tra l’altro inframmezzato da continue, dotte citazioni che sono stata in grado di cogliere solo in minima parte.
Ciò doverosamente premesso, chiedo a voi che ne saprete più di me: che ruolo hanno la violenza gratuita e il gusto dell’orrido a tutti costi morboso e assillante nel Tarantino-pensiero? Che cosa aggiunge a una costruzione di per sé autonoma e perfetta che potrebbe benissimo camminare così com’è? E, in ogni caso, è questa la cifra di Tarantino? E, se sì, che cosa mi significa?
Sono stata sul punto di uscire almeno tre volte dalla sala. Arrivata a casa non sono stata in grado di mettere nulla nello stomaco.
So di essere esagerata nella mia ipersensibilità ma non ho remore nel confessarvi che sento una profonda nostalgia per Blake Edwards e le sue tinte delicate. So anche che il paragone non regge, come la maionese non ha niente a che spartire con la marmellata, ma la mia esperienza con Tarantino si apre con questo film e qui si chiude.
Il cineforum mi ha infatti somministrato l’osannato Bastardi senza gloria. Film d’autore senz’altro, perfettamente curato nei minimi particolari, eccellente la fotografia, indovinata la musica, niente male la sceneggiatura, più che originale la trama e il suo svolgimento tutt’altro che scontato, bravissimi gli attori. È una riproposta alquanto eccentrica, intelligente e arguta del più che sfruttato tema del rapporto tra ebrei e nazisti. Il tutto è tra l’altro inframmezzato da continue, dotte citazioni che sono stata in grado di cogliere solo in minima parte.
Ciò doverosamente premesso, chiedo a voi che ne saprete più di me: che ruolo hanno la violenza gratuita e il gusto dell’orrido a tutti costi morboso e assillante nel Tarantino-pensiero? Che cosa aggiunge a una costruzione di per sé autonoma e perfetta che potrebbe benissimo camminare così com’è? E, in ogni caso, è questa la cifra di Tarantino? E, se sì, che cosa mi significa?
Sono stata sul punto di uscire almeno tre volte dalla sala. Arrivata a casa non sono stata in grado di mettere nulla nello stomaco.
So di essere esagerata nella mia ipersensibilità ma non ho remore nel confessarvi che sento una profonda nostalgia per Blake Edwards e le sue tinte delicate. So anche che il paragone non regge, come la maionese non ha niente a che spartire con la marmellata, ma la mia esperienza con Tarantino si apre con questo film e qui si chiude.
20 commenti:
vidi il tanto decantato pulp fiction e alla scena dell'esplosione del cervello in auto mi venne un cocconone, forse la cosa può parere ironica esagerazione a chi non ha mai assistito ad un'autopsia, ma per me non poteva essere così. Poi iniziai a vedere in compagnia il dvd di kill bill: ma ne ho avuto davvero troppo e me ne sono andata.
Mi è successo, come già raccontato per crash e mi sono straziata lo stomaco ed i nervi senza potermene andare per old boy di Park Chan-wook ed ho detto stop!
Meno male, a questo punto, che io mi sono risparmiata tutto ciò. Ma ribadisco la domanda: che cosa mi rappresenta l'ossessivo ricorso alla violenza immagino ricca di particolari?
Premesso che trovo le trame di Tarantino sempre molto originali. anche Pulp Fiction ha una costruzione molto particolare, l'ultimo non l'ho visto..comunque anche a me tutto quello che è splatter, pulp non mi piace nè vederlo nè leggerlo...avete presente le scene truculente di CSI, il telefilm? Ma a me dà anche fastidio la concitazione delle immagini, che so nelle scene di azione e anche nei litigi..anche questa cosa mi dà fastidio il livello di violenza verbale..esco dal cinema col mal di testa...sarò antica anche perchè non mi piaccione nemmeno le multisale col loro odore di popcorn strafritto..
Mai messo piede in una multisala e me ne vanto!
Qualcuno a cui piaccia Tarantino e mi spieghi? Tutti lavoratori indefessi, oggi.
ciao a @tutte, e pensare che volevo proprio vedere Bastardi senza gloria...ne hanno parlato così bene... io non ho visto nessun film di Tarantino, non mi piace la violenza fine a se' stessa... sangue che schizza... ma volevo per una volta vedere se ero ipersensibile o meno...in molti film la violenza è assolutamente gratuita, eccessiva per rendere la situazione...
percio' @anna la violenza nei film spero serva a scaricare la tensione nervosa dello spettatore molto stressato di suo.. la mia tensione non si allenta così.
@maria grazia, no, neanche la mia! Anzi, se possibile aumenta!
Comunque non me la sento di consigliarti il film anche se, ripeto, è veramente geniale sotto molteplici punti di vista: prova, male che vada, esci.
Ciao,
passi Pulp Fiction, ma perseverare e' diabolico.
Non mi e' piaciuto Kill Bill (stavo per andare via dal cinema), non ho visto il secondo episodio; ho visto Grindhouse e... ancora peggio. Non mi dispiaceva il "vecchio" Tarantino, grottescamente splatter, ma ora esagera.
La troppa violenza (cosi' come i film pieni di "BOOOM", esplosioni ed effetti speciali fuori luogo) rappresenta il voler sopperire ad una trama inesistente, ad un ripetersi quasi quotidiano dello stesso copione, al voler a tutti i costi colpire lo spettatore.
Ora finisco un lavoro, magari piu' tardi o domani continuo.
@Anna
Hanno chiuso quasi tutti i cinema tradizionali, son rimasti solo i multisala, che odio: la bellezza di poter scegliere il posto, entrare e vedere il film e non la pubblicita'... ci sono un paio di locali ancora aperti nel centro di Firenze e rimango fedele a questi cinema che passano film di qualita' con le poltroncine di una volta :)
(finito all'una... continuo adesso.)
Saro' nostalgico, bacchettone e sulla via della pensione: mi piacciono i film di una volta. Vi ricordate le scazzottate di una volta? Bud Spencer e Terence Hill... parolacce poche o nulla, una storia dietro, simpatiche quanto improbabili scazzottate e alla fine amici come prima. Oggi sembra che senza l'immancabile tettona o il comico sopra le righe che deve arrotondare la magra stagione teatrale, il film non debba nemmeno essere menzionato.
Per fortuna che qualcosa si trova ancora: attendo che arrivi il nuovo di Michael Moore.
@Anna: Blake Edwards io lo ricordo anche per la Pantera Rosa, sempre meravigliosa l'interpretazione dell'indimenticato Peter Sellers, goffo, imbranato ma deciso nella sua poetica (e patetica) illusione di essere sulla pista giusta :)
@Alessandra: ho pensato anche io a quell'olezzo di popcorn che invade i multisala, tutti sanno dello stesso odore.
Ad Anna e Alessandra: complimenti per i messaggi questa mattina, vi avrei riconosciute anche senza le firme :)
@GianfraH, grazie!
Vero, il mitico Peter Sellers con Blake Edwards è eccezionale.
Però, vedi, nel caso di Tarantino, almeno in questo unico film che ho visto, non è vero che se togli gli effetti speciali non rimane nulla; al contrario, sarebbe proprio un bel film. E' questo che non capisco: che cosa aggiunge il tocco pulp?
Anch'io ho tanta nostalgia dei film vecchia maniera, magari non proprio Bud Spencer ma, tanto per citarne uno, del Monicelli di "Speriamo che sia femmina", del nanni moretti di "Palombella rossa", "La messa è finita" o "Caro diario".
@Gianfrah
Grazie..A Roma ci sono ancora delle sale tradizionali..o perlomeno c'erano, a pescara pure qualcuno resiste...
@AnnaS
E poi la foto che hai messo non è il bacio di colazione da Tiffany? Proprio in tema con noi... Moonriver...ma dove sono adesso le Audrey Hepburn, stamattina mentre uscivo di casa c'era su rai tre un documentario su Tognazzi, c'era la scena di un "dibattito" in un teatro romano tra tognazzi, gassman e la vitti..che tempi..
@Anna
Bud Spencer era per dire... anche il "banale" di allora, rivisto oggi, assume i contorni di un'opera d'arte; vedi anche i primi "Fantozzi" che continuano ad essere una pietra miliare nella cinematografia italiana.
Adoro Nanni Moretti e delle volte mi rivedo sulla vespetta :)
@GianfraH, ok, è vero, il banale di una volta non era volgare, certo, sono d'accordo.
Anche in provincia si possono trovare ancora cinemini indipendenti, a fianco delle maledette multisala mai coverte, come si direbbe in Veneto.
A proposito di Nanni Moretti e "Caro diario": nel post sulla danza ho scritto una cavolata grossissima. Nonè Abe Lane che balla il mambo bensì la nostra Silvana Mangano!! Chiedo venia
@GianfraH
Caro Diario è uno dei miei film preferiti di Nanni Moretti
@Alessandra:
Caro Diario e' piu' di un film :)
g.
Beh ma "la messa è finita" dove lo mettiamo?
comunque è vero: caro diario è più di un film
@Amanda, infatti io l'ho citato, è e resta il mio preferito tra i film di Moretti. E nella "Stanza del figlio" si è superato.
L'unico che non mi è piaciuto è "Il caimano".
@AnnaS
Condivido, nenache a me il Caimano ha detto molto, l'ho trovato un film incompiuto
@alessandra, più che altro molto scontato, banale, prevedibile e senza spunti ironici e critici come invece sa fare Moretti. Non c'è paragone con il "Divo", se vogliamo fare un confronto con un film dello stesso genere
@AnnaS
Brava, il divo è un film veramente originale e bello, non solo la trama, ma anche la regia di Sorrentino..
@Anna e Alessandra
mi pare di aver letto che il DVD "il divo" e' in edicola questa settimana con Repubblica/Espresso.
g.
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