Roma è una città dalla bellezza commovente. Sempre e comunque. Quando piove o tira vento, quando si soffoca dal caldo, quando si rimane imbottigliati nel traffico, Roma non ti delude mai.
Per questo sprizzo sempre gioia quando vengo mandata in trasferta, anche in giornata, col primo appuntamento a metà mattina (che vuol dire sveglia alle 5) e l’ultimo alle 18 (che vuol dire rientro in notturna), come è successo proprio mercoledì scorso.
Con la furbizia che mi contraddistingue, sono riuscita a fissare una serie di appuntamenti in due sedi universitarie diverse ma non, come sarebbe stato logico e oltremodo opportuno, sei di qua e altrettanti di là. No! Uno di qua e l’altro… di là!!
Avete presente la pallina da tennis durante la partita?
Tra il primo e il secondo appuntamento avevo tempi strettissimi, sicché ho fatto la brillante: arrivata in piazza Fiume, nonostante non avessi i tacchi zitellanti ma le comode clarcke taroccate arancioni, ho optato per un taxi. Sì, ma quale? Sono tutti schierati a semicerchio ma dove inizia la fila?
Mi accosto titubante a uno di loro. Stefania mi scuserà per la poca dimestichezza con l’idioma che cerco maldestramente di rendere: «Deve cercà er primo. Chi è er primooo??» urla il tassista. Improvvisamente e all’unisono si leva un coro di voci spavalde: «So iiooo! So iiooo!». Che fare?
Poi sento un clacson che, insistentemente e ritmicamente, richiama la mia attenzione: è al centro del semicerchio ma salgo, “er primo” pare essere lui.
Dovendo andare alla facoltà di Psicologia sono stata scambiata per psicologa, non fa un plisset.
«Certo che pe voi nun ce sta crisi eh? Semo tutti usciti pazzi. Troppo stress. Io me stavo pure a sbajà strada! Ahò! Anvedi ‘sto laziale!!».
Vorrei tanto trasferirmi a Roma!
E voi, in quale città vorreste lavorare?
Per questo sprizzo sempre gioia quando vengo mandata in trasferta, anche in giornata, col primo appuntamento a metà mattina (che vuol dire sveglia alle 5) e l’ultimo alle 18 (che vuol dire rientro in notturna), come è successo proprio mercoledì scorso.
Con la furbizia che mi contraddistingue, sono riuscita a fissare una serie di appuntamenti in due sedi universitarie diverse ma non, come sarebbe stato logico e oltremodo opportuno, sei di qua e altrettanti di là. No! Uno di qua e l’altro… di là!!
Avete presente la pallina da tennis durante la partita?
Tra il primo e il secondo appuntamento avevo tempi strettissimi, sicché ho fatto la brillante: arrivata in piazza Fiume, nonostante non avessi i tacchi zitellanti ma le comode clarcke taroccate arancioni, ho optato per un taxi. Sì, ma quale? Sono tutti schierati a semicerchio ma dove inizia la fila?
Mi accosto titubante a uno di loro. Stefania mi scuserà per la poca dimestichezza con l’idioma che cerco maldestramente di rendere: «Deve cercà er primo. Chi è er primooo??» urla il tassista. Improvvisamente e all’unisono si leva un coro di voci spavalde: «So iiooo! So iiooo!». Che fare?
Poi sento un clacson che, insistentemente e ritmicamente, richiama la mia attenzione: è al centro del semicerchio ma salgo, “er primo” pare essere lui.
Dovendo andare alla facoltà di Psicologia sono stata scambiata per psicologa, non fa un plisset.
«Certo che pe voi nun ce sta crisi eh? Semo tutti usciti pazzi. Troppo stress. Io me stavo pure a sbajà strada! Ahò! Anvedi ‘sto laziale!!».
Vorrei tanto trasferirmi a Roma!
E voi, in quale città vorreste lavorare?
40 commenti:
Ma vale solo l'Italia?
In Italia a Firenze che durante l'ultima trasferta mi è sembrata molto a misura di donna che gira da sola
All'estero direi ad Anversa perchè i colleghi con cui ho collaborato mi hanno valorizzata nonostante fossi una novellina in fatto di ricerca ad alto livello, poi come città è bella, anche se il mio cuore batte per Amsterdam
Anch'io lavorerei a Firenze ma anche a Torino (che è una delle mie città preferite in assoluto) e Parigi che ha rete di mezzi pubblici assolutamente invidiabile (oltre a tutto quel che già sappiamo)
ed ovviamente Parigi... ma non osavo tanto
Dunque premesso cara Anna che Roma è la più bella città del mondo, però, e te lo dice una che ci è vissuta tanti anni cambiando diversi quartieri, ti può anche snervare col traffico e altre cose..l'ideale è ovviamente trovare una casa collegata bene col tuo ufficio e avere un portafoglio per poter sfruttare le mille possibilità culturali, gastronomiche che ti offre Roma, e poi hai ragione ogni giorno ti sembra di essere in un teatro, la gente spesso ha il senso dell'umorismo nel sangue ed ha una testa aperta..ah come mi manca..e poi la possibilità di camminare nei parchi...quindi anche io vivrei a Roma, ma anche a Bologna, però la Bologna di qualche anno fa che adoravo, adesso anche lì hanno chiuso il mio negozio preferito di dischi e comunque l'atmosfera è cambiato..all'estero scelgo Londra così vado pure a trovare la regina Tarantola!!
@amanda, pourpuoi pas? Un po' come Sabrina...
@alessandra, quanto a stress che snerva, vogliamo fare cambio con Milano? te la cedo moooolto volentieri! E' sempre più fredda, maleducata, grigia e bigia
C'è un posto in cui mi sento a casa, mi sento bene, mi sento viva : Nashville, in Tennessee.
Se mi dessero la cittadinanza, anche solo onoraria, andrei subito.
@Glora, wow! Dicci di più! Com'è? E come mai ci sei capitata?
@ Anna : ci vado tutti gli anni a giugno per il festival di musica country.
Ormai la conosco come Ovada, ci sono arrivata tanti anni fa tutta sola e piena di sogni.sono riuscita nel corso degli anni a conoscere tutti i miei cantanti preferiti, a vedere decine e decine di concerti.
Nashville in sè non è bella : è la classica città di provincia del Midwest : piatta e calda, calda da far paura. Ma c'è la musica, e per me conta solo quello.
come Sabrina esattamente
Ma guarda un pò Gloria cantante country!!
@Gloria, che bello! Mi piaccioni le persone che prendono e partono per quel che interessa loro, fosse anche dall'altra parte del mondo. Come Mati!
@amanda, non ti capita mai di aver voglia di entrare in un film, tipo "La rosa purpurea del Cairo"?
@ Alessandra : no no piano, io non canto! ci mancherebbe.
ascolto, quello si, e anche tanto. diciamo sempre.
ps. non porto nè cappello nè stivali. non sono stile truzza tipo yeah.
sono in forma anonima ma molto appassionata.
@Gloria, dimmi che almeno tu conosci malvina Reynolds (What have they done to the rain o Just a little rain che dir si voglia)
@AnnaS
Anche a me succede spesso, mi sarebbe piaciuto ad esempio entrare ne "La mia Africa" quando Robert Redford lava i capelli di Meryl Streep nel deserto o quando sorvolano l'Africa sull'aereo...
@ Anna : la conosco solo di nome perchè lei fa parte del filone folk, tipo Joan Baez.
Il mio settore è proprio country country.
Ci sono migliaia di sfumature : folk, country, bluegrass, rockabilly, hillibilly, honky tonk, cajun. E' una giungla.
Ogni genere è a sè.
@Gloria, non sospettavo l'esistenza di cotante sfumature.
@alessandra, è vero, abbiamo anche giocato sul Tiffany ufficiale ma a me succede talmente spesso che, più che entrare nel film già esistente, mi immedesimo con la protagonista (o il protagonista) come si vivesse adesso, in questi giorni e agisse con me.
Non commentate dicendo che è l'effetto dell'alcool... perché lo so già da me!
@AnnaS
No no, ma pure io entro sognando di essere la protagonista, appunto Meryl Streep che bacia il materassabile e intelligente Robert Redford...e io sono quasi astemia...
Anna però hai mai sognato di entrare in documentario di Giacobbo, quello sarebbe grave..ti sei immedesimata in una donna Maya prossima al 2012?
@alessandra, va beh che sono un po' masochista ma entrare in un documentario di bob mi fa tristéssa! darei materia a Vinucius per una bella canzone triste:
"Buonjorno sono una sognatrice disperata e per sbaglio in un incubo di pazzi sono entrata. Tristèsa tristésa"
Bologna
Venezia
Roma
Conto alla rovescia per la partenza di fine mese per la mia Bologna.
Prima o poi cambio.
E' al centro di tutto, mi muovo bene in città,e mi informo su tutto il vedibile all'ombra delle torri.
Pallacanestro, concerti,libreria della coop, sala della borsa, mercato e forse motorshow.
Venezia
Cosa c'è di meglio ?
si cammina tanto e/o si va per mare, sembra di essere sempre in vacanza, ma qualche volta si esagera.
Roma :
non me la toccate, sono geloso dell'eternità delle sue pietre viventi.
Ma forse viverci è difficile,ma non mi spaventa l'idea.
All'estero ?
Prima su tutte la Grecia poichè conosco discretamente la lingua e poi si mangia benissimo.
E si va tanto per mare.
@Tonino
E' vero Bologna la dotta è fantastica...mi dicono che è un p. peggiorata però è sempre la "vecchia signora dai fianchi un pò molli" di cui parla Guccini nell'omonima canzone...acc..avrei voluto farci l'univesrità e spassarmela...studiando of course...
in molti film specie quei bei film americani anni 50-60
Con quelle colonne sonore di Cole Porter...
Ecco la romana emigrante a Firenze! Che dire? Roma è fantastica, ma non ci riesco a stare, troppo caos, distanze esagerate, troppi pochi spazi per stare in tranquillità.
Firenze mi piace perchè è a misura d'uomo, perchè se devi andare dall'altra parte della città non perdi mezza giornata, perchè ha un qualcosa che non so spiegare che la rende fantastica!
E poi direi anche Mendoza, in Argentina (dall'altra parte del mondo, come diceva Anna!), una città fantastica! Dove la gente non ha fretta, dove producono il miglior vino argentino, dove le strade da percorrere a piedi sono bellissime, dove c'è un bellissimo parco in cui i mendocini fanno la siesta e potrei stare qui per ore a parlarne...!
@Mati non ti dimenticare di parlarci ancora dell'Argentina con un bel post dedicato!
@anna, è proprio vero che roma non ti delude mai...
io l'ho scelta per viverci, non ci sono nata (perciò non hai nulla da farti perdonare sulla poca dimenstichezza con l'idioma locale, io lo uso solo per gioco) e, a questo punto della mia vita, non vorrei proprio cambiarla... nemmeno con la mia terra natìa, che pure merita e merita molto...
roma continua ad affascinarmi e ad emozionarmi ogni giorno di più.
Ste: non mi ricordo, ma qual è la tua terra natia?
@ Mati : si si parlaci dell'Argentina! hai visto qualche bel gaucho tenebroso?
@amanda, ma sai che a pensarci bene, forse non l'ho mai detto?
è la puglia... la mia adorata puglia (la stessa di tonino). certo, ormai non vivo più lì da almeno vent'anni, ma resta sempre la mia terra e un pezzetto di me lì è rimasto.
@Ste: quale parte della puglia, voi dite la puglia come se fosse piccina, ma è praticamente un subcontinente! Anche i salentini dicono genericamente salento ma mica è lo stesso Lecce o Leuca
avete ragioneee! non ho raccontato ancora nulla sull'Argentina! devo rimediare al più presto assolutamente!!! se riesco entro domenica posto un pezzo di viaggio...
Brava Mati!
Qualcuno degli abili abilitati, vuol postare qualcosa...? Please, Ogni tanto anche Amanda, GianfraH e la sottoscritta devono lavorare, pant pant...
Ciao!
Giro per l'Italia in lungo e in largo. Adoro la caotica Roma, la multietnica Milano, il freddo calore della laguna Veneta, la musicale Genova, il calore di Palermo, Siracusa e Catania, la vitalita' del Salento, la strana sensazione di tornare a casa in Sardegna.
Ogni citta' mi regala sempre sensazioni particolari. Se dovessi scegliere sceglierei Roma, il calore dei Romani e' eccezionale.
Mi piace anche dove sto ora, Firenze... ma il distacco dei Fiorentini e' una grossa lacuna.
E vedendo che Firenze piace parecchio, vi chiedo... avete mai pensato di cercare lavoro e trasferirvi nella vostra citta' ideale?
Io l'ho fatto... si puo' fare! :)
@Mati: ne riparleremo del "Firenze mi piace perchè è a misura d'uomo, perchè se devi andare dall'altra parte della città non perdi mezza giornata" al prossimo sciopero dei bus o quando tutto il traffico della A1 viene dirottato dentro la citta' :)
@Gianfranco
Sì io ogni tanto ci penso perchè la città in cui sono tornata a vivere mi piace pochissimo, cerco sempre quando posso di partire per il weekend...io qualche anno fa volevo trasferirmi a Bologna, ho fatto anche dei colloqui, quello che mi ha frenato un pò è stato il prezzo degli affitti, nel senso che io cercavo una casa anche piccola, ma solo per me..ho convissuto, negli anni dell'università e negli anni di lavoro a Roma, con tante ragazze e non sempre è stata un'esperienza esaltante..adesso ho bisogno di avere una casa per me o comunque con una persona molto cara, il grande amore della mia vita (che verrà!!!) o una cara amica..non ce la farei a ricominciare la convivenza con le persone più disparate..e a Bologna facendo due conti tra lo stipendio che mi avrebbero dato, affitto e resto i conti non tornavano.
@amanda, hai ragione, la puglia è piuttosto grande, ma per me è una cosa sola...
ad ogni modo io sono nata ed ho vissuto fino ai 18 anni ad alberobello e la mia famiglia (nonchè molti dei miei amici) vive ancora lì.
@GianfraH, che bello che sei tornato!
Dipende un po' dal lavoro che si fa. L'editoria è praticamente tutta a Milano. La romana è satura. Anche quella milanese lo è ma il posto l'ho trovato qui...
@Stefania
un'altra simpatica Pugliese! Giuro che mi volevo fermare ad Alberobello quando sono stato a Lecce a fine settembre, ma la giornata era un diluvio disumano. Credo che ci andro' al mio prossimo viaggio in Puglia... non so quando ma entro l'estate.
@Anna
A Firenze c'e' poca roba nell'editoria, anzi... pochissima. Un'amica ha trovato lavoro presso l'unico grosso editore, ma non e' soddisfatissima.
@Alessandra
la convivenza e' qualcosa che puo' andare o bene o male male malissimo malissimissimissimo! Ho vissuto per tanti anni, dividendo addirittura la camera con un carissimo amico e mi sono trovato molto bene. Dopo e' iniziato l'incubo. E come tanti sogno la casa, anche piccola, ma tutta mia.
Indeciso su dove e quando comprarla, anche questo gioca a sfavore del "mettere le radici", come diceva Jean Reno' in Leon.
g.
@gianfr. siamo molto più vicini qui (roma-firenze) ma semmai dovessi tornarci, fai un fischio che magari ti faccio da cicerone...
@GianfraH
Hai ragione a volte la convivenza può diventare un incubo, a volte ti sorprendono anche le persone che conosci da una vita e invece con dei perfetti sconosciuti si crea una splendida alchimia...
Uh, che mi hai ricordato, Leond i Luc Besson, che film, violento ma poetico e dolce in una manier particolare...
Ecco Besson mi angoscia un pochino...
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