2 gennaio 2010

incipit del 2 gennaio



Le uscite di Victoria Station erano bloccate dal flusso dei pendolari che si riversavano dai treni e spingevano compatti verso l'esterno. Schiacciata contro il muro dell'arco d'ingresso, Pat inalava profondamente per evitare un attacco di panico. Rimpiangeva ancora una volta di aver accettatto d'impulso, il suggerimento dell'agenzia di laovorare in uno studio legale della periferia. Anzichè prendere l'autobus 11 che in venti minuti la portava allo Strand, il quartiere degli avvocati, ora avrebbe dovuto contendere con i pendolari della mattina per raggiungere il binario del treno per Brixton.


Simonetta Agnello Hornby. Vento scomposto. Feltrinelli


Questo libro ha accompagnato la conclusione del mio 2009. Coloro che hanno letto i precedenti della stessa scrittrice, in particolare la Mennulara, si aspettatino un cambiamento radicale, non ci troviamo più in una assolata ed antica Sicilia, ma in una Londra contemporanea. La stessa città dove la scrittrice ha studiato giurisprudenza e dove si occupa di diritto di famiglia.
Questa è la storia di una famiglia coinvolta in un giudizio per abusi su minori, ma è anche la storia dello studio legale che assiste questa famiglia, ed è anche la storia di altre famiglie e donne che attorno a quello studio legale ruotano. E' un libro molto bene costruito che si fa leggere tutto di un fiato come un giallo, ma non lo è; che fa amare i personaggi dal principio decisamente ostici. Insomma una buona lettura

10 commenti:

oriana ha detto...

interessante questo libro, anche per l'argomento delicato che tratta.
Io in questi giorni ho fatto una
full immersion in Erri De Luca, (che mea culpa non avevo mai letto)
grazie Amanda che mi hai incuriosito con i tuoi apprezzamenti. Mi è piaciuto molto.

alle ha detto...

Ciao Amanda,
questo libro mi è stato regalato per il mio compleanno, ma ancora non l'ho letto: ho sempre degli arretrati. Sono però contenta di leggere il tuo commento positivo, mi invoglia ancora di più ad iniziarne la lettura appena finito "Alta fedeltà". Direi un bel modo di inziare il nuovo anno.

Notizie di Anna ?

Oriana, felice di leggere che sei su queste "onde"......

GianfraH ha detto...

Non mi vorrei sbagliare, giacche' sono abbastanza ignorante, ma mi pare di ricordare che l'autrice di questo libro fosse stata intervistata in collegamento telefonico da Mavi e Luca, neanche tanto tempo fa.

Conferme? Smentite? Frustate? :p

g.

maria grazia ha detto...

Amanda non ho letto nulla della signora avvocato Agnello in Hornby, provvedero',le stroie che ha scritto mi paiono interessanti, grazie.

Certo che il codice anglosassone è strano la Agnello ha dovuto aggiungere per forza il cognome del marito al suo per farsi conoscere? mah? Questo cose mi sconcertano, o come la Clinton nata Rodham che ha perso il suo cognome del tutto...

maria grazia ha detto...

volevo scrivere le storie.. ne è uscita quasi una parolaccia.. scusate!

amanda ha detto...

ma è la moglie di quell'Hornby? Non lo sapevo. Fuori dell'Italia le donne quasi ovunque prendono il cognome del marito, adirittura abbandonando il proprio

alle ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
alessandra ha detto...

Buongiorno...non ho letto niente di lei, però ho assistito anni fa in una libreria Feltrinelli di Roma alla presentazione di un suo libro, credo che fosse "La mennulara", io in verità ero andata per vedere Andrea Camilleri che appunto presentava il libro con l'autrice che tra l'altro è una persona molto gradevole.
Segnato sui libri che dovrò leggere (mi sa che non mi basteranno gli anni della pensione!)
Ma davvero è la moglie di Hornby, non credo o no?

maria grazia ha detto...

no no Ale, Hornby è molto piu' giovane della Agnello.. si vabbeh tutto puo' essere...

Anna S ha detto...

@Alle, grazie che chiedi mie notizie, che carina!!
Ho recuperato solo oggi il pc... ed eccomi qua, colta da autentiche crisi di astinenza da blogghino.

:-))

Oh, "La mennulara" ma anche tanto "La zia marchesa" mi son proprio piaciuti. Questo, come mio solito, lo aspetto al varco, ossia in edizione economica...

:-)