25 febbraio 2010

Cori descrittivi di stato d'animo di Didone





III

Ora il vento s'è fatto silenzioso
E silenzioso il mare;
Tutto tace; ma grido
Il grido, sola, del mio cuore,
Grido d'amore, grido di vergogna
Del mio cuore che brucia
Da quando ti mirai e m'hai guardata
E più non sono che un oggetto debole.

Grido e brucia il mio cuore senza pace
Da quando più non sono
Se non cosa in rovina e abbandonata

Giuseppe Ungaretti. Da poesia Italiana vol. 5 il Novecento parte prima.
La biblioteca di Repubblica

15 commenti:

alle ha detto...

Ungaretti mi ha sempre straziato il cuore. I suoi versi mettono in luce quell'aspetto dell'animo umano che esprime la sofferenza del vivere e che appartiene, anche se non sempre manifesta e non sempre in egual misura, ad ognuno di noi...................

GianfraH ha detto...

Bellissima, toccante, attuale.

Secondo me si presta molto anche ad essere decantata da Enea.

g.

Anna S ha detto...

Allegria!!!

Scusate, oggi è una giornata pesantissima e necessito di leggerezza.
Se posso farvi una confessione, vi dirò che Ungaretti non l'ho mai ben capito, poco letto e troppo poco studiato, ergo poco apprezzato.
Questi versi, in altri momenti, mi avrebbero addirittura dato delle conferme ma oggi non riesco proprio a farli miei. Pardon

:-)

Gloria ha detto...

E' una poesia perfetta da leggere in una giornata come questa : cielo burrascoso ma senza vento, nuvole nere, l'aria tiepida. una sorta di calma apparente che grida. un raggio di sole che compare a sprazzi.

amanda ha detto...

Anna se puoi proporci di meglio te ne sono grata

Anna S ha detto...

@amanda, ho appena finito di dire che è una giornata tremenda. Evidentemente no, non ho di meglio

alessandra ha detto...

Ah il grido del cuore ...l'amore che ti rende spesso un oggetto debole...solo chi ci è passato lo può capire..ma penso ci saremo passati un pò tutti ...grazie Amanda

Tonino ha detto...

Ricordate il mio ''Vivo da solo ''?
Il mio cuore si guardava intorno e descriveva, immaginava, partecipava alla sua vita ''condominiale''.
Ungaretti.
Allora maltrattato da turbe d'amore, oggi da ipertensione, spinning,colesterolo, televisione.

amanda ha detto...

@Anna: ultimamente su rai 3 mi è capitato di risentire Ungaretti che recita i suoi versi e l'ho trovato incantevole, da piccola mi faceva sorridere sentirlo, oggi lo trovo commmovente, toccante, le parole unite al loro suono mi toccano il cuore... sarà l'età?

oriana ha detto...

Mi commuoveva di piu un tempo, forse perchè oggi posso leggerlo con più distacco

Anna S ha detto...

@amanda, mi è mancata quell'esperienza. Spero però sia ancora possibile dire che qualcosa non piace. O no?

Marilina ha detto...

Per me Ungaretti è "Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie" - Soldati.

Volutamente senza punteggiatura, si presta a mettere le pause dove le sentiamo.

L'ho sempre considerata una metafora della vita, oltre che della guerra.

In verità non conosco Ungaretti, e trovo bellissima la poesia postata da Amanda (conosco le pene d'amore, ma faccio il tifo per le gioie!!!).

amanda ha detto...

@Anna: ma certo che si può esprimere un parere, mica siamo in italia nel 2010!

alessandra ha detto...

Sì brava Marilina facciamo il tifo per le gioie dell'amore!

Anna S ha detto...

"L'ammmmore vince su tutto"

_ L'Uomo dai 36 denti -

(Questa sì che è vera poesia. Ungaretti... tzè...)