O meglio è una parte di me. Quella che esprime il mio spirito
di avventura, no niente cose spericolate o “mission impossible”,
parlo invece della sana curiosità che spesso mi ha portato verso
luoghi più o meno lontani e sconosciuti.
La ricerca di una natura incontaminata quasi a volersi purificare
dai ritmi incontrollabili e dalle distorsioni della vita quotidiana,
il bisogno di riappropriarsi dei suoni dell’universo, ma di avere
anche nitida la percezione del silenzio, la possibilità di avere
un contatto ravvicinato con gli elementi che esprimono la gran-
diosità e la perfezione di madre natura: queste intenzioni e
molto rispetto hanno contraddistinto il mio avvicinarmi al creato.
Non sono mai rimasta delusa, sono sempre tornata a casa carica
di nuove energie e con la convinzione che l’essenza umana non
ha confronto con ciò che invece la natura sa rivelare.
Il senso di “viaggio” si compie poi attraverso l’incontro di
persone nuove, diverse nei modi, nelle idee, nei fatti.
Nei volti della gente cerchi qualcosa di esotico, ma alla fine ti
accorgi che puoi vedere soprattutto te stesso.
Foto: Carcross Desert, Carcross Yuk CND
di avventura, no niente cose spericolate o “mission impossible”,
parlo invece della sana curiosità che spesso mi ha portato verso
luoghi più o meno lontani e sconosciuti.
La ricerca di una natura incontaminata quasi a volersi purificare
dai ritmi incontrollabili e dalle distorsioni della vita quotidiana,
il bisogno di riappropriarsi dei suoni dell’universo, ma di avere
anche nitida la percezione del silenzio, la possibilità di avere
un contatto ravvicinato con gli elementi che esprimono la gran-
diosità e la perfezione di madre natura: queste intenzioni e
molto rispetto hanno contraddistinto il mio avvicinarmi al creato.
Non sono mai rimasta delusa, sono sempre tornata a casa carica
di nuove energie e con la convinzione che l’essenza umana non
ha confronto con ciò che invece la natura sa rivelare.
Il senso di “viaggio” si compie poi attraverso l’incontro di
persone nuove, diverse nei modi, nelle idee, nei fatti.
Nei volti della gente cerchi qualcosa di esotico, ma alla fine ti
accorgi che puoi vedere soprattutto te stesso.
Foto: Carcross Desert, Carcross Yuk CND
17 commenti:
in questo ritratto di te si percepisce la curiosità e la voglia di conoscenza di uno spirito libero.
Bellissima, ciao
Sei proprio bella, sai. una donna piena di energia, curiosa, desiderosa di vedere, di sentire, di conoscere.
viaggiare è conosecere se stessi, mettersi alla prova, staccarsi dal solito ambiente e volare verso l'ignoto. è stupendo il senso di libertà che avvolge quando si viaggia.
e tu sembri proprio una in gamba, di quelle persone che non si fermano di fronte al primo ostacolo, di quelle che fanno tesoro di ogni scatto, di ogni sguardo, di ogni parola. una vera viaggiatrice, l'orgoglio di Chatwin
Piacere cara Alle! E' una foto che esprime quello che hai detto, un senso di libertà, di curiosità, di viaggio, di ricerca, un modo di porsi orginale e puro nei confronti della vita.
Perbacco! Bella Alle la sensazione che regala questa foto. Trovo anche molto interessante la descrizione che dai delle tue sensazioni che già lo scatto lasciava trasparire.
Clap Clap
Grazie a tutte per le belle cose che avete scritto, siete troppo buone ! Sono contenta di avervi
trasmesso un pò del mio spirito libero che, è vero, in certi viaggi
è facile far affiorare. In verità,
credo sia più complicato mantenerlo nel quotidiano e qui gli sforzi sono rivolti soprattutto a presevare il proprio pensiero in stato di libertà.
E mi pare che questa sia prerogativa di molti frequentatori di questo blogghino, dove infatti io respiro purezza e freschezza, come essere in viaggio.
Mica cotiche !!!!!
perchè quando ho visto questa foto mi è sembrato di averti già vista? Naturalmente perchè quando scrivi racconti molto di te, in modo trasparente e leale.
Ciao Alle! Finalmente arrivo anch'io, digiuna da ieri a mezzogiorno ma presente!
La foto è bellissima, anche se quel tipo di natura che rapresenta è molto più arido rispetto a te. Ma descrive senz'altro bene la necessità di scoprire il mondo da angoli di visuale non predefiniti né banali. Proprio come te. Complimenti!
Hai proprio ragione Alle, la vera battaglia è mantenere lo spirito libero e lo sguardo curioso nella vita di tuttii giorni , imbottigliati nei nostri uffici...è una sfida ed il blogghino e tutti voi aiutate a mantenere questo sguardo fresco sulle cose.
Scusate il collegamento banale, ma con questi discorsi e questa bella foto mi viene da cantare "Il mio canto libero" di Lucio Battisti che sta passando adesso in radio.
Amanda, grazie! raccontare qualcosa di me, qui, risulta naturale e semplice. In altre
situazioni per me sarebbe molto
più complicato, conoscendo il
mio carattere!
Anna! com'è che salti i pasti?
spero tu stia recuperando, non
trascurarti mi raccomando!
Il luogo della foto è considerato il deserto più piccolo del mondo. In realtà è impropriamente definito deserto in quanto sito di un lago antico. Diventa, secondo me, un posto particolare perchè circondato da una natura strepitosa e perchè vi crescono diverse varietà di piante tra cui un fiore, se non ricordo male la carex sabulosa, che è tipica delle zone Asiatiche. A me sembra una bella metafora della vita.........
Grazie di cuore a te e a tutte!
Alle ma tu sei stata in Alaska come il medico tra gli orsi?
Si, ho visitato una parte di Alaska, a Sud, che confina con
il Canada. C'erano molti grizzly
in giro, ma di medici non ne ho conosciuti. A quale ti riferisci ?
...incasinatissimo, saro' telegrafico. Spero che anche tu giri con una macchina fotografica al collo.
Fuggo!
g.
Gianfranco, uomo im fuga,
ma certo che si. Infatti il mio collo è ridotto proprio male!
Scherzi a parte, finora con una
reflex semiautomatica a pellicola.
Sto muovendo i primi passi verso il
digitale, non sono del tutto convinta, ma credo che farò l'acquisto. E' gradito un parere se
conosci l'argomento. Grazie.
@Alle
Anch'io sono ancora un pò scettica sul digitale..ma mi sono adeguata.
Il medico tra gli orsi a cui si riferisce Amanda, è un bellissimo telefilm che mandava rai due anni fa, era la storia di un medico newyorkese spedito in Alaska. Come tutte le cose belle e originali, la rai ne ha interrotto la trasmissione. Invece il gioco dei pacchi che va in onda da 10 anni durerà ancora per altri 50 anni!
Grazie Ale,
sei sempre preziosa ! Quel telefilm
non lo consoco, ma sono sicura che
c'era almeno da rifarsi gli occhi.
Sul fatto che la Rai "censuri" sempre le cose valide non ci sono dubbi. Purtroppo.....
Ecco quello che d'istinto penso sulla fotografia digitale è che
bisogna adeguarsi. Come dire non
hai scelta. Ci sono sicuramente tanti vantaggi, ma..... ti saprò
dire.
Buon fine settimana !!!
Posta un commento