30 marzo 2010

Le bandierine

Non so se la vostra memoria ieri e' arrivata a ricordare questo: se si siete malati anche voi, sappiatelo!
Qualche anno fa in occasione di uno scrutinio elettorale, un noto personaggio televisivo che conduce uno show su di un canale privato aveva deliziato il pubblico apponendo delle bandierine colorate sulla carta politica dell'Italia: si era divertito tantissimo ad immaginare una cartina in stile Risiko tutta colorata del colore che piu' gli piace.

Ho vissuto questo turno elettorale da spettatore, io ho gia' "preso" lo scorso turno.

Stanchissimo, ieri sera sono andato a letto con le galline, consapevole del fatto che questa volta allo showman sarebbe bastata una spruzzata uniforme di vernice sullo stivale, con qualche eventuale macchia qua e la. Questa mattina, alzatomi di buona lena, alle 6 e 30 ero gia' in edicola a comprare il giornale, nel quale leggevo i primi (esilaranti) commenti ai risultati elettorali: tranquilli, alla fine sono tutti contenti!
Festeggiano coloro che hanno vinto numericamente anche se hanno perso qualche regione; alzano i calici coloro che hanno visto alcune regioni colorarsi di azzurro; altri assistono felici al miracolo del viraggio dell'azzurro al verde, che aumenta anche se lo smog non diminuisce; altri perche' nel loro piccolo finalmente potranno fare da terzo polo in un bipolarismo inesistente.

Poi ha vinto anche chi non si e' schiodato di casa per andare a votare: sono quelle persone che sono stufe di non sentirsi rappresentate dal politico che gli tocca votare, quelle che sono stanche di vedere una classe politica distante anni luce dalla vita reale; quelle che sono deluse di vedere un candidato che non e' del proprio partito, ma lo devi votare perche' altrimenti sale al potere la controparte (voto per il male minore, insomma). Non erano pochissime queste persone: se esistesse il partito degli astensionisti oggi questi potrebbero sedere al governo e influenzare pesantemente la vita della legislatura.

Ha vinto anche la bonta': personalmente nutro una profonda idiosincrasia nei confronti delle trasmissioni nelle quali tutti alzano la voce e litigano, costringendomi a pentirmi di aver acquistato una tv in luogo di un forno a microonde. Ma non guardare queste trasmissioni e' una mia scelta. Stavolta lo Stato, in un premuroso slancio di bonta', ha deciso di salvaguardare la nostra ghiandola epatica e levare tutte le possibili fonti di alterazione, lasciandoci pero' nani e ballerine. Se non e' bonta' questa...

10 commenti:

alle ha detto...

Gianfranco,
analisi perfetta! Sigh....

p.s. - bentornato su questi lidi

maria grazia ha detto...

ciao Admin!
hai ragione, ma il nostro, è un popolo a cui manca la ghiandola epatica che dicevi, i francesi sono capaci di cambiare, noi no, e allora ci teniamo i nani e le ballerine...

oriana ha detto...

Lo show delle bandierine fu esilarante, anche perchè si fece prendere la mano e ne aveva apposte alcune in più che a scrutini conclusi , a malincuore dovette togliere.
Niente di nuovo sotto il sole,ma tanto presto cominciano i mondiali......

Ciao Gianfranco, mai più lontano per così tanto tempo!

amanda ha detto...

caro il nostro Admin bentornato.
Bacio ad uno ad uno i Veneziani che tanta soddisfazione mi hanno dato: qualcuno di sano in questo angolo padano è rimasto

claudia ha detto...

Ciao Gianfrah! Bentornato!
Anche io ricordo bene il noto giornalista, le bandierine monocromatiche ad inizio scrutinio e l'inversione di rotta alla fine.
Ieri sera ho sperato in qualcosa di questo tipo ma, ahimè, sono rimasta a bocca asciutta.
A parte tutte le considerazioni sulla gioia generalizzata dei vincitori e dei perdenti (d'altra parte questo é o non é il paese dell'ammmore??!), ribadisco, come ho sempre detto, che evidentemente ognuno ha il governo che si merita.
A questo aggiungo anche che una su due delle percone che io qui a Roma incontro al supermercato, sull'autobus, in ufficio, al bar, ha votato...quel che ha votato...
Anche se poi nega. Che in Italia nessuno vota ma poi stranamente tutti votano. Mistero della fede!
Tristessaaaaaaa

GianfraH ha detto...

@Alle
PuLtroppo...

@MG
i francesi ragionano e fanno, noi siamo "spenti", forse delusi e apatici in seguito alle troppe malefatte subite. Siamo maestri nell'uniformarci al peggio e facciamo divenire colui che ha peccato piu' di noi il nostro maestro di vita.

@Oriana
magari :-)

@Amanda
Sua altezza e' rimasto cosi' indietro?

@Claudia
un mio carissimo amico che "siede alla destra del Padre", dice sempre "Facile fare i comunisti con le tasche piene di soldi, eh?"
Parliamo di gente che si propone di attirare le masse dei lavoratori pur non avendo mai lavorato, che non conosce cosa significhi fare i salti mortali per far campare una famiglia con 1000 euro, che non sa cosa significhi subire le angherie di un sistema sanitario al collasso perche' si rivolge costantemente alle cliniche private. Oltre alla mancanza pressoche' totale di carisma, ma questo si sa.

g.

amanda ha detto...

anfatti

Gloria ha detto...

E' tornato!!!!!l'uomo del futuro è quiiiiiiiii!
e insieme a lui è tornato anche l'indice a lato del blog.
tutto ciò è molto giacobbiano!
bentornato tra noi Ginafranco

alessandra ha detto...

Anfatto bentornato GINAFRANCO...ma certo non lo sai che siamo nell'era della melassa, trionfa il partito dell'ammore e vince la bontà contro l'odio e l'invidia.

Tristessa,il mio sindaco del partito dell'ammore ha avuto il 60% delle preferenze...non dico altro...passo e chiudo.

Anna S ha detto...

@Claudia, analisi assolutamente impeccabile!

@GianfraH, bentornato!

@MG, i francesi cambiano perché 1: sono un popolo che si muove come popolo, mentre noi siamo tanti comuni, ancora come nel Medioevo, e ognuno coltiva il suo orticello. 2: perché hanno deciso e voluto il cambiamento. Noi no, ma quando mai? Va benissimo così, va sempre meglio. Questi non sono voti di protesta, la gente è convinta, sa quello che vuole e lo conferma. Chi ha detto che bisogna cambiare? Perché? La strada intrapresa è questa ed è giusta, va bene così.