10 aprile 2010

Plin plin!

A volte mi rendo che c'e' chi sta peggio di me: mi capita di lamentarmi del mio lavoro ma nessuno mi ha mai detto nulla quando capita di dover uscire prima per una visita medica, dal dentista o per un appuntamento all'ultimo minuto.

Tutto il mondo e' paese? Magari.
Leggo oggi di uno sciopero dei dipendenti dell'Ikea di Corsico (MI), i quali si lamentano del fatto che uno dei diritti fondamentali, quello di poter svolgere le proprie funzioni fisiologiche quando devono essere espletate, viene limitato addirittura con l'invenzione di un permesso plin plin e di tempi cronometrati per l'espletazione delle suddette funzioni.

Ora, anche cercando di capire la teoria dell'efficienza svedese, cercando di capire perche' questa efficienza deve essere per forza a scapito del bisogno (in senso letterale, intendiamoci) del dipendente, non posso esimermi dall'augurare un bel cagotto a sorpresa a quei dirigenti Ikea che hanno creato queste belle regole; magari proprio mentre sono impegnati in una fondamentale riunione budget, magari di nascosto dentro ad una libreria Billy, in un mobile Besta o una cucina Faktum; o, ancora peggio, mentre sono al ristorante con la loro amata.

Siccome la mia cattiveria al momento e' piuttosto limitata, continuatelo voi.

10 commenti:

amanda ha detto...

e pensa Ginfra che in questo caso sono gli Svedesi ad aver imparato dagli italiani: il permesso plin plin l'aveva introdotto qualche anno fa una ditta di elettrodomestici delle nostre parti, la cosa fece molto scalpore almeno a livello locale

Laura ha detto...

Una mia amica che fà l'avvocato a Firenze mi dice che si deve portare il cordless in bagno perchè quando chiama il capo deve rispondere comunque, che bastardi.

Ciaaaooo

Lau

alessandra ha detto...

Che dire, al peggio non c'è mai fine.Beh, io almeno vado al bagno quando voglio e ne ho necessità...mi sento una privilegiata.:-)
Io non so che criterio usino questi cervelloni che hanno ideato queste regole restrittive, ma sicuramente questo sfruttamento intensivo e senza rispetto dei lavoratori porta solo ad un aumento dello stress e quindi ad un peggioramento del rendimento lavorativo se non addirittura ad esaurimenti nervosi. Ecco molto banalmente un lavoratore più sereno rende molto di più.

amanda ha detto...

ah e come si regolano gli intelligentoni con "quei giorni" del personale femminile stabiliscono loro ogni quanto ci si cambia l'assorbente o forniscono alle dipendenti un mega tampax?

michi ha detto...

Scrivo così tardi perchè in questi giorni ho tagliare tutti i tempi extra per cercare di recuperare il lavoro che si è accumulato in due mezze giornate prese la scorsa settimana causa influenza gastrica.
Con queste parole dico tutto sulla mia situazione lavorativa. Solo che guadagno molto meno di una impiegata statale appena assunta che lavora una ventina d'ore a settimana meno di me.
Ho capito che nella mia prossima vita dovrò esere meno disponibile e dimostrare meno zelo.
Scusate lo sfogo ma ha ragione chi dalle mie parti dice che 3 volte buona si chiamo c.....one (infatti io voto pure da c...ona - cit.)

Laura ha detto...

Michi io sono tre anni che cerco di cambiare, dove stò lo stipendio è proprio risicato, però quando hai delle responsabilità non si possono fare troppi colpi di testa per evitare di rimetterci trooppe penne e rimani sempre nello stesso posto, ho fatto un colloquio ultimamente ma nn mi hanno ancora dato la risposta, comincio a dubitare che mi prenderanno.

Se vi dico che mi mancavano due esami per laurearmi mi sputate in viso? :-)

Ciaaaaooo

Lau

oriana ha detto...

Laura ti diciamo non che ti mancavano, ma che ti mancano 2 esami alla laurea. Capito?

Laura ha detto...

Oriana, quando vivi la vita e non rimani inerte in balia dei sogni di adolescente, può anche capitarti di trovarti davanti a delle scelte da grandi ed io ho fatto la mia che mi ha portato fin quà, scelta della quale non mi sono pentita e della quale vado orgogliosa, che però mi ha allontanato dalla carriera di provetta psicologa e mi sto accontentando di fare un lavoro che non è sicuramente il mio. La laurea è un sogno che difficilmente si realizzerà, ma va bene anche così.

Ciaaaoooo

Lau

michi ha detto...

Dai Lau!!! Fai 'sti due benedetti esami!!!!
Anche se per il percorso che hao intrapreso non servono più, anche se non farai mai e poi mai la psicoterapeuta, che te frega! Non gettare tanti sacrifici al vento senza ottenere un riconoscimento!

Laura ha detto...

Michi non è facile per niente, un giorno o un'altro ti spiegherò anche il perchè, magari non proprio qui. Ora si è aggiunto anche mio padre che non sta bene e le giornate sono sempre più corte accidenti, tra lavoro e accudire i cari passa veraemnte in fretta. In ogni caso mi mancano due esami grossi, poi dovrei rifrequentare a Firenze che non è proprio vicinissima e fra esami e tesi ci vorranno almeno due anni di studio. Forse farò meglio a fare come dice il capocondominio, a trovarmi un'uomo ricco, chissà! :-)

Ciaaaaoooo

Lau