ovvero "Ciacole da Tiffany"
(aspettando Lady Scartox & Mr. LittleWhite)
1 giugno 2010
Pictures at an Exhibition
Se uno cammmina per Praga, oggi come oggi, viene travolto dall'effetto Venezia-Firenze-Roma. Una fiumana umana, uno sciamare con guide che agitano ombrelli, i più organizzati con la guida che parla piano dentro ad un microfono e tutto il codazzo dietro con le cuffiette. Ma di bello c'è che l'orda deve vedere tutto in tre giorni, non uno di più non uno di meno, e poichè le cose da vedere in una città come Praga sono molte, difficilmente li trovi nei musei e nelle cose fuori dal percorso Castello, piazza della Città Vecchia, Nerudova, Ponte Carlo, Mala strana e ritorno.
Così oggi vi porto per Musei cioè in una delle diverse sedi del Museo Nazionale d'Arte ed in particolare Palazzo Veltrzini, transatlantico che porta a spasso per le rotte dell'arte moderna e contemporanea.
Oltre alla Jungfrau di Klimt (su cui non mi dilungherò più perchè le ho dedicato tutto il tempo, assumendo a mia volta un'aria sognante nel rimirarla in assoluta tranquillità, ed un post), si possono ammirare anche un paesaggio sull' Atersee sempre di Klimt e degli Schiele, tra cui la donna incinta e la morte, tema che ossessionava Egon e che sembrava un presagio della sua stessa vita. Nella stessa sessione tra gli altri la scultura di un San Cristoforo possente che porta in spalla un piccolo Gesù Bambino ma sembra fare tutta la fatica del mondo ed una ragazzina sulla sedia di Giacomo Manzù con la tipica dolce eleganza.
Ad uno dei piani superiori ho fatto conoscenza con uno degli esponenti dell' arte ceka: un camaleontico Kupka che praticamente non conoscevo. Camaleontico perchè ha passato una fase simbolista, a questa fase fanno capo certi quadri che mi hanno fatto venire in mente la grafica di the wall, con un sarcasmo sulla società di allora molto innovativo; poi c'è stata la fase Klimtiana ed una fase Kandiskiana (passatemi il termine). C'era poi la sessione francese con Matisse, Rodin, Chagall, Seraut, Signac, Van Gogh, Gaugin, Monet, Bonard, Pissaro, Sisley, Tolouse Lautrec, Medardo Rosso, Picasso, Braque e lo splendido autoritratto di Rousseau il Doganiere.C'era poi tutta la sessione di arte contemporanea con installazioni, sculture, quadri, ma a quel punto ero ormai fatta come un caco
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10 commenti:
Grazie cara Amanda del bel tour virtuale del museo che ci hai fatto fare, avevo proprio bisogno di sentirmi a Praga stamattina invece che in quest'ufficio dove il mio capo ha già la faccia scura appena è entrato oggi :-(
e brava doc.
tu dai del filo da torcere alle guide del touring. ti fanno un baffo a te!
sono arrivata stamattina in ufficio e mi sono teletrasportata a Praga. che meraviglia.
come si direbbe nel mio lessico familiare: "su su prendi tutta l'aria che puoi"
mi piace questo modo di conoscere Praga in pillole....una città ricca
di storia e cultura vista attraverso occhi sensibili e
amanti della bellezza che in questo modo si fondono con lo sguardo di chi legge. E l'aria si fa più respirabile.
avrei voluto aggiungere più immagini, ma non avevo i titoli originali dei quadri meno conosciuti e non ho trovato molto di più
Aggiungo la mia, alla lista delle riconoscenti benemerenze...
In effetti non c'è modo migliore che l'esperienza vissuta, raccontata e segnalata da un'amica (sia pur 'di tastiera') per avvicinarsi all'arte e alla cultura.
Anch'io amo Praga, è una delle poche città europee che ho visitato; sono già passati una quindicina di anni, ma la sua vivacità, l'armonia architettonica con quella dominante ocra, e poi la cultura, umanità e gentilezza di molti suoi cittadini, me ne hanno lasciato un ricordo molto dolce.
Ciao Amanda, buon giugno !!!
Franz
@Franz
E vero molti mi hanno parlato della gentilezza e del garbo dei cittadini di Praga.
a questo dedicherò un post
e... BEN TORNATA Marilina
Mariaaaaaaaa Ggggi !
Che hanno dettoooo !
Lucidami tu come hai fatto per i Caravaggio !
Mariaaaaaaa !
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