29 luglio 2010

da "ora serrata retinae"





La variazione della parola
fa scivolare il pensiero
lungo la pagina.
Come uno spettro luminoso
il verbo lentamente muta
e trascolora.
Sono innesti graduali,
ogni segno conosce
un'alba ed una sera.
A volte muoiono
popoli di vocaboli
secondo le carestie
silenziose della mente.
Capita anche che giungano sul foglio
nomi improvvisi, nomadi
che vagano nel tempo
prima di ripartire.
Io osservo tutto questo
perchè sono il custode del quaderno
e prima della notte faccio il giro
per chiudere le porte.



Valerio Magrelli

13 commenti:

Gloria ha detto...

Che belle parole!
Le carestie silenziose della mente rendono bene l'idea di questa epoca in cui portiamo a morire molti vocaboli e ci costringiamo a utilizzare lo stretto minimo necessario per farci capire.
quante parole dimenticate, quante parole impolverate abbia riposto nei corridoi dell'indifferenza.
e mi piace la figura del custode del quaderno che controlla questo viavai di nomi nomadi..

claudia ha detto...

Verissimo!
Mamma mia, le poesie che trova Amanda sono veramente degne di nota..

amanda ha detto...

uh ciao Claudia ti facevo in Sardegna

amanda ha detto...

io mi sento in carestia della mente non mi viene l'idea per un post, fortunatamente ci sono i poeti :-)

claudia ha detto...

Ma no, magari....
Dopo la settimana rigenerante a Praga (che mi é rimasta nel cuore) adesso devo aspettare fino alla chiusura aziendale di metà agosto!

E visto l'orario dei post mi sa che qui ancora nessuno é in vacanza, no?

claudia ha detto...

PS: scusate la divagazione, ma il bloggone di tiffany é morto definitivamente? Non c'é neanche il podcast di domenica...
Caspita, le altre trasmissioni i loro blog se li coccolano.....

alessandra ha detto...

CLAP CLAP CLAP...
Brava Amanda, una poesia di rara bellezza davvero...carica delle immagini molto suggestive...

antonio lillo ha detto...

hai scritto cusode invece di custode... ;)

amanda ha detto...

eccolo sting/lillino :-)

alessandra ha detto...

@Amanda
Ma Lillo sarà un lontano cugino della Scassalcazzaja? Pure lui è fissato coi refusi! :-) :-)

antonio lillo ha detto...

deviazione professionale :P

amanda ha detto...

adoro i cacciatori di refusi, una volta Anna faceva questo lavoretto di finitura, ma latita la nostra Scassalcazzaja

alessandra ha detto...

Ecco non conoscevo questa nuova professione, ci sono i cacciatori di uragani, i cacciatori di selvaggina, i cacciatori di frodo e anche i cacciatori di refusi adesso...ogni giorno se ne impara una nuova.:-)