8 luglio 2010

terremotato e mazziato





immagina di stare dormendo nella tua casa, immagina che tutto inizi a tremare, immagina di scappare di casa, immagina di arrivare in strada sano e salvo, immagina di trovarti in mezzo alla devastazione, immagina di avere perso tutto: la casa, il posto di lavoro magari un parente o un amico o un conoscente, ma immagina pure che ti sia andata bene- non hai perso nessuna persona cara-, immagina le promesse, immagina di provare ad iniziare a pensare che un nuovo inizio sia possibile, immagina che passino i giorni , i mesi, un anno, immagina che però le macerie siano ancora lì, che i soldi promessi siano solo scritti sulla carta, immagina di aver sentito le telefonate intercettate degli sciacalli (e mi scuso con gli sciacalli in quanto genere animale)che se la ridono pensando a quanto si metteranno in tasca sulle rovine della tua vita.
Allora dopo avere immaginato tutto questo non pensi che saresti stato anche tu in piazza a Montecitorio ieri pomeriggio per fare sentire la tua voce? Possibile che nessuno di quanti hanno usato i manganelli abbia un minimo di immaginazione?

6 commenti:

Gloria ha detto...

è veramente una grande tristezza. fa male sapere che chi ha sofferto molto, chi ha perso tutto, chi ha vissuto una tragedia devastante ora debba anche essere preso in giro e beffato con sordidi giochi di potere.
mi chiedo : e se fossi io al posto loro? senza più una casa? con la famiglia decimata? cosa farei? me ne starei tranquilla ad ascoltare quei furboni che ogni tanto vengono a visitare le macerie facendo la ruota come pavoni orgogliosi, aspettandosi ancora ringraziamenti?
no...deve cambiare..prima o poi deve cambiare.

alessandra ha detto...

Io mi sento particolarmente toccata da questa vicenda per ovvie ragioni essendo abruzzese. E comunque non avevo dubbi che, una volta spente le luci dello spettacolo offerto a beneficio degli italiani, fatto di visite quasi quotidiane del capocondominio a L'Aquila e di dentiere pagate dal salvatore della patria a commosse vecchiette, tutto sarebbe calato in un cono d'ombra e nel silenzio. D'altronde in quest'era della politica spettacolo o sarebbe meglio dire avanspettacolo in stile Bagaglino che ci aspettavamo?
Certo le mazzate non me le aspettavo.
Mi indigna poi moltissimo che nessuno capisca l'importanza vitale di restituire il centro agli aquilani, che problema c'è, per molti menti illuminate bastano i centri commerciali come punto d'incontro, che se ne devono fare delle piazze storiche che da secoli sono crocevia di incontri fra persone, viva la New Town, pratica, nuova e senza pericolosi e inutili retaggi culturali.

amanda ha detto...

il cittadino deve dormire in casa, accendere la TV farsi rintronare il cervello e poi uscire spendere i propri soldi e recarsi sul luogo di lavoro e quindi rientrare al dormitorio

Alle ha detto...

Giusto ieri ricorreva l'anniversario (il 50mo) della strage di piazza di Reggio Emilia, cinque persone uccise in giovanissima età perchè scese in piazza a protestare contro l'allora governo Tambroni. Un esecutivo sostenuto dal partito di destra che in pochi mesi aveva già operato vistosamente in termini di censura e repressione. La polizia caricò una folla inerme e poi sparò. Esiste una foto in cui si vede un poliziotto inginocchiato che prende la mira e spara e uccide. Ancora oggi, a distanza di 50 anni, qualcuno parla di dimostranti armati, di poliziotti feriti ecc ecc in poche parole quei morti se l'erano cercata.
Ecco, nell'Italia di oggi si respira l'atmosfera di quei giorni.
Quando la polizia per "tenere l'ordine" usa il manganello e poi, dopo le botte, si arriva al resto la civiltà fa un passo indietro.
Quelle povere persone, ieri a Roma,
sono state deufradate ed umiliate.
Mi chiedo come mai ci sono sempre infiltrati e contrari che "giustificano" l'uso del bastone, ma poi le botte le prendono sempre le brave persone che semplicemente rivendicano i propri diritti e chiedono rispetto ?
Quelle bastonate, ieri, la gente di Abruzzo le ha prese per tutti noi. Ma in che Italia viviamo ?
E cos'altro ci aspetta ?

amanda ha detto...

sì gli infiltrati, come il giorno che sequestrarono la carriola ad un bimbo di 10 anni che stava facendo educazione civica andando a spalare macerie, quello era infiltrato nell'area rossa della città

alessandra ha detto...

@Alle
Non conoscevo questa storia della strage di piazza a Reggio Emilia...