17 agosto 2010

Che mi ha fatto di male l'arte figurativa americana?






Giuro che ci provo, giuro che qualcosa mi piace, giuro che soprattutto Hopper è nel mio cuore, ma è più forte di me, specie tutto ciò che viene prima degli anni 30 del 900, prodotto negli Stati Uniti non riesce ad emozionarmi.
Ci ho provato con la mostra America organizzata a Brescia a Santa Giulia da linea d'ombra e dall'immarcescibile Goldin. Lì diedi la colpa a Goldin stesso, che non amo per niente, come organizzatore di mostre, è riuscito a pescare perfino dei Monet che non mi piacevano quando si è dedicato all'impressionismo francese. Ha un'idea del visitatore di mostre che è paragonabile a quella che ha il Cavalier B con i telespettatori "si bevono tutto purchè vada di moda, e la moda la faccio io". Poi mi sono vista Hopper a Milano e ho approfondito una conoscenza fatta solo sulle riproduzioni.
Poichè amo molto il MART di Rovereto e trovo che (come diceva il loro azzaccatissimo slogan di inaugurazione "c'è vita su MART") ci sia davvero un buon modo di organizzare le mostre da quelle parti, senza snobbismo, con il piacere di fornire all'utente del museo ampi orizzonti su un certo argomento, sono andata a vedermi ieri, la mostra sulla Phillips Collection di Washington. Certo le Collezioni rispecchiano il gusto del collezionista, non sono come le mostre a tema in cui il curatore seleziona esempi di un linguaggio, di uno stile pittorico o di un'arte figurativa, ma sono uscita senza che un solo quadro mi abbia rapita.Voglio comunque citare una piccola veduta di Firenze di William Meritt Chase, la poltrona blu di Guy Pène du Bois un ritratto del 1923 che precede il minimalismo di Hopper. Il funerale di un giovane di Rockwell Kent che per tematica rimanda a Munch e per stile e tratti Hodler. Sunday di Dennis Hopper stesso. Il MART come al solito consentiva altre scelte contemporanee, una selezione della straordinaria collezione permanente, e soprattutto una scelta di fotografie di un fotoreport, Francesco Zizola, che ha fatto reportage fotografici in tutto il mondo con particolare attenzione all'infanzia ed all'adolescenza nei luoghi più infaustamente noti della terra a causa delle guerre, della miseria, della carestia. Il viaggio a Rovereto, non fosse per altro, è valso per le sue straordinarie testimonianze

19 commenti:

alessandra ha detto...

Mi piace sempre Amanda quando ci parli di arte, forse perchè ne so così poco...la prossima volta che vado a Roma ho deciso di andare in qualche museo, devo ancora decidere quali, lì ho l'imbarazzo della scelta, ho proprio voglia di lustrarmi gli occhi camminando per le sale di un museo. In genere mi metto a girovagare per le strade della capitale rapita e trascuro sempre mostre e musei.

oriana ha detto...

no comment! Sono troppo ignorante.Però si può sempre imparare e Amanda aiuta

amanda ha detto...

Amanda aiuta? Amanda usa i suoi occhi e la sua sensibilità che è sicuramente diversa da quella di molti altri. La foto del cortile del MART risale ad altra mostra di questo splendido museo disegnato dll'architetto Botta, così moderno, ma così assolutamente integrato nella'ambiente circostante, le statue attorno alla fontana ora non ci sono più... peccato

oriana ha detto...

aiuta, nel senso che informa e stimola

Gloria ha detto...

Una delle cose che mi piacerebbe fare sarebbe visitare un museo con Amanda. Credo che sarebbe un'esperienza unica. riuscirebbe ad appassionare anche me che di arte non so praticamente niente.
In questi giorni ho visitato diciamo non dei musei interessanti. ecco scommetto che il museo del merluzzo che ho visto sabato scorso dove spiegavano la produzione del baccalà dalla fase iniziale della pesca fino alla spedizione..con Amanda sarebbe stato diverso. lei avrebbe di sicuro saputo ravvivare la mia attenzione durante le spiegazioni della salatura...si lo so, il mio livello di cultura va un pò curato...forse il museo del merluzzo...potevamo tralasciarlo...

maria grazia ha detto...

E' proprio vero...Amanda ci apre la mente..ci stimola, avete ragione!
Andare al Mart da qui forse sarebbe piu'facile che da Milano, in linea d'aria ci sono meno km, mah? ci penso, anche un'altra mia amica me ne ha parlato benissimo.
Ale quando vuoi andare a Roma a vedere qualche mostra o museo io ci sono, dimmelo e ci organizziamo.
Andare e tornare da Roma in un giorno è la mia specialità.

Ben tornata Gloria!il museo del merluzzo? ma il museo delle navi dei vichinghi è in Norvegia o in Svezia?

Tonino ha detto...

Grazie a Maria Grazia !
Maria grazia ,grazie !
Ti ringrazio ,Maria Grazia !
Ringrazio Maria Grazia per avermi preso per mano e condotto, per due volte ,alla scoperta di opere esposte sotto il mio naso, usato per altri scopi.
La cara Amanda mi porge un elemento in più per una visita al Mart.
Se ci fossero loro due insieme, mi procurerei uno sgabello e mi fermerei ad ascoltarle.
Se pò fà !

amanda ha detto...

il museo del merluzzo si impara le differenza tra baccalà e stoccafisso?

alessandra ha detto...

@Gloria
Il museo del merluzzo :-) :-)

amanda ha detto...

se magari ce lo raccontassi in un post questo museo del merluzzo e gli altri incontri del tuo viaggino verso nord, vero che ce lo racconti?

oriana ha detto...

ce lo racconti?

Gloria ha detto...

MG : IL museo delle navi vichinghe è a Oslo e ci siamo viste pure quello.
il museo del merluzzo ci è rimasto mooolto impresso per via del cassiere venticinquenne biondo occhi azzurri sorriso smagliante...siamo 3 vecchie carampane che nonostante l'età, l'aspetto non proprio accattivante e provocante sanno ancora riconoscere un belvedere.
Amanda : stai cercando di intenerirmi con foto di mici dagli occhioni tristi....vigliacca, i colpi bassi non valgono!

maria grazia ha detto...

eh brava Gloria,guarda quante cose di cui parlare nel post .. su dai.. quando ci racconti il tuo viaggio? compreso il cassiere biondo con sorriso accattivante?

amanda ha detto...

@Gloria: a mali estremi.....

alessandra ha detto...

Gloria ti decidi o no? O vuoi che passiamo all'elettroshock? :-) E la prossima volta che dici che sei vecchia ti faccio dormire sul letto di chiodi come i fachiri!

Gloria ha detto...

Ve l'ho detto che venerdì sera sul battello postale in tv trasmettevano barnaby ( un episodio che non avevo mai visto!!) in lingua inglese con sottotitoli in norvegese? eravamo sedute al bar e a un certo punto ho sentito la musichetta...non immaginate la faccia delle mie compagne di viaggio! che poi immagino sia uguale alla vostra in questo momento...si lo so. lo so..bla bla bla. debarnabizzatemi se ci riuscite.

amanda ha detto...

ma pure in norvegia? Gessssù

oriana ha detto...

Gloria, per guarirti da questa "barnabite" serve una terapia d'urto, io direi tutta la serie completa di Un medico in famiglia, almeno 2 episodi al giorno, preferibilmente dopo i pasti

amanda ha detto...

twin peaks?


no meglio: un uomo in carne ed ossa