9 settembre 2010

L'ALBA DI UN NUOVO GIORNO (la valigia dell'attore)


Immaginate di camminare in una notte blu, una notte immobile che non sa decidersi a volgere verso

l’aurora, una notte ancora tutta imbellettata da un cielo stellato e una luna crescente, sottile e luminosa.

Immaginate di essere a 2000 m tra alte cime dolomitiche di cui riconoscete solo le sagome, silhoutte armoniose che incorniciano il paesaggio notturno in un perfetto quadro della natura.




Ora siete su un sentiero che sale faticosamente, le persone in fila indiana davanti e dietro di voi camminano in rispettoso silenzio.




Ogni tanto qualcuno si ferma a contemplare il paesaggio, i colori stanno cambiando, la luce si fa più dolce e il blu inizia a schiarire lasciando entrare le sfumature del lilla, del rosa, dell’ambra. I raggi del sole

spingono attraverso l’atmosfera, ma ci vorrà ancora un po’ perché possano esplodere nella luce eclatante del giorno.




La salita è faticosa e sembra non finire mai, ma lo sforzo è ampiamente ripagato dalle suggestioni che lo accompagnano. Tra poco al sorgere del sole parole e suoni s’innalzeranno in un insolito teatro en plein air, è lì che state arrivando.



Mentre è quasi giorno fatto, ora le cime si fanno riconoscere, i dirupi di Larsec sono totalmente illuminati da una luce calda e aranciata Sembra che un interruttore improvvisamente li abbia …accesi.




Questa “alba delle dolomiti” vede in scena un piccolo grande uomo di teatro. Paolino Rossi scende attraverso il prato verso il suo inconsueto palcoscenico. In una specie di conca erbosa si è accomodato il suo pubblico, colorato, fantasioso, allegro. Sono le 06.00, tutti svegli e impazienti di ascoltare cosa vorrà raccontare al sorgere del sole l’amato giullare di corte.

“Questa è l’alba di un nuovo giorno” lo spettacolo ha inizio, si ride subito alle lacrime. Chi l’avrebbe detto

che a quest’ora Paolino potesse già essere in forma così strepitosa ? Ironizza, dialoga con il pubblico, si prende in giro, dice delle sacrosante verità. E’ un crescendo di parole, di risate, anche un cane manifesta la sua approvazione tra l’incredulità dello stesso comico. Coinvolge il pubblico in una specie di esorcismo mediatico e infine conclude recitando la preghiera del comico:


…… Signore ti prego fa che le opportunità per i giovani siano sempre precarie

Così non impareranno mai le cose che gli adulti non hanno mai studiato e i vecchi hanno

Dimenticato e così io potrò sempre fingere di sapere più degli altri, Signore ti prego fa sì

Che continui l’inquinamento, la guerra, la fame la miseria, la mancanza di case, la mancanza

Di lavoro anche nel privato dacci dentro fa che le nostre donne ci tradiscano e se possibile

Anche noi uomini ogni tanto possibilmente Signore, se tu continuerai a far sì che continui

Tutto questo noi comici ti ringraziamo perché avremo sempre materiale su cui lavorare, grazie”.


Lo spettacolo è finito e in quell’istante il sole s’innalza improvviso, è acciecante e rende tutto invisibile, indistinguibile.

Il giullare sembra svanito nel nulla come tornato al suo posto in un magico cilindro.

E magicamente riappare tra la gente, firma autografi. Lo avvicino, scambio qualche parola, lui scherza, gli occhi di un celeste disarmante parlano da soli, si rivolge con dolcezza ad alcuni bambini, si lascia fotografare.

Alla fine s’incammina giù per il pendio, si mescola alle altre persone, segue in silenzio il suo accompagnatore. E’ uno tra i tanti che scendono a valle. Lo guardo allontanarsi e un senso di solitudine prevale, mi vengono in mente le note de “la valigia dell’attore”.

Strana la vita dell’artista, ora il fragore, gli applausi, l’apoteosi. Poi il silenzio, la malinconia, la normalità. Sei il giullare che diverte tutti, sei uno dei tanti.





15 commenti:

amanda ha detto...

che meraviglia, mi immagino la salita con la luce che cambia, certo mi è successo tante volte dal tramonto al crepuscolo e qualche volta mi è capitato di essere all'attacco di un sentiero all'alba, ma mai di camminare nella notte verso l'alba. Poi Paolino Rossi frizzante all'alba mi senbra così fuori natura chel'evento ha dell'incredibile, una cosa così te l'aspetti da Marco Paolini che ha un lungo rapporto con i monti, ma da Rossi, uomo della notte...

Dimenticavo le foto sono bellissime

Gloria ha detto...

Una vacanza coi fiocchi.
l'alba in montagna è magica, le stelle sono più vicine e poi uno spettacolo alle 6 del mattino!
di certo in montagna non ci si annoia!
è stato bello leggere il tuo racconto, sembrava di esserci.

alessandra ha detto...

Alle for president! Bellissimo post! Sono sempre belli i concerti o gli spettacoli teatrali all'alba in montagna, ma anche al mare...sono iniziative bellissime, cominciate qualche anno fa, che ti danno la possibilità di goderti gli eventi con la magia e i colori speciali dell'alba...
Io, come ben sapete, da qualche anno sono diventata mattiniera, mi si è spostato l'orologio interno e devo dirvi che quell'ora del giorno è un regalo, un momento di calma, per raccogliere le idee, ho già il cervello sveglio...forse perchè vado a nanna con le galline? Tanto poi c'è il weekend per tirar tardi...
Stupendo post, stupende foto, ci hai portato con te e Paolino sulle Dolomiti!

Anonimo ha detto...

Eccomi qui. vedo che sei un viaggiatore, non solo marino. Immagino che tu ami vivere la natura in piena armonia, più o meno come me.
mare o montagna poco importa ... io ieri sera ho aspettato il tramonto in kayak su un lago ... sono emozioni che ti ripagano delle diffioltà che affrontiamo ogni giorno.
Ci vediamo.
Sol'

alessandra ha detto...

Benvenuto/a Solindue! Questo è blog collettivo, ognuno di noi fa i suoi post, questo era il bellissimo della nostra amica Alle.

amanda ha detto...

benvenuta solindue: il post è di Alle non so a chi ti riferisci, forse a Tonino, questo è un blog corale non ci scrive una persona sola

Alle ha detto...

In effetti Marco Paolini ha fatto il suo spettacolo in un'altra valle, così come Erri de Luca, Moni Ovadia, Carmen Consoli, Niccolò Fabi e una miriade di concertisti classici e suonatori jazz.
E' un modo unico per iniziare la giornata, ho voluto rendervi partecipi con questo breve racconto e con qualche foto. Ma
per il vostro bene sensoriale e spirituale vi esorto a partecipare di persona quando vi capiterà l'occasione, che sia tra alte cime o in riva al mare non importa. Sarete ripagati della levataccia in maniera infinitamente emozionante.

Ciao Sonoindue, si forse hai mescolato un po' di cose. Ma che importa?
e su quale lago te ne vai a zonzo in kayak ?

Grazie a tutti

maria grazia ha detto...

Che bello Alle, complimenti!
Che belle foto!
Pensare che se arrivavo qualche giorno prima potevo esserci anche io...,mi mangio le mani!

Benvenuto @Solindue!

alessandra ha detto...

Dimenticavo Alle, meravigliosa scelta musicale....

Alle ha detto...

Grazie MG lo so, peccato. Ma un mese fa eravamo sul ghiacciaio....
niente male davvero!

Ale, è un pezzo tra i più belli
in assoluto

maria grazia ha detto...

Vero! giusto oggi!
beh mi organizzo meglio l'anno prossimo :-)

Tonino ha detto...

Bello !
Bello !
Bello !

oriana ha detto...

Alle che atmosfera!
La magia della notte, lo stupore dell'alba!

e poi un Paolo Rossi che davvero non ti aspetti.

amanda ha detto...

ben tornata Oriana!

alessandra ha detto...

Bentornata Oriana!