29 settembre 2010

Per Idil






28 anni, un nome che significa bellezza, 5 figli in un Paese in guerra, uno in grembo, i vomiti, le nausee all'inizio saranno parsi quelli già noti della gravidanza ma presto avrai capito che c'era qualcosa di anomalo.Poi la vista inizia a calare e perfino in quel posto disperato arriva la diagnosi, che non lascia scampo.

Poi il viaggio della speranza che a nulla è valso se non a resistere, ma non per te per quell'ultimo battito di vita che c'era in te.

Ora 760 gr desiderosi di farsi donna hanno iniziato il loro cammino, un cammino infinitamente arduo, conosco la vita di una terapia intensiva neonatale, ci ho dedicato un anno della mia esistenza, alla nuova minuscola Idil auguro che ne sia valsa la pena per la Idil che c'era e per quella che ci sarà e che la vita che già così tanto le ha tolto sappia ora essere con lei generosa e non le lasci ulteriori segni, che sia valsa la pena di dividere quelle due mezze vite per compierne almeno una degna di questo nome

8 commenti:

Marilina ha detto...

Un testo che lascia senza fiato, Amanda.
Non importa se il credo è diverso.
Oggi si ricordano gli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.
Io anni fa ho scelto Gabriele come mio angelo custode.
Oggi lo regalo a Idil.

Gloria ha detto...

Un giorno le parleranno della sua mamma, di quanto le ha voluto bene, di quanto l'abbia desiderata.
e anche se non ha mai potuto vedere i suoi occhi o addormentarsi tra le sue braccia sarà bello per lei pensare a quell'amore di mamma che le riscalda il cuore nel suo faticoso cammino della vita

maria grazia ha detto...

Grazie Amnada, volevo scrivere io qualcosa su questa piccolina, mi hai preceduto ma hai fatto benissimo.
Ho sentito la notizia e mi sono commossa

oriana ha detto...

Benvenuta Idil, che la vita ti possa sorridere.

alessandra ha detto...

Benvenuta piccola Idil che cominci la tua vita un pò in salita, ma circondata da tanto amore.

Anonimo ha detto...

Chissà se, in un lontano futuro, questa creatura oggi quasi eterea, impalpabile, immateriale, saprà di aver abitato per un giorno un posto dove la vita si manifesta appieno, fra ricette, poesie, segnalazioni di libri, racconti di esperienze domenicali, e anche, talvolta, argomenti e considerazioni troppo profonde per non lasciare strascichi di emozione.
Una creatura minuscola come questa, che si fa fatica a chiamare bambina, essere umano, persona, suscita in chi ha ancora un po' di cuore una terribile voglia di donarle calore, palpiti, esistenza, amore, vita. E magari anche un pizzico di gioia.

Franz

alessandra ha detto...

Ciao Franz, è sempre un piacere leggerti!

Alle ha detto...

Trovarsi in un reparto di neonatologia mette a dura prova qualsiasi persona, ancor di più se emotivamente coinvolta. Ci sono minuscoli esseri umani legati a fili, cannule, macchine che li fanno vivere. E mentre li osservi con il cuore stretto, senti pulsare la loro forza, la loro piccola ostinata volontà di farcela. Un'essenziale, perfetta lezione di vita.

A questa piccolina auguro tutto il bene del mondo. La sua vita è iniziata in salita e non sarà del tutto semplice senza la sua mamma.
Il miracolo che fin qui l'ha segnata mi fa pensare che la sua esistenza non potrà che essere speciale.