8 novembre 2010

7 domande per me posson bastare: puntata n°1




Dunque non ve la prendete con me ma con il porcello alato, vi toccheranno una serie di 7 post, in cui dovremo rispondere a 7 domande. Si tratta di una catena di sant'antonio dei blogger e Suara ci ha coinvolti.
Partiamo da quella che lui aveva affrontato per ultima:
Il vostro primo idolo musicale
Avendo una sorella di 6 anni più grande, a 6 anni mi sono sciroppata il nastro del primo Lucio Battisti, quello di Balla Linda per intenderci, fino a quando non è letteralmente esploso e si è arrotolato come il serpente di Eva dentro al mangianastri. Nel frattempo avevo imparato a memoria tutti i testi.
E siccome a 6 anni ero ingenua per definizione, mica come i mostri della Clerici, non mi davo pace che quel somaro dell'amico di Battisti fosse andato a raccontargli di avere visto Francesca in giro con un altro quando la poveretta era lì a casa innamoratissima ad aspettare lui.
Dopo qualche anno la realtà mi colpì come una fucilata, e il povero Battisti, che poi era Mogol, mi fece una compassione unica.
Naturalmente c'erano i Beatles, a casa mia avevamo il 33 di Sergent Pepper, e poi David B0wie, e Mina dei miei.
Io ho sempre avuto la fortuna di imparare i testi delle canzoni (italiane si intende, delle altre non vi dico cosa veniva fuori) ad un solo ascolto poi cantavo e cantavo e cantavo.
Ed ora a voi

14 commenti:

alessandra ha detto...

Allora il primo 45 giri che mi sono fatta regalare è stato quello di Stevie Wonder "I just called to say I love you", per intenderci la colonna sonora del film "La signora in rosso"...adoravo la voce di Stevie Wonder e me la cantavo e ballavo tutto il giorno, ero proprio piccolina, poi ci sono stati "innamoramenti" passeggeri, che so il Ramazzotti di Un cuore con le ali, le sue prime canzoni, un pò di Baglioni con La vita è adesso..eh lo so ero molto pop all'epoca..ma poi è arrivato un idolo musicale stabile che è durato molti anni ovvero Sting, dai tempi dell'album "The dream of the blue turtles" l'ho amato moltissimo, la sua voce, la sua classe, le sue canzoni e anche lui, ho avuto il suo poster col capello lungo per anni in camera...
E non posso non citare gli U2, come ho già avuto modo di dire. "The Joshua Tree" è la voce e il suono della mia adolescenza...

Ecco io devo ammettere che , nonostante abbia un'ottima memoria per molte cose, invece non riesco a memorizzare subito le parole delle canzoni, faccio fatica al primo ascolto e me ne dispiace, i testi delle canzoni vorrei impararle al volo!

Bella l'idea del post a catena!

Gloria ha detto...

oh dunque : all'età di 8 anni volevo sposare miguel bosè. mi ricordo il giorno che mia nonna e una sua amica mi hanno portato a comprare bandido nell'unico negozietto di musica che c'era qui (ora neanche più quello). ho consumato la cassetta, giravo per casa cantando : seviglia tu paloma fui....e poi storpiavo tutto.
poi a 15 anni volevo sposare bon jovi o axl rose a seconda dei giorni. bon jovi è stato il mio grande amore musicale : new jersey mi ha accompagnato nelle disfatte adolescenziali e slippery when wet mi confortava nelle solitudini da week end di studio.
Poi mi sono stabilizzata in tutt'altra cosa e voi già lo sapete.
p.s. Oh Ale che bella la canzone di stevie Wonder, era una canzone che mia mamma adorava : le avevo fatto una cassetta con vari successi anni '80 (tutta roba orribile tipo alphaville sandy marton e ci avevo infilato anche stevie wonder) e lei ascoltava sempre stevie wonder

sergio pasquandrea ha detto...

è troppo snob se dico johann sebastian bach?
beh, io lo dico.
i miei genitori, benemeriti, verso gli 8 anni mi fecero cominciare, controvoglia, a studiare pianoforte, e io mi innamorai all'istante di un librettino con i pezzi facili di bach, per poi passare alle invenzioni a due voci, alle suite inglesi, al clavicembalo ben temperato, le invenzioni a tre voci, il concerto italiano, le variazioni goldberg e così via.
ancora oggi, se dovessi indicare un unico disco da isola deserta, direi le goldberg nell'interpretazione di glenn gould (la seconda). perché quella per me non è musica: è LA musica, intesa in senso assoluto, platonico.
se fossi credente, direi che è la voce di dio.

verso i 13-14 anni venne una breve, ma intensissima passione per debussy, complice il doppio lp dei preludi nell'esecuzione di benedetti michelangeli (che possiedo ancora, ormai completamente inascoltabile).

poi feci il contrario di quel che fanno quasi tutti: dalla classica passai alla musica leggera.
verso i 15-16 anni consumai praticamente l'intera discografia di de gregori.

e infine, verso i 17-18, arrivò bill evans, che si trascinò dietro tutto il resto del jazz, contagiandomi con una malattia dalla quale non mi sono ancora liberato.

come si sarà notato, manca il rock: che infatti considero ancora, per quel che mi riguarda, una musica del tutto priva di interesse (tranne se a farla sono i neri, ma quello è un altro discorso...).

amanda ha detto...

@Sergio: avercela un'educazione musicale così. Io ricordo uno schiaccianoci che io e mia sorella danzavamo in corridoio (l'enorme corridoio dei miei più di 15 metri di lunghezza)consunto, la quinta e la sesta e la nona di Beethoven (ma non mi chiedere che edizioni fossero.

Per quanto riguarda le variazioni Goldberg suonate (e cantate) da Glen Gould sono arrivate molto dopo, furono un mio regalo per il 3/4, che invece con la classica è sposato, prima e molto più che con me :)

oriana ha detto...

Amanda questo post è una pugnalata al cuore!Mi riporta "troppo" indietro nel tempo. I miei idoli sigh! erano Rita Pavone Bobby Solo, Gianni Morandi. Andavo davvero a prendere il latte la sera, dal lattaio sotto casa, conservo ancora la brocca che è quasi un pezzo d'antiquariato. Ho pianto con Bobby Solo e la sua Lacrima sul viso a Sanremo, almeno a me non si scioglieva il rimmel, ero piccola ed ancora non lo usavo. Però ascoltavo anche i Beatles ed i Rolling Stones, questo mi riscatta?

Alle ha detto...

Edoardo Bennato per la musica italiana e i Genesis per la straniera. Questo fu l'impatto con il mondo musicale quando iniziai a
fare le mie prime scelte. Prima di allora, in casa mia, la musica era sempre stata presente: si ascoltava soprattutto il melodico italiano ed anche i complessi che rifacevano le canzoni beat ed erano la modernità non sempre compresa con quei ritmi inusuali e quei capelli lunghi e gli abiti trasandati.
A Bennato e ai Genesis si aggiunsero pian piano De Gregori, i Pink Floyd, De Andrè, i Traffic, Dalla, Dylan, Vecchioni, Neal Young, Lolli, Joni Mitchell, Gaber, L.Zeppelin, P.Bertoli, Who, E.Finardi, D.Bowie, Fossati, B.Springsteen ecc ecc.
insomma si era aperto un mondo infinito la cui esplorazione portò altri nomi, altri generi e una miriade di belle sensazioni.
La ricerca non è ancora terminata, non potrebbe non esserci musica nella mia vita.

amanda ha detto...

Ma Oriana a 20 mesi io non mangiavo se non c'era viva la pappa col pomodoro quindi vedi che da Rita Pavone ci sono passata anch'io :)

alessandra ha detto...

Che bello leggere i vostri imprinting musicali...Alle condivido moltissimo le tue scelte.

Alle ha detto...

Sergej, un po' snob lo sei, nel senso buono del termine naturalmente. La tua educazione musicale è notevole e invidiabile, purtroppo riesco a seguirti solo
sul pianeta jazz.
Ma per favore non considerare la musica rock priva di interesse, qualcosa di buono c'è. Anche per
le tue orecchie sopraffini.

La Gaia Celiaca ha detto...

ciao!
credo di sapere da dove provieni ;-)

grazie per l'adesione, molto gradita!

Marilina ha detto...

Prima domanda: il mio primo idolo musicale?
Prima risposta: credo Massimo Ranieri, all'età di dieci anni circa.
Mi è un po' difficile ricordarmi qualcuno prima del mio totale amore adolescenziale per Miguel Bosè, ma mi pare proprio Massimo. Ranieri.
Data la mia totale assenza di orecchio musicale, forse mi lasciavo travolgere più dalle immagini che dai suoni...

amanda ha detto...

bè quando cantava l'erba di casa mia era carino davvero ranieri

Anonimo ha detto...

Uno dei miei primissimi ricordi musicali è "Torpedo blu" di Gaber, ascoltata un sabato mattina su un mangiadischi azzurro. Era la fine dei '60 (qualche era geologica fa) e avevo tre o quattro anni. "Vengo a prenderti stasera sulla mia torpedo blu l'automobile sportiva che mi da' un tono di gioventù...".

Complimenti per il blog, molto originale.
Pim

amanda ha detto...

Benvenuto Pim!