30 marzo 2011

Incipit del 30 marzo




- Caffè?

Una cameriera mi scruta da sopra la montatura degli occhiali. In mano ha un thermos argentato.

Le porgo la tazza. - Grazie.


Niccolò Ammaniti. Io e te. Einaudi


Più che l'incipit di questa volta sarebbe giusto riportare la nota iniziale dell'autore:

Il mimetismo batesiano si verifica quando una specie animale innocua sfrutta la sua somiglianza con una specie tossica o velenosa che vive nel suo stesso territorio, arrivando a imitarne colorazione e comportamenti. In questo modo, nella mente dei predatori, la specie imitatrice viene associata a quella pericolosa aumentandone le possibilità di sopravvivenza.


Questo romanzo-racconto narra di Lorenzo essere fragile ed innocuo, nel momento più fragile della vita di chiunque, l'adolescenza, e del suo tentativo di mimetizzarsi per non soccombere.

Racconta anche del suo incontro con Olivia che forse non ha mai imparato quest'arte.

Nel racconto c'è un racconto che da solo vale l'acquisto del libro.

10 commenti:

Zio Scriba ha detto...

ehm... mi limito a dissentire amichevolmente... anche se all'apparire di questa copertina volevo quasi sospenderti momentaneamente dal blog roll... :-)))
Scherzi a parte, io a questo libro, che ho trovato mediocre, pedestre e furbetto, ho dedicato una cattivissima recensione a gennaio (che non linko per non spammeggiare) con voto 2- (grazie proprio alle buone pagine sul mimetismo del ragazzino, altrimenti gli avrei dato zero).
De gustibus... :D

amanda ha detto...

certo de gustibus :)

è un racconto, non ci avrei speso i soldi, mi è stato prestato, sul bus è il formato giusto e il racconto del robottino dentro al racconto per me è strepitoso

poi c'è ammaniti nè più nè meno, anche se meno iperbolico del solito, o piace o non piace

Alle ha detto...

uh! una piccola diatriba in atto!!!
non ho letto niente di Ammanniti di cui però sento tessere molte lodi..... ora però questo pro-contro accende la mia curiosità, anche se devo ammettere, molti libri avranno precedenza di lettura.
E grazie per la segnalazione, of course !

Zio Scriba ha detto...

Probabilmente la mia eccessiva severità è dovuta anche al fatto che, oltre a non essermi per niente piaciuto, gli ho applicato il "peso specifico" della grancassa mediatica, dello sconcertante e incredibile (per me) successo di vendite, nonché della pazzesca intenzione di Bertolucci di ricavarci un film in 3D (quando ho letto la notizia, prima sono corso a guardare il calendario per vedere se c'era scritto 1 aprile, poi ho pensato che fosse il Bertolucci che giocava a tennis con Panatta e Barazzutti, invece era proprio QUEL Bertlucci...)
Fosse stato l'esordio del ragazzetto sconosciuto, magari gli avrei dato 6 meno meno, una pacca sulla spalla e un "mi raccomando, alla prossima cerca di fare un po' meglio".
Però in fondo credo sia bello e pure divertente, fra persone come noi che sono amiche e si stimano, pensarla a volte in maniera opposta. Per esempio, il racconto che definisci strepitoso a me è sembrato un vecchio rimasuglio cacciato dentro a forza, e nella rece ne ho parlato così:

"E il pezzo forte: missione del Pischello in clinica (dove una tamaresca nonna sta morendo di cancro senza disturbare troppo) per rubare sonniferi e non meglio precisate “medicine” (dopo aver pensato di risolvere la crisi con una coca o un panino – il pischellino è davvero intelligente). La nonna è terminale e da tempo non riconosce nessuno, ma (stranissimo e inaspettato colpo di scena!) naturalmente si sveglia e riconosce il nipotuzzo e gli chiede nientemeno che di raccontarle una storia!, così Ammaniti può ammannirci una bella minchiata da fondo del cassetto a base di robottini, CIA e Saddam Hussein (il tipo di storia che racconti a una nonna tamaresca che sta morendo, e che è in grado di afferrare nu poco nu cazzo), che vi risparmio."

Vabbè, perdonami... :D
Un superabbraccio!!

amanda ha detto...

@Nicola: tu non fai la recensione di un libro sul tuo blog, racconti con più parole un libricino che in tutto ha quante pagine?

:)

certo se uno è andato in libreria pensando di prendere chissà che, seguendo la propaganda mediatica, e poi si trova per le mani io e te magari si in@@@za pure

amanda ha detto...

personalmente trovo che Giardi abbia molta ma molta più creatività narrativa di Ammaniti e non mi perdo un'uscita della Varano Editore, ma la letteratura di nicchia non è per tutti

Ernest ha detto...

mi piace molto Ammaniti, uno su tutti "Ti prendo e ti porto via"
però questo non l'ho letto.
un saluto

alessandra ha detto...

Io non ho letto molto di Ammaniti, questo racconto l'ho letto e mi è piaciuto devo dire, certo non è diventato il mio libro preferito, ma è stata una bella lettura. Grazie Amanda.

oriana ha detto...

mi manca e quindi non posso interagire, adesso però urge leggerlo. Però..! queste piccole diatribe fanno tanto bene all'editoria

Marilina ha detto...

Del libro e dell'autore, come la maggior parte delle volte, non so niente.
Ma questo confronto di opinioni diverse mi piace molto, altrimenti che piattume!
Però questo non lo prendo, oggi pomeriggio compro "un" Irving.