25 maggio 2011

Drowsiness












Ed improvvisa le balenò questa domanda:" che genere di uomo ho desiderato per me stessa?"



E ripensò ai suoi amori, alle storie lunghe che ti plasmano, alle ombre che erano solo transitate come una coperta che ti scalda le gambe in una sera d'inverno sul divano, come la brezza fresca che improvvisa ti rinfresca il collo in un caldo meriggio estivo e comprese che non aveva mai desiderato uomini semplici.


Mai un uomo che ti facesse posare i piedi sui suoi e ti facesse danzare come facevano i nonni o i padri con le bambine. Mai un ballerino di tango che ti guida il passo, sicuro e sensuale, senza metterti in ombra.



Solo sentieri erti in salita con gli scarponi solidi per non scivolare, solo narcisi che si sfanno al primo riscaldarsi del sole d'aprile, solo angoli bui in cui scavare a piene mani, anche con le unghie, alla ricerca del tesoro.



E ora tutto questo le pesava sulle spalle come una corazza, ma come una corazza la proteggeva perchè poteva contare su se stessa e sulla solidità di quelle gambe che ora sapevano salire e di quelle spalle che si erano irrobustite.



Anche se questo ora la faceva sentire stanca




Chiuse gli occhi e si addormentò

13 commenti:

Marilina ha detto...

Grazie Amanda, ci conosci, eh?!?

Qualche tempo fa, alla fine di una storia di quelle da scavare con le unghie negli angoli bui, un conoscente mi disse che avevo bisogno di un paio di braccia forti e sicure dove finalmente abbandonarmi.

Ehmmm, il seguito prossimamente su questi schermi...

giardigno65 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
giardigno65 ha detto...

Faccio l'amore in terra.
Tango:
la fisarmonica, l'aia, tacco e punta,
profondamente tacco leggermente punta,
dentro
la mia rosa
I gialli della mietitura
mi colano dal labbro. L'oro
prugna.
Goccia il miele sul capezzolo. Ombelico
da cui sgorga succo d'uva.

Il mio nome ha faccia di lupa
la tana in corpo
al posto del pelo
flora.

Anna Maria Farabbi

maria grazia ha detto...

sì molto stanca...

Ernest ha detto...

tutto ci modella anche con fatica

amanda ha detto...

@Marilina: il seguito tuo o il seguito del racconto?

Marilina ha detto...

Encrambi, picciotta...

Marilina ha detto...

La "c" non è un errore, è entrambi in siciliano...

Gloria ha detto...

Ecco : un uomo che mi facesse danzare...ma non il tango...ci vuole un ballerino..come john travolta in urban cowboy.

suarakamansa ha detto...

il ballerino deve lasciare che la dama balli come meglio si possa esprimere, tenendola vicino, a contatto, tenendo il tempo e cambiando la figura ogni 4 o otto battute. mai toppo presto mai troppo tardi e al momento giusto.

giacy.nta ha detto...

Bello tutto il tuo racconto in musica e parole. Trovo il finale molto, molto vero. Baci a tutti.

amanda ha detto...

@Giacynta: sono 48 ore che provo a commentare da te ma non mi fa commentare sto dannato blogger
quindi lo faccio qui

1) Il Duca ha un occhio per colore non per motivi genetici ma per una fiondata da ragazzino, l'occhio scuro è guercio
2) ricordati di Afrodita di I. Allende per parlare di libri e cucina

alessandra ha detto...

Anch'io mi sono identificato,molto ...grazie Amanda