24 giugno 2011

A COMPRAR LA CITTA' DI STOCCOLMA


Al mercato di Ovada capitano certi ometti che vendono di tutto, e più bravi di loro a vendere non si sa dove andarli a trovare. Un venerdì capitò un ometto che vendeva strane cose: il Monte Bianco, l'Oceano Indiano, i mari della Luna, e aveva una magnifica parlantina, e dopo un'ora gli era rimasta solo la città di Stoccolma.


La comprò un barbiere, in cambio di un taglio di capelli con frizione. Il barbiere inchiodò tra due specchi il certificato che diceva: "Proprietario della città di Stoccolma", e lo mostrava orgoglioso ai clienti, rispondendo a tutte le loro domande.

"E' una città della Svezia, anzi è la capitale".

"Ha quasi un milione di abitanti, e naturalmente sono tutti miei".

"C'è anche il mare, si capisce, ma non so chi sia il proprietario".


Il barbiere, un poco alla volta, mise da parte i soldi, e l'anno scorso andò in Svezia a visitare la sua proprietà. La città di Stoccolma gli parve meravigliosa, e gli svedesi gentilissimi. Loro non capivano una parola di quello che diceva lui, e lui non capiva mezza parola di quello che gli rispondevano.

"Sono il padrone della città, lo sapete o no? Ve l'hanno fatto, il comunicato?"

Gli svedesi sorridevano e dicevano di sì, perché non capivano ma erano gentili, e il barbiere si fregava le mani tutto contento:

"Una città simile per un taglio di capelli e una frizione! L'ho proprio pagata a buon mercato".


E invece si sbagliava e l'aveva pagata troppo. Perché ogni bambino che viene in questo mondo, il mondo intero è tutto suo, e non deve pagarlo neanche un soldo. Deve soltanto rimboccarsi le maniche, allungare le mani e prenderselo. (Gianni Rodari)


Dedicato a GLORIA, ai bizzarri personaggi che popolano le sue giornate e alla sua irrefrenabile, incontenibile ed elettrizzante voglia di POSTAAAREEEEEEEE !


e dedicato anche a chi crede ancora in un mondo migliore e si ricorda ogni giorno di rispettarlo.








5 commenti:

Marilina ha detto...

Ohhhhh Alle, all'inizio credevo l'avessi scritta tu!!

Mi piace molto Gianni Rodari, i suoi testi oltre ad essere dolcissimi li trovo anche musicali.

Storia della gabbianella etc etc potrebbe averla scritta lui.

Anche il disegno è splendido, viene voglia di chiudere gli occhi e buttarcisi dentro!!

Grazie per questa fiaba del venerdì, ne ho infinito bisogno dato che qui in ufficio non solo non credono in un mondo migliore ma fanno di tutto per peggiorare quello che abbiamo!!

Gloria ha detto...

quasi quasi mi viene in mente di mettere in vendita il mio paesino con annessi e connessi : 11000 anime sparse in mezzo a due fiumi circondati da colline. gente strana metà ligure metà piemontese, simpatici dall'anima semplice. con il ricavato ci pago la prima rata per l'acquisto di nashville...poi per il saldo non so come farò ma un'idea mi verrà. magari potrei iniziare a postare per lavoro.....

amanda ha detto...

2 commenti: uno devo allontanarmi più spesso fa bene a me e fa bene al blog :)

due grazie Alle per aver ricordato a Gloria il suo irrefrenabile desidetio di postare

oriana ha detto...

dopo tre giorni di isolamento, stamani miracolosamente la linea è tornata.

@ Alle.... che tenera follia!

alessandra ha detto...

Me l'ero perso perchè venerdì è stata una giornataccia al lavoro...Alle mi hai commossa :-)