29 giugno 2011

MINIERA












Corri nell'ansietà, nella luce del nascere
la tua visione, l'ascolto del mondo,
in profondità, in discesa ardita
là dove la china è più scoscesa, prossima
al salto, al dirupo:
sii l'aquila, dal becco occhiuto, la forza vigilante
sii l'etere, la leggerezza d'essere, implume, l'infanzia
il gioco tenero del tuo bambino, sii l'acqua
che spazza il porto salata, e l'aria che respiri, quando
l'onda
è passata, sii ad ogni istante vera, più della pietra
dura col tempo, sii scura miniera agli altrui sogni
sii oltre la caduta, là dove più esile è la luce
e ancora tenti.

Vivian Lamarque

5 commenti:

giacy.nta ha detto...

dove l'hai scovata quella deliziosa foto?

amanda ha detto...

in giro per la rete naturalmente alla voce leggerezza ;)

alessandra ha detto...

E deliziosa anche la poesia, grazie Amanda :-)

Marilina ha detto...

Bellissima poesia e bellissima immagine, Amanda, grazie.

Vorrei rigare le auto di alcune persone di mia conoscenza con queste parole...

Ernest ha detto...

molto molto bella