Aldilà

Aldilà del suono delle chitarre, del basso e delle voci, aldilà, la piccola donna seguiva la melodia del violino, quel violino sembrava suonare solo per lei.

Suonava aldilà dell'atlantico, in un altro mondo. E lei ci andava, aldilà, ogni anno, poi tornava e fissava le lancette del suo orologio un anno in là, in attesa di poterci tornare.
La piccola donna era una esperta a guardare aldilà, lei usava il telescopio, guardava aldilà delle luci della città ed aldilà delle ombre della notte e cercava gli astri ed i pianeti.

La piccola donna provava a guardare aldilà delle mosse di un avversario sulla scacchiera,soprattutto quando l'avversario era uno stronzo asettico computer.

E guardava aldilà degli occhi tristi di un cane chiuso in un canile.

Aveva provato a guardare a lungo, per anni, anche aldilà dell'idiozia di un uomo troppo sordo e cieco perchè imparasse a guardare aldilà di se stesso, e quello che ci aveva visto non le era piaciuto più e lo aveva lasciato andare.

La piccola donna sapeva guardare aldilà del monotono tran tran di una piccola cittadina di provincia e raccontate da lei le storie di tutti i giorni parevano fantastiche avventure del e nel quotidiano.

Ma c'era un posto aldilà del quale non sapeva e non voleva guardare:dentro se stessa.

Ci avrebbe trovato tesori spendibili nel mondo che lei custodiva per i pochi eletti che come lei avevano imparato a guardare aldilà, li custodiva troppo gelosamente, con un pizzico di egoismo, con assoluta inconsapevolezza.

Buon compleanno piccola donna, buon compleanno Gloria!