27 luglio 2011

Just a perfect evening



Una settimana fa ho avuto il grande piacere di vedere Lou Reed in concerto a Pescara, devo confessare che è uno di quegli artisti che ho sempre apprezzato, ma non ho mai approfondito, conosco le canzoni più note di Lou e dei Velvet Underground, storico gruppo in cui militava ormai tanti anni orsono. Ed è stata una grande conferma e al tempo stesso una grande scoperta: i suoi pezzi creano una magnifica atmosfera, variegati nelle musiche e nei ritmi.

Ma la vera magia la crea la sua voce, carismatica, intensa, evocatrice di tante cose e ricordi, devo dire che a differenza di altri vecchi del rock che purtroppo l'hanno un pò persa col passare degli anni, Lou Reed ha mantenuto intatto l'incantesimo di quella voce che ti strega....

Dei suoi cavalli di battaglia ne ha cantati tanti, dalla dolcissima Sunday morning, a Sweet Jane a Femme Fatale che ti trasportano subito nell'atmosfera di una New York creativa degli anni che furono; certo non ha cantato due canzoni che io, mai sorella e molti dei presenti aspettavamo con ansia, l'imprescindibile Take a walk on the wild side e la meravigliosa Perfect day, una carezza per il cuore....

E' stato bello rivedere un Lou Reed in forma, intendiamoci fisicamente purtroppo ha qualche problema di mobilità. gli assistenti di palco gli dovevano mettere al collo la chitarra, però quando suona e canta sembra un ragazzino, accompagnato poi da una band di musicisti bravissimi e talentuosi. Anche lui ha avuto come molti artisti una vita tormentata, fatta di tante vicissitudini e di abuso di droghe, ma lui il tunnel cupo l'ha attraversato ed è riuscito miracolosamente ad uscirne....

Ed è stato altrettanto bello per me vedere l'anfiteatro pieno di gente entusiasta come mai mi era capitato dalle mie parti, devo dire che c'erano tante persone venuta da diverse parti d'Italia per assistere al concerto di questo vecchio leone che ancora ruggisce ...

Chiudo il mio post con la canzone con cui Lou ci ha salutati, una versione acustica ed emozionante di Pale blue eyes, lasciandoci commossi e con la pelle d'oca....


3 commenti:

amanda ha detto...

già c'è chi è sopravvissuto ai 27 ai 37....nonostante tutto e per nostra fortuna

oriana ha detto...

non amiamo la stessa musica, ma del resto ci divide una generazione,ma il tuo entusiasmo è contagioso

Alle ha detto...

Mi fa specie pensare a Lou Reed con problemi di mobilità.
Questo fa apprezzare ancora di più il fatto che stia ancora su un palco a cantare come se il tempo non fosse mai passato. E' un pezzo di storia della musica rock, le canzoni che hai citato arriveranno alle generazioni future e saranno sempre come appena scritte.
Brava Ale, non farti mancare mai l'entusiasmo che la musica dal vivo sa dare. Mi sa che Pescara ha messo su un bel "giro di do".