14 luglio 2011

Mare nero



Una notte chiara, mentre gli altri dormivano, ho salito
le scale fino al tetto della casa e sotto un cielo
fitto di stelle ho scrutato il mare, la sua distesa,
il moto delle sue creste spazzate dal vento, divenire
come pezzi di trina gettati in aria. Sono rimasto nella lunga
notte piena di sussurri, aspettando qualcosa, un segno, l'avvicinarsi
di una luce lontana, e ho immaginato che tu venivi vicino,
le onde scure dei tuoi capelli mescolarsi col mare,
e l'oscurità è divenuta desiderio, e desiderio la luce che approssimava.
La vicinanza, il calore momentaneo di te mentre rimanevo
su quell'altezza solitaria guardando il lento gonfiarsi del mare
rompersi sulla riva e in breve mutare in vetro e scomparire...
Perché ho creduto che saresti venuta uscita dal nulla? Perché con tutto
quello che il mondo offre saresti venuta solo perché io ero qui?


Mark Strand

9 commenti:

antonio lillo ha detto...

per amore e solo per amore, come disse credo il buon vecchioni...

amanda ha detto...

che devo fare Lillo giro e rigiro tra i versi dei poeti ed alla fine sempre lì casco, sono fatta male, ma ormai la garanzia è andata tocca tenermi così fino alla rottamazione :)

Marilina ha detto...

E' triste Amanda, a partire dal titolooo!!!

Ernest ha detto...

già... :(

amanda ha detto...

oggi va così

oriana ha detto...

mare nero, mare nero, mare ne
tu eri chiaro e trasparente come me....

su dai Amanda cantiamo...!

Alle ha detto...

Sì è malinconica, ma chi non ha mai provato un senso di mancanza simile almeno una volta?
Sarà ma questa poesia m'incanta, vuoi perchè le sue parole sanno trasformare le immagini in sentimento e viceversa, vuoi perchè una casa dal cui tetto puoi scrutare il mare mi fa sognare....

Ciao Lill, sommo poeta !

Mafaldanellarete ha detto...

eh...dimmelo tu amanda. Perchè mai avrebbe dovuto?
p.s.a fagiolo direi

alessandra ha detto...

Adoro il mare..bella, malinconica, ma bella...