1 settembre 2011

MOSTRA DI PAROLE


Negli ultimi mesi, come alcune di voi sanno, ho frequentato spesso l’ambiente ospedaliero poiché la mia salute ha subito qualche piccola scossetta, per fortuna assestata. L’ospedale principale della mia città è una struttura che in pochi anni ha raddoppiato la sua dimensione e ancora oggi è in continua espansione.

La prima cosa che si nota, seguendo uno dei vari percorsi colorati che portano ai reparti e agli ambulatori, sono le pareti dei corridoi abbellite da splendidi e interessanti pannelli che ritraggono paesaggi, ambienti e volti di ogni parte del mondo. Sono fotografie spesso realizzate da non professionisti che ne hanno fatto dono all’ ospedale. Forse inusuale da vedere sui muri di un ospedale, ma in quei pochi minuti che impieghi a percorrere il tuo tragitto riesci ad evadere brevemente con la mente e a pensare ad altro.

Nella piccola saletta d’attesa, che tante volte mi ha accolta al mattino presto, sulla parete non ha trovato posto una foto, ma un pannello intitolato “Mostra di Parole” che riporta questa frase:

“Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce; lo si sa in mille cose” (Blaise Pascal).

Questo pensiero mi ha fatto molta compagnia nelle mie numerose attese. Ecco se ascoltavo il mio cuore sentivo che sarebbe andato tutto bene e, soprattutto all’inizio, è stato fondamentale ascoltare le ragioni del mio cuore. Poi, mossa da una certa curiosità verso questa “mostra di parole” che non ricordavo fosse stata allestita da nessuna parte, mi sono informata e ho scoperto che qualche anno fa alcuni giovani volontari del servizio civile sono stati coinvolti nel progetto ‘La biblioteca per i pazienti’ al quale hanno partecipato con un programma da loro ideato dal titolo “Cure leggere … lèggere cura” . Questo loro impegno ha portato alla realizzazione di oltre cento pannelli riportanti ciascuno una frase di un personaggio illustre appartenuto a discipline quali scienza, filosofia, letteratura, musica. E alla fine queste frasi sono finite sulle pareti dell’ospedale in una sorta di mostra permanente volta a rendere meno faticosa l’attesa e a permettere di continuare a godere dei propri pensieri e dei propri desideri anche in un luogo spesso di difficile accettazione.

Vorrei citarvene alcune, che più mi hanno colpita, e poi invitarvi ad aggiungere a questa insolita collezione una frase che vi sentite cucita addosso, che vi ha aiutato in un momento cruciale, che vi dà gioia, che vi porta fortuna o che vi piace e basta. Non deve essere necessariamente di un personaggio celebre. Pensate che potrà essere di aiuto a qualcuno.

Interrogato su che cosa sia un amico, disse: “Un’ anima sola che vive in due corpi” (Aristotele, cit. in Diogene Laerzio)

Si cresce davvero la prima volta che si ride di sé stessi (Ethel Barrymore)

Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati. (Bertolt Brecht)

Un uomo percorre il mondo intero in cerca di ciò che gli serve e torna a casa per trovarlo (George Moore)

Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi. (Antoine De Saint-Exupery)

Nessun vascello c’è che come un libro possa portarci in contrade lontane (Emily Dickinson)



11 commenti:

Tonino ha detto...

'' Riponi in un posto sicuro i ricordi ed attendi, fiducioso, l'alba di un nuovo giorno''.
TonDel '10

Marilina ha detto...

Chi fa ciò che ama è come un re. Il miracolo della vita è che sei tu l’artista, tu il pittore, tu puoi ridisegnare questo ritratto segreto farne il capolavoro che vuoi.
M. Fisher

oriana ha detto...

il commento di Marilina mi ha ricordato una frase di Papa Wojtyla, che ho dedicato a mia figlia qualche tempo fa in un momento di crisi "Prendi in mano la tua vita e fanne un capolavoro"

oriana ha detto...

la frase di Pascal racchiude il senso della vita.
Anch'io amo Emily Dickinson.
"La speranza è qualcosa con le ali, che dimora nell'anima e canta la melodia senza parole, e non si ferma mai."
Che volete farci sono un' inguaribile ottimista!

alessandra ha detto...

Io ho tante frasi appuntate su un taccuino negli anni, ognuna di loro mi ha dato forza in un momento particolare, davvero le parole spesso sono capaci di infonderti fiducia specie quando l'esterno non lo fa...la forza delle parole..
Ogni mio periodo è accompagnato dalle frasi del momento. In questi ultimi giorni mi riscaldano il cuore e la mente queste tre frasi:

"D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda."
(Italo Calvino "Le città invisibili")

"La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti."
(Albert Einstein)

"Io sono io e la mia circostanza, e se non la salvo, non salvo neanche me stesso."
(Josè Ortega y Gasset)

Marilina ha detto...

Complimenti, questa mostra di parole presenta frasi molto originali (nessuna letta nei Baci Perugina :)))))).

Volevo ringraziare Alle per il post e per avermi fatto sapere che un ospedale a misura di sofferenza può esistere.

maria grazia ha detto...

Un ospedale a misura d'uomo ....il Direttore che ha pensato di fare diventare l'ambiente meno oppressivo , deve essere premiato e spero lo sia stato,le strutture sanitarie sono tutte così fredde, impersonali, una così invece non ti fa sentire che sei in quel luogo non per divertirti, e tutto ti pare un po' piu' leggero.
La frase che mi piace è : "Se non siamo capaci d'amare, cerchiamo almeno, di nuocere il meno possibile". (M Gandhi)

Marilina ha detto...

Stavo pensando all'attesa in ospedale distratta da foto e frasi, all'avere in ufficio un capo illuminato che ti rende il lavoro meno duro, ad un gruppo di persone che sanno accogliere chi è meno fortunato.

E pensavo che la differenza forse è fatta dal camminare per tre giorni nelle scarpe dell'altro.

Anche questa (enunciata nel modo corretto) era una frase, forse degli indiani d'America.

Oppure, mi viene ora in mente l'insegnamento di Gesù, non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te stesso.

alessandra ha detto...

Infatti quello che descrivi cara Alle è davvero un ospedale illuminato, si dovrebbe rendere davvero più umani i nostri posti di lavoro in cui trascorriamo ahimè la maggior parte delle nostre vite, gli ospedali, gli uffici...farebbe bene alla salute psicologica e fisca di questo paese...
Io lo dico sempre che l'Emilia Romagna è avanti, la tua città poi cara Alle è anche all'avanguardia in materia di scuole ed asili.

Alle ha detto...

Dipende sempre dai punti di vista poichè qualcuno che storce il naso non manca mai e ritiene che sia uno spreco abbellire le pareti di un'ospedale. L'intento è lodevole e utile nel momento in cui quei quadri ti fanno pensare al mondo fuori dalle mura ospedaliere, al mondo nei suoi aspetti più belli e
poetici. Oltre a essere un puro momento di evasione, credo possa anche dare più forza e coraggio a mettercela tutta. Inoltre queste iniziative sono quasi sempre rese possibili dal lavoro di volontari e
dall'impiego di donazioni. Qualcuno che mette la mano al cuore e al portafoglio c'è sempre, anche in questi tempi così duri.

In quanto agli asili, qui nacque molti anni fa il metodo pedagogico
che è stato diffuso ormai in tutto il mondo. Ancora oggi Reggio è sede, grazie al centro internazionale L.Malaguzzi, di incontri per scambi di studi e ricerche con delegazioni ed esperti di ogni parte del mondo.
Gli asili sono una favola e i bambini sono stimolati nell'apprendimento in modo costruttivo e creativo. Un vero spettacolo che però rischia di essere ridimensionato in maniera pesante. Non ci sono più soldi per permettere alla maggioranza delle famiglie di pagare una retta umana. Quindi molti asili dovranno o aumentare le rette in modo sostanzioso oppure....chiudere.
C'è qualcuno a cui possiamo inviare i sentiti ringraziamenti ?

Leggere la vostra Mostra di parole è stato bello, divertente e commovente. C'è un bel filo conduttore che parla di amore per la vita, di speranza, di generosità. E' vero le parole possono avere una forza immensa, le parole ci permettono di comunicare in modo diretto, profondo e approfondito. Questo blog è un esempio lampante e positivo e costruttivo.
Benchè ne dicano i "detrattori", nel caso ce ne fossero.

amanda ha detto...

maremma è da ieri sera, quando ho letto il post che ci penso, me ne venisse una di frase, niente le uniche due che mi ronzano in testa non so neanche chi le ha scritte.

Una : "il mondo sarà pure una valle di lacrime, ma io ci piango tanto bene" che avevo fatta mia in adolescenza sentendola in TV.

L'altra: di una pubblicità di valigie che diceva "l'amore è sicuramente il viaggio più bello"

Vi pare normale? Una legge da una vita e cosa tira fuori?