21 settembre 2011

Puzzle










Ed in quella promessa d'estate, odorosa di tiglio, la donna - dopo troppe notti passate a cercare di non smarrire nemmeno uno dei pezzi del puzzle in cui si era trasformata la sua vita, dopo che un colpo di mano aveva scombinato il gioco, di cui non si riconosceva più il disegno ed in cui non combaciava più un solo incastro- scese dal treno.


Mentre era in viaggio, con gli occhi gonfi per le troppe lacrime ormai seccate, a quella fermata, nella piccola stazione a due passi dal mare, aveva sentito il suono di una banda, i profumi della festa.


Aveva preso il suo piccolo bagaglio ed era scesa.


Aveva ritrovato lo stupore di bambina con le mani appiccicose di zucchero filato.


Aveva lasciato che il suo corpo indolenzito dalle troppe notti insonni e fiaccato dal dolore si lasciasse cullare dal ritmo della musica.


Si era gettata tra le onde ancora fredde del mare.


Aveva assaporato i cibi della festa come non faceva più da tempo.


Poi nella folla aveva incrociato due occhi chiarissimi che le avevano sorriso.


E avevano iniziato a parlare ed a raccontarsi per un giorno, una notte ed ancora un giorno.


Poi in quegli occhi chiari si era specchiata e si era rivista finalmente donna.


E aveva permesso al suo corpo di riscoprire il piacere.


Al mattino era salita sul treno e mentre salutava quegli occhi chiari dal finestrino, nella sua tasca aveva trovato un pezzo di puzzle e tastandone i bordi aveva capito perfettamente dove andava collocato

10 commenti:

oriana ha detto...

ho sognato e mi sono persa in quegli occhi chiari......

amanda ha detto...

romanticona!

Ernest ha detto...

perso...

amanda ha detto...

dove Ernest se mi lasci qualche indizio provo a cercarti :)

Marilina ha detto...

Bravissima Amanda!
Mi piace molto.

Capita a volte che il nostro pasol (ih ih) non ci convinca, non ci faccia tirare un respiro di sollievo come quando lo finisci un puzzle.
E poi ti accorgi che hai invertito quel paio di tesserine, nella fretta di chiuderlo.

Nel mio sogno di stanotte non mi sono persa in occhi chiari, ma annusando capelli biondi.
Mannaggia alla sveglia!

claudia ha detto...

Caspita sono senza parole!
Grande Amanda

amanda ha detto...

ciao Claudia tropppppppo buona

alessandra ha detto...

Bellissimo post cara Amanda...mi sono commossa e immedesimata...

xpeperoncinox ha detto...

....caspiterina...quel profumo di tiglio, quella musica che vibra nell'aria, quel puzzle esistenziale, quegli occhi occhi azzurri che ti rovistano come un caterpillar, quei corpi frementi che riassaporano sensazioni adolescenziali...roba forte che resta impressa nel profondo e a fior di pelle...un bacio bello :-)

suarakamansa ha detto...

brava Manza, continua la serie di storie a lieto fine.