10 ottobre 2011

Ad Alba e Giuseppe









Era l'alba della sua stagione di donna quando Alba (Alba con la A come Amanda come Antonio come tutte le A del mio ramo paterno) incontrò Giuseppe.



14 anni lei, 16 anni lui.



Lei longilinea, i capelli ramati i lineamenti delicati, lui mani grandi e un naso rotto in più punti.



E si crebbero addosso e si vissero addosso.



Lui ipercritico e brontolone, lei apparentemente accondiscendente, ma capace di risposte taglienti.



Lei l'ha chiamato per una vita intera per cognome, come a scuola, dove si erano conosciuti.



E si sposarono, e diventarono genitori di un'unica adorata figlia, poi nonni di un'unica adorata nipote.



Lei amava dipingere e lui dietro di lei diceva "ci metterei un po' più di blu qui e meno verde lì", lei si girava, lo fulminava con lo sguardo, lui si allontanava ma poi non resisteva e tornava, allora lei posava il pennello.



Un'intera lunga esistenza così.



Poi il male, quello che ti si mangia nel tempo, che a quell'età è lento ma inesorabile, corrode la ferma bellezza di Alba che aveva resistito agli anni, la divora e la annienta, neanche un anno fa.



E Giuseppe, che l'ha assistita fino all'ultima ora dell'ultimo giorno, ha deciso che nè l'adorata figlia, nè l'adorata nipote erano ragione sufficiente per rimanere a brontolare oltre e tre giorni fa ci ha salutati.



Ad Alba, nel posto in cui si trova ora sono stati concessi solo pochi mesi di pittura indisturbata, ma sono sicura che le mancava la voce del suo critico preferito.






Ad Alba e Giuseppe nel giorno in cui salutiamo mio zio quaggiù per l'ultima volta

6 commenti:

Ernest ha detto...

un abbraccio grande!

Alle ha detto...

Non è facile commentare, una storia bella che anche nella sua conclusione terrena ha una grande dolcezza che mitiga la malinconia dei ricordi.
Buon vento a queste anime splendide e tanto affetto a te e alla tua famiglia.

alessandra ha detto...

Un abbraccio stretto Amanda a te e alla tua famiglia...l'amore è davvero il motore di tutto.

oriana ha detto...

che ritratto tenero e affettuoso. Quando si ha una grande famiglia certi dolori sono inevitabili, ma più sopportabili perchè condivisi.
Un bacio ...

maria grazia ha detto...

Che bella storia Amanda, un'altra bella storia della tua bella famiglia.
Una storia di amore durato una vita intera e anzi oltre la morte.
un abbraccio forte

giacy.nta ha detto...

Ciao Amanda, un bacio.