20 ottobre 2011

Uno sguardo "sul" ponte












"La grandezza dell'uomo è essere un ponte e non uno scopo: nell'uomo si può amare che esso sia una transizione e non un tramonto"
F. Nietzshe
Nel 1905 quattro studenti di architettura dell'Università di Dresda, F. Bleyl, E. Heckel, E.L. Kirchner,K. Schmidt-Rottluff formano la comunità artistica "Die Brücke" il Ponte, il cuore dell'espressionismo tedesco. Dal 1906 Pechstein e Otto Muller entrarono a far parte gruppo.


"Confidando nel progresso, in una generazione capace di creare ma anche di godere, convochiamo tutta la gioventù, che in quanto gioventù è portatrice del futuro, rivendichiamo di fronte alle vecchie forze costituite la libertà di agire e di vivere. E' con noi chiunque direttamente o genuinamente sappia esprimere quell'impulso che lo spinge a creare"
Kirchner dal programma del Ponte



Nel primo periodo gli influssi di Van Gogh e Gaugin sono chiari , ad esempio ne "al mare costa scoscesa"di Schmidt Rottluff




Nel 1906 dopo aver visto le opere di Emil Nolde il gruppo decide di invitarlo a fare parte del gruppo


"Ebbene, egregio Sig. Nolde, pensi come e ciò che vuole, con la presente le abbiamo voluto pagare il dazio per le sue tempeste di colori

K. Schmidt Rottluff


Dopo un anno Nolde si trasferisce a Berlino inizia ad essere influenzato dalla vita dei locali berlinesi e dalla scultura africana e lascia il movimento.




Marcella o la languida fumatrice di pipa nuda distesa davanti allo specchio del 1910 di Kirchner mostrano l'evoluzione del gruppo, l'utilizzo dei colori primari, l'essenzialità del tratto, l'approdo alla bidimensionalità.




Nel 1913 a causa di divergenze interne al movimento "Il Ponte" si scioglie iniziano gli influssi degli altri movimenti dell'epoca sui singoli artisti come in questa "suonatrice di liuto" di Heckel.
"Gli artisti del nuovo movimento non vedevano. Contemplavano. Non fotografavano. Avevano visioni. Era necessario creare una nuova immagine del mondo. E così tutto lo spazio dell'artista dell'espressionismo diventa visione"






Edschmidt 1917








L'esperienza della guerra segna profondamente la produzione di Schmidt Rottluff come nella "donna che si pettina" del 1918.
Le due bagnanti di Mueller del 1921 chiudono la mostra

10 commenti:

giardigno65 ha detto...

villa manin, che posto ! Peccato mi ricordi la naja !!!

amanda ha detto...

@Giardi: allora vai a vederti Piazzola sul Brenta stessa tipologia di Villa Veneta ma senza ricordi della naja

Ernest ha detto...

arte... meraviglia...

alessandra ha detto...

Mi piacciono tantissimo le tue lezioni di arte!!!

Alle ha detto...

Penso alle correnti artistiche contemporanee e a quanto siano
spesso meno coinvolgenti rispetto
a quelle del passato. Forse perchè
anche l'arte è diventata commercio e speculazione e le opere non sempre sono frutto delle gioie e delle tribolazioni dell'animo.

Interessante mostra, illustrata in modo chiaro ed originale. Grazie!

amanda ha detto...

la realtà è che volevo mettere più immagini, di alcune in particolare non ho trovato però traccia in rete :S

oriana ha detto...

ecco ora mi metto comoda per seguire, la lezione d'arte. Dopo sarò più ricca.

oriana ha detto...

domenica ho in programma di vedere una mostra sui macchiaioli in Versilia, mi pare di ricordare che tu non li ami molto, ma per me sono più "comprensibili"

amanda ha detto...

Ma non è che non amo i macchiaioli in generale, non mi piaccioni i grandi quadri storici di quel periodo che non trovo affini al mio sentire

Marilina ha detto...

Grazie Amanda, cercherò di non perdermi questa mostra, anche perchè avrei voglia di ritornare a visitare Villa Manin (Giardi se vuoi ci andiamo assieme!).
:-))))

Con questo tuo commento così preciso e diretto, mi fai pensare a quanto fosse viva e proiettata nel futuro la terra di Germania (che a pelle non amo molto) nei primi del '900.
Con gli espressionisti, con filosofi come Nietzche (che bellissime parole quelle di apertura), con la corrente delle Bauhaus (incredibili).

E poi penso ai nostri primi anni di questo secolo. La pancia troppo piena c'ha annebbiato cuore e cervello.