18 febbraio 2012

mare e terra


Calabria .. questa sconosciuta. Eh si... è una regione, quasi misteriosa,  pochi sanno che attrattive abbia, che città ci siano, che monumenti, che mari la lambiscano.
Io ho fatto il viaggio dei ricordi, ero andata in vacanza in Calabria, a 21 anni, in un campeggio a Capo Vaticano, e poi non avevo avuto piu' occasione di tornarci.
Ho comprato una bella guida, e ho iniziato a studiare i possibili percorsi, ho visitato un po' di siti di bed and breakfast, ho iniziato lo studio ad agosto e alla fine di ottobre sono partita con una compagna di viaggio.
Arrivate a Lamezia, noleggiamo l'auto e via verso splendide e magnifiche avventure.
Prima tappa  Tropea, di Tropea ricordavo un bel balcone che si affacciava su una spiaggia e un monastero/santuario diroccato. Il corso che porta al balcone ora è pedonale quasi in tutta la sua lunghezza, arriva al balcone e meraviglia! il santuario è stato restaurato di fresco! Tropea ha un bel centro, con palazzi dell'ottocento, che stanno restaurando, l'ho trovata piu' bella di quello che ricordavo, il mare è sempre una meraviglia.
Da Tropea, capoluogo della zona di Capo Vaticano, abbiamo costeggiato tutto il Capo , abbiamo cercato il campeggio in cui avevo soggiornato nel 1977 e l'ho trovato! non credevo ai miei occhi, ho fatto le fotografie per dimostrare alle mie amiche che tutto era rimasto come lo avevamo lasciato! 
Abbiamo proseguito e fatto una puntatina a Grotticelle a rivedere la magnifica spiaggia (vedi foto)  , siamo passate da Rosarno, puntando verso l'interno, sulla strada abbiamo fatto una deviazione per visitare Motta Filocastro, che è una località appollaiata su un pianoro di un monte, in cui non abbiamo trovato nessuno per la strada, il deserto, pero' all'esterno delle case c'erano le scarpe (vedi foto).
Da Motta ci siamo dirette verso lo Jonio, attraversando la parte alta dell'Aspromonte, che ha una varieta' inimmaginabile  di vegetazione, felci, faggi, querce, abeti.
Sullo Jonio arrivate a Roccella, ci siamo dirette verso nord, abbiamo visitato Serra San Bruno, in particolare il complesso della Certosa di clausura dei monaci (vedi foto ), devo dire che attraversare le Serre, complesso montagnoso della calabria centrale, è stato un problema, le nuvole erano bassissime, ci siamo trovate nella nebbia in qualche tratto, senza la possibilità di vedere neppure la riga di mezzaria, ma all'arrivo a Serra S. Bruno, attraversare un bosco di abeti mi ha fatto uno strano effetto, mi pareva di essere in alto adige, e il silenzio all'esterno del monastero pareva irreale.
Da Serra S. Bruno siamo ridiscese a Stilo, che avrete sicuramente sentito nominare, per la famosa Cattolica, chiesa costruita probabilmente intorno al secolo X, ricca di affreschi, in qualche punto sovrapposti, piccolissima, veramente minuscola (vedi foto).
Da Stilo ci siamo diretta a Sud percorrendo una strada statale che parte da dove non so, forse da Taranto....e arriva a Reggio, siamo passate davanti ad un faro, a Monasterace, e per la strada ne abbiamo trovato un altro, a Capo Spartivento, non mi era mai capitato di vederne uno così da vicino, è una bella esperienza.
Volevo vedere l'area archeologica a Locri, che è molto vasta, ma naturalmente era chiusa, e allora ci siamo consolate visitando Gerace, arroccata su una rupe, da lì si puo' ammirare un magnifico panorama, il Duomo normanno è spoglio, quasi triste direi.(vedi foto)




Da Gerace ridiscendiamo sulla costa, cercando il famoso bergamotto,siamo arrivate a Brancaleone, sito principale della produzione del bergamotto dove è praticamente sconosciuto... troviamo un negozio che tratta e commercia le essenze a Bova e solo per merito della padrona del bed and breakfast che alla sera ci ospiterà a Condofuri.
A Bova ho notato una cosa curiosa, parlano il greco, e percio' le targhe con i nomi delle strade sono scritte in italiano e in greco.

A Condofuri arriviamo al tramonto costeggiando una fiumara, la fiumara Amendolea.
Le fiumare sono una scoperta, mi ricordano tanto i torrenti del friuli, i torrenti carsici, le fiumare sono corsi d'acqua praticamente asciutti, pieni di ghiaia e ciottoli, che si riempiono d'acqua nella stagione del piogge, la fiumara Amendolea 
come potete notare era asciutta.
Dopo una notte a Condofuri, in un bed and breakfast, trovato di corsa e che pareva piu' ostello della gioventu' che un bed and breakfast e che non consiglierei neppure al mio peggior nemico, ci dirigiamo verso Reggio.
Facciamo tappa a Pentedattilo,  ridende località appoggiata alla roccia da cui si ammira il mare e la sicilia
mimetizzato con la roccia come potete notare, ho capito che l'accesso al centro abitato è consentito praticamente solo a piedi o con una macchina piccolissima messa a disposizione di turisti da parte di un albergo.
Lasciamo Pentedattilo per salire in Aspromonte, se mai vi capiterà di farci un giro preparatevi e rimanere isolati dal mondo civile, i cellulari non avuto campo per nulla per circa 20 km, pero' abbiamo notato che ad ogni nostra sosta per fare fotografie venivamo controllate dalle auto che ci superavano, parevano pensare avessimo problemi, poi quando capi vano che stavano solo facendo fotografie si allontanavano .
In Aspromonte c'è una vegetazione alpina, abeti altissimi in grande quantità, ma anche faggi, felci, insomma molto varia, siamo arrivate sino Gambarie, centro montano, in cui si scia... non ci crederete ma a 1.300m. praticamente a mezz'ora da Reggio si scia, e qui è stato ferito Garibaldi nel  1862 e un cippo ricorda l'evento.
Per arrivare a Reggio passiamo da Bagnara e poi da Scilla, che ha una spiaggia molto larga che si allunga  ai piedi del castello, costruito proprio sulla punta del promontorio.
A Reggio speravo di vedere i bronzi, sapevo che il Museo Archelogico è chiuso per restauri da due anni e i bronzi sono stati trasferiti al Consiglio Regionale della Calabria, ma vederli stesi non è certo quello che potevo immaginare.Ebbene sì, sono stesi, appoggiati a un supporto che li sostiene nella posizione supina , ma la loro prestanza così non si vede proprio, una delusione...sono in una stanza, separati dal pubblico e si possono ammirare solo attraverso un vetro, peccato!
A Reggio abbiamo fatto  una passeggiata sul lungo mare, il chilometro di lungomare piu' bello d'Italia come lo ha definito D'Annunzio e aveva ragione, la Sicilia è di fronte e pare vicinissima, ma la cosa strana è stata vedere i tapis roulant per strada! Guardate:
La città ha la pianta a reticolato, ad accampamento romano per intenderci, il tipo di città in cui ho difficoltà ad orientarmi, abituata a vivere in una città a pianta concentrica. Si allunga parallela al mare, appoggiata alla collina, mi ha ricordato un po' Trieste per la verità, ho trovato Reggio pulita, con una bella zona pedonale, i palazzi del centro per lo piu' sono dell'inizio del 900 e si comprende visto il terremoto del 1908. 
Si dice che i calabresi siano poco ospitali , devo dire che dopo aver fatto questo giro sono di parere opposto, è una regione che deve ancora essere scoperta, vi aspetta!


  

6 commenti:

George ha detto...

Oh, very splendida.

George ha detto...

Ti supplico, tira via questo stupido verifica parola, non serve a nulla ed ora è diventato ancora più impossibile.

amanda ha detto...

MG: bellissimo viaggio, l'unica volta che sono stata in Calabria è stato a Capo Rizzuto a fine settembre per un corso, ricordo un mare splendido e gelato in cui temerari all'ora di pranzo ci immergevamo, ma fuori del villaggio la situazione era un po' desolata

George: non amministriamo questo blog quindi non possiamo porre rimedio allo sconcio verifica parole

oriana ha detto...

bellissimo reportage MG. Ne terrò da conto, non si sa mai....

Alle ha detto...

MG che bel giro ci hai regalato con
anche le foto stile "mostra e dimostra" !
Hai ragione quando dici che la Calabria è spesso dimenticata, mentre è una terra ricca di bellezze naturali, bagnata da due mari che, da quel che tutti dicono, sono molto differenti tra loro e dotata di un'entroterra tutto da scoprire.
Credo che questa terra abbia bisogno davvero di sentirsi più stretta al resto dell'Italia, cancellando l'immagine di un luogo chiuso e segreto e valorizzando le bellezze naturali che possiede con le potenzialità che possono offrire. Tutti sarebbero pronti a recepire questo messaggio di apertura e rinnovamento di vita.

Grazie MG per quanto hai descritto e per le belle emozioni che hai voluto condividere.

Marilina ha detto...

Uh uh MG, che bel taccuino di viaggio, grazie.
In Calabria ci sono solo passata in treno, di notte, per andare in Sicilia, per cui buio assoluto in senso letterale e non.
Se potessi partirei subito.
In verità se potessi partirei subito per andare ovunque.