22 dicembre 2011

Le tentazioni di Antonio 3

.......continua








Antonio ormai era sconfortato, aveva dovuto aspettare il calare del sole per procedere tra le dune perchè la temperatura si era fatta insostenibile, aveva poca dimestichezza ad orientarsi con le stelle e non sapeva come continuare il cammino e fu a quel punto che, preceduta da tre putti alati armoniosamente svolazzanti che aprivano il piccolo corteo, si presentò la dama bendata, era florida, il fianco possente, indossava un paio di calzette sorrette da reggicalze di raso blu, sul capo un cappello a falda larga, e null'altro che un fiocco in vita, ondeggiava su un paio di scarpine dal tacco, leggiadra, incurante della sabbia nel suo incedere, al guinzaglio un roseo porcello che ne guidava il cammino.
Decise di seguirla e la matrona lo condusse alle porte di una città fortezza, lì giunti la donna lo salutò con un cenno del capo e sparì nella notte, senza mai aver proferito parola. Antonio entrò per le strade della città, la città era assurdamente silente, in un modo inquietante, vide un cancello aperto che portava ad una scalinata, e ricordando la pergamena pensò potesse trattarsi della via d'uscita; s'inerpicò su per la ripida scala, ma si rese conto che quella non l'avrebbe portato da nessuna parte e più saliva e voltava ora a destra ora a sinistra sui ballatoi di quella strada per il nulla più l'angoscia lo ghermiva.
"Che tu sia un sogno, un incubo, un incantesimo, una stregoneria, voglio che tu finisca subito!" si mise ad urlare accasciato su uno scalino. A quel punto si aprì una porta sul pianerottolo sotto di lui, Antonio scese e varcò la soglia, dalla porta uscivano i suoni di un locale. Una piccola donna, non bella, ma elegantemente vestita di nero gli domandò cosa stesse succedendo.
Antonio da principio era restio a raccontare quanto gli fosse successo, ma poi la forza che usciva da quella piccola persona, il suo fascino lo convinsero a raccontarle le sue disavventure e poi divenne un fiume in piena e mise in quelle piccole mani la sua intera esistenza. "Troppi rimorsi Antonio nella tua vita, troppi rimpianti" quella lo prese per mano e lo condusse in un angolo del fumoso locale dove c'era un piano ed una piccola orchestra e iniziò a cantare con una voce potente, arrotata che la fece apparire immensa


continua

4 commenti:

amanda ha detto...

Il primo link ho provato e riprovato a inserirlo direttamente, ma è importante per la storia che andiate alla fine della pagina indicata e vedrete l'immagine della matrona col porco al guinzaglio

giardigno65 ha detto...

magico !

alessandra ha detto...

Bellissimo post cara Amanda...e ho apprezzato moltissimo i Talking heads di Road to nowhere..

Alle ha detto...

il viaggio continua.......

certo che quella matrona è d'impatto, una personcina semplice semplice. Mi sa che ne sentiremo parlare ancora......