20 dicembre 2011

Simbolismi







Non mi stanco mai di vedere le opere di Segantini, Trento e Rovereto mi hanno viziata dedicando a questo autore diverse mostre negli anni, ogni volta che sono andata a Vienna sono tornata a vedere le cattive madri, potevo quindi perdermi una mostra a Padova che me lo facesse gustare ancora una volta?

Guardate "le due madri" qui sopra, ogni volta mi commuovo per il furto di tanta intimità, la contadina stremata, dorme con la sua bimba , completamente rilassata, come solo i bimbi sanno fare quando si abbandonano al sonno, le mani della donna sono paffute ed arrossate dal duro lavoro dei campi sui monti e la vacca, la seconda madre, veglia il suo vitellino e sembra l'unica conscia della presenza del pittore/osservatore. Mi sono molto arrabbiata per la collocazione impietosa riservata a "l'amore alle fonti della vita" che già è piccino ed è stato messo d'angolo con il quadro di un emule di Segantini con le luci assolutamente sbagliate che fanno riflesso sul vetro che protegge la tela. Sempre di Segantini "petalo di rosa" che dedicò alla moglie malata e "la pastora addormentata", anche se non sono rappresentative del periodo simbolista di Segantini.

Poi le opere di Pellizza da Volpedo: "la passeggiata amorosa", "la neve", "la processione" e "fiore reciso". La "maternità" di Previati e quella di "affetti" di Balla. Il tratto grafico di Alberto Martini quasi da comics: nell'"autoritratto", "notturno", "la diavolessa". Sartorio la sua "Sirena" : "un'onda verde si avvalla in questo avvallamento si culla e si abbandona la sirena pallida, dalla chioma fulva sparsa, un braccio immerso e trasparente nell'acqua l'altro ripiegato sul seno con tentarice mollezza" (Pirandello 1895) e poi "le vergini salve e le vergini stolte" e "la malaria". Poi molto altro
Per chiudere con "la Giuditta" di Gustav Klimt.


Il simbolismo in Italia.Padova, Palazzo Zabarella, 1 ottobre 2011 – 12 febbraio 2012

7 commenti:

Marilina ha detto...

Grazie Amanda, mi piacciono molto quelli di Pelizza da Volpedo (la Processione mette i brividi), e la Sirena di Sartorio è un quadro sensualissimo (aridaie!).
De Le due mamme trovo splendida l'ambientazione e la rappresentazione, ma un po' cupa. Ma forse è il tuo amato Segantini così.

amanda ha detto...

No Marilina, Segantini è luce, luce di alta montagna, di mattine gelide e terse, le due madri è un raro esempio di interni di Segantini, bisogna vederlo, nella luce di una laterna c'è un calore unico

Marilina ha detto...

Bisogna vederlo. E poi Padova non è lontana. Quando finisce la mostra? Bhè, sarebbe anche il caso che ci vedessimo per un tè. O uno spritz. O una cioccolata calda. O un prosecco, insomma beviamoci su qualcosa!

amanda ha detto...

la mostra finisce il 12 febbraio, per bere non ci sono problemi ;)

Marilina ha detto...

Uh uh, 12 febbraio, quasi primavera!!
Palazzo Zabarella?
(Stiamo facendo un uso privato del mezzo pubblico?!?)

amanda ha detto...

mai! facciamo un uso pubblico del mezzo pubblico: chi vuole si unisce :)

alessandra ha detto...

Deve essere proprio una bella mostra, durante queste vacanze spero di riuscirmi a gustare qualche mostra.. Ho proprio voglia di inebriarmi d'arte....