4 gennaio 2012

Biografia di una piccola e dignitosa esistenza




A. è vissuto 8 mesi e 68 giorni. I primi otto mesi sono stati di gioia assoluta, cresceva al caldo ben protetto e tutti, proprio tutti, lo immaginavano forte e sano e nessuna indagine eseguita sul suo conto ha mai messo in dubbio i fondamenti di tali previsioni, la mamma, che lo sentiva muovere dentro di sé, gli parlava delle cose che avrebbero fatto insieme, avevano grandi progetti, lei ed il suo papà, per lui, traguardi da raggiungere insieme, posti da vedere, cose da fare, e da imparare. Poi è iniziato il primo dei 68 giorni, quello in cui, di solito, dopo il dolore e le fatiche vengono le gioie. Per A. è stato il giorno della sentenza: era affetto da una malattia incompatibile con la vita, ma nessuno, proprio nessuno aveva il coraggio di dirglielo, e lui, nonostante la sentenza scritta ha fatto orecchie da mercante ed ha iniziato la sua personalissima lotta. E' cresciuto di peso, nel suo piccolo, ha imparato a respirare la nostra stessa velenosa aria e soprattutto aveva il carisma del conquistatore e si è fatto amare molto da chiunque abbia incontrato nel suo breve cammino. Ha superato con una tenacia inaudita le crisi che si sono succedute ma ieri notte si è sentito molto stanco e si è addormentato tra le braccia della mamma, mamma per poco tempo, ma così intensamente e coraggiosamente mamma da meritare, spero presto, una seconda fortunata chance

5 commenti:

alessandra ha detto...

Buon vento A., volerai leggero d'ora in poi, ti sarà più facile respirare...
Un abbraccio anche alla mamma che spero possa avere come dici tu presto una seconda chancee un abbraccio ad Amanda che è stato accanto a questo piccolo angioletto sfortunato.

Franz ha detto...

La natura a volte sembra volerci dare degli insegnamenti terribili, che però si stenta a comprendere.
Perchè siamo fatti anche della presenza di chi ci sta vicino, e i legami affettivi sono parte costitutiva di noi stessi, così si muore un po' ogni volta che ci abbandona una di queste presenze.
Se poi è un esordiente sulla scena della vita, che normalmente dovrebbe avere tutta la grande potenzialità per affrontarla, l'angoscia dell'abbandono è straziante.

oriana ha detto...

Buon vento piccolino, il tuo passaggio è stato breve, ma intenso. Resterai per sempre nel cuore dei tuoi genitori ai quali darai il coraggio necessario per concepire un'altra vita.

oriana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Alle ha detto...

una storia che tocca il cuore, un dolore che nessuno dovrebbe provare mai.
Difficile il tuo lavoro Amanda, per pochi prescelti. Un abbraccio.