27 gennaio 2012

Giornata della memoria







 La mia coscienza no

6 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Presente.

Marilina ha detto...

Non voglio dimenticare, non posso dimenticare.
E' la memoria che sostiene quel filo sottile del ricordo di tutta la disperazione, l'affanno, il dolore infinito.
Di tutte le vite spezzate, le fragilità dimenticate, gli sbagli perduti.
Perchè l'uomo sa essere leggero come la farfalla, colorato come un fiore, forte come la terra.
Ma può anche essere la negazione di tutto ciò, abisso di vita.

alessandra ha detto...

Oggi mi sono riletta qualche pagina di Primo Levi...noi non dimentichiamo ...

oriana ha detto...

Son morto con altri cento,
son morto ch'ero bambino,
passando per il camino,
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwtz c'era la neve
........ (I Nomadi)

volevo metter il link, ma non sono capace, l'ho riascoltata stamani...

hzkk ha detto...

Vasilij Grossman “L’inferno di Treblinka” (Adelhi/2010/6 euro)


“Si crede di conoscere tutto sulla Shoah, la bibliografia è immensa, poi esce un piccolo libro come "L' inferno di Treblinka" (...) e si ha come un sobbalzo. Tra orrore e vergogna per il genere umano. Quasi fosse la prima volta, più di sessant' anni dopo, che veniamo a sapere ciò che accadde in Europa in quell' atroce secolo che è stato il Novecento. Corrispondente di guerra dell' Armata Rossa, Grossman scrisse questo reportage subito dopo la liberazione del lager di Treblinka, una sessantina di chilometri da Varsavia (...)"
(Corriere della Sera)

mai letto nulla di più sconvolgente ed evocativo

amanda ha detto...

@hzkk: grazie per la segnalazione,
personalmente credo che la cosa più sconvolgente e quella che più ha dato ai miei occhi una visione adulta delle proporzioni e dell'abisso dell'orrore sia stata la visione di un documentario che ci portarono a vedere con la scuola nel 1975 le nostre Prof. di lettere delle medie in occasione dell'anniversario della fine della guerra,non so neppure chi fosse il regista, so che mi ha cambiata profondamente