Sapevo cosa stava pensando mia figlia mentre mi guardava preparare la valigia con i suoi occhi scuri penetranti e un po' impauriti. Erano come quelli di sua madre, mentre le labbra sottili le aveva prese da me, anche se con il passare degli anni, facendosi più rotonda, aveva finito per somigliare sempre più a lei. Se la paragonavo alle foto di Raquel a cinquant'anni erano proprio due gocce d'acqua. Mi figlia pensava che fossi un vecchio pazzo e senza speranza, ossessionato da un passato che ormai non importava più a nessuno ma del quale non riuscivo a dimenticare neppure un giorno, un dettaglio, una faccia o un nome, anche se si trattava di un nome tedesco lungo e difficile, mentre spesso dovevo sforzarmi per ricordare il titolo di un film visto da poco.
Clara Sanchez. Il profumo delle foglie di limone. Garzanti
Il successo editoriale del 2011, acclamato a furor di classifica (e mio padre ogni tanto si fa prendere dal raptus dell'acquisto del primo nella classifica vendite de La Repubblica). La storia di Julian anziano ed acciaccato repubblicano spagnolo, scampato a Mauthausen, militante del Centro Memoria ed Azione, tornato in Spagna dall'Argentina sulle tracce dei nazisti suoi aguzzini beatamente e poco clandestinamente esiliati sulla Costa Blanca. E storia di Sandra, giovane ed incapace di immaginare il suo futuro nonostante un affettuoso e premuroso compagno ed un figlio in arrivo. Sandra, ignara, verrà soccorsa durante un malore, ed "adottata"proprio dalla coppia di nazisti a cui Julian sta dando la caccia e così le strade dei due si incroceranno. Storia raccontata a due voci, con i diversi punti di vista. Buon intreccio, ma nonostante si tratti di una lettura coinvolgente, non dice nulla di nuovo né sulla storia delle persecuzioni naziste, né sulla necessità di preservare la memoria di quanto è successo ed il finale scivola via sciapo
9 commenti:
Grazie Amanda, la copertina mi piace molto.
Bello per il tuo papi leggere un libro il cui protagonista è un signore "maturo".
Buona giornata a tutti!
la copertina in realtà non c'entra una "mazza" ma pazienza :)
Allora neanche il titolo?!?
il titolo originale era "Le que esconde tu nombre" infatti
Quindi è uno sconsiglio per gli acquisti questo? Buongiorno!
ma direi non una priorità di lettura
Molte volte mi sono chiesta perchè la traduzione in italiano del titolo di un film o come in questo caso di un libro non sia letterale.
Forse per motivi di marketing, ma molte volte le traduzioni sono orribili.
Mi credi se ti dico che mi viene fame?
@George: fame?
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