7 marzo 2012

Cielo basso








Non so perché
però a volte la vita
ci conduce più su.
O non proprio ci conduce:
piuttosto è un trascinare,
un'articolazione  violenta;
un immergerci
nel fango delle sue viscere.
Non so perché
però allora succede,
inchiodato nel seno
più torbido della vita,
che incontriamo un polmone di cielo
del più alto e nitido azzurro.
A volte per imprevisto
o per inusitato,
ma ritornata la carne
alla sua fondazione d'aria
s'arma di uccelli



Javier Vicedo Alós

5 commenti:

alessandra ha detto...

Ecco oggi ho bisogno di un polmone di cielo...

Marilina ha detto...

La vita che ci trascina nel suo fango... ieri una collega mi diceva che la vita ci fa ripetere gli stessi errori fino a quando non impariamo.
Non impariamo a volerci bene ed a scegliere il meglio per noi stessi.
Ed è allora che troviamo le ali per andare nell'alto azzurro.
Grazie Amanda, anch'io oggi potevo salvarmi solo con la poesia!
Oddio, se fosse anche accompagnata da una fetta di torta al cioccolato e panna!!!
:-)))))))))))))

amanda ha detto...

di torta ce n'è ancora, vi aspetto

Ernest ha detto...

grazie

maria grazia ha detto...

che bella! grazie Amanda! con foto appropriata :-)