28 marzo 2012

Ginevra 2




Quando i ragazzi arrivarono Ginevra raccontò del suo particolare incontro e domandò loro se avessero mai incrociato l'anomalo lettore di economia e finanze, ma nessuno di loro l'avava mai incontrato. Lessero brani del libro e la discussione si protrasse fino a sera tarda, spostandosi nella cucina di Ginevra davanti ad un piatto di pasta ed ad un bicchiere di rosso. Qualcuno ricordò come spesso nei romanzi della Tyler fosse necessaria la figura di un estraneo al nucleo familiare protagonista a riportare vitalità in assetti il cui fragile equilibrio si basava unicamente su una meticolosa routine quotidiana al di fuori della quale i rapporti interpersonali risultavano inconsistenti e Ginevra raccontò loro che l'uomo della panchina aveva definito i personaggi della Tyler come vincolati ed allo stesso estranei ad una realtà con la quale non sapevano interagire e tutti trovarono splendida l'analisi dell'uomo della panchina.
Nei giorni seguenti Ginevra era tornata spesso alla panchina con la speranza di incontrare nuovamente quell'uomo, con il desiderio di domandare, di capire, ma dell'uomo nessuna traccia.
Quando ormai si era rassegnata all'idea che quell'incontro fosse stato unico, l'uomo si materializzò nuovamente.
"Buongiorno" lo salutò Ginevra con un sorriso. L'uomo pareva assorto, lo sguardo rivolto ad un infinito molto lontano o troppo intimo, poi si voltò e finalmente la vide e le rivolse un sorriso mesto.
Ginevra non voleva apparire invadente, ma ugualmente non voleva mancare l'occasione fornita dal nuovo incontro e così gli disse: "Ho pensato a quel che avete detto su Anne Tyler e, sì, ne convengo" e di seguito tendendogli la mano "Il mio nome è Ginevra" l'uomo la guardò con due occhi bigi, ora più sornioni che mesti e le disse:" Il mio è, o meglio è stato, e per voi torna ad essere, Sergio, i nomi servono ad essere chiamati quindi il mio era da tempo in pensione" e strinse la mano a Ginevra. Seguì un silenzio imbarazzato reciproco, come se la semplice presentazione avesse svuotato entrambi di ogni energia, per un po' sedettero imbarazzati, fingendosi affaccendati nelle loro attività: Ginevra leggeva, Sergio riempiva con scrittura elegante un "pizzino". Ogni tanto si scoprivano a spiarsi di sottecchi e sorridevano. Poi Sergio si alzò e disse a Ginevra: "E' stato un vero piacere  ritrovarla Signora Ginevra, a presto" e Ginevra disse: "il piacere è stato mio, Signor Sergio, le dirò che ci speravo, non sparisca a lungo".
Quando Sergio se ne fu andato Ginevra notò che il foglietto su cui Sergio stava scrivendo era rimasto piegato sulla panchina e sopra c'era scritto: per Ginevra.
Lo aprì e vi trovò questi versi:

Io fui. Ma quel che fui più non ricordo:
polvere a strati, veli mi camuffano
questi quaranta volti diseguali,
logorati da tempo e mareggiate.

Io sono. E quel che sono è così poco:
rana fuor dello stagno che saltò,
e nel salto, alto quanto più si può,
l'aria di un altro mondo la schiattò.

C'è da vedere, se c'è, quel che sarò:
un viso ricomposto innanzi fine,
un canto di batraci, pure roco,
una vita che scorre bene o male.

J.Saramago

Gli occhi di Ginevra si velarono di lacrime, rivedere Sergio era divenuta ora una priorità


continua.....


12 commenti:

alessandra ha detto...

Ecco ma perchè io non incontro mai nessuno di interessante alle panchine o sui treni? Tutta al più incontro gente che legge Chi, Diva e Donna e la Gazzetta dello Sport :-)
Grazie Amanda, continua così ....

amanda ha detto...

e saresti capace di andare aldilà della puzza? io non so

Marilina ha detto...

Ginevra e Sergio, aspettatevi, questo è il vostro momento.
Sono destinati ad incontrarsi coloro che camminano per strade simili (cit.).
Capita a volte che gli Angeli, cadendo sai si sporcano (cit.). Si sporcano ed allora puzzano, ma sempre Angeli rimangono.

amanda ha detto...

Comunque Marilina faccio notare che lei ha 80 anni circa e lui 40 circa non era proprio amore, forse era un calesse ;)

Marilina ha detto...

Ma perchè mi boicotti sempre gli amori (in ogni senso, in ogni dove, in ogni luogo, in ogni lago)dove lei è più grande di lui?!?

amanda ha detto...

di 40 anni? Marilina verrà fuori un bella storia lo stesso, spero, se poi lo vorrai chiamare amore va bene, già c'erano harold e maude, e se non hai visto quel film te lo consiglio caldamente

Marilina ha detto...

Non l'ho visto, naturalmente. Lo cerco.

Ernest ha detto...

continua continua!

amanda ha detto...

@Ernest: ce provo ce provo :)

Giolvolo ha detto...

Tutto questo mi ricorda qualcosa!!! Vai col seguito!!!

Franz ha detto...

Non era proprio facile rimanere ad alti livelli narrativi, dopo il bell'esordio di questa storia.
Per ora ci stai riuscendo molto bene!

oriana ha detto...

quali altre magiche parole riuscirà a comunicare Sergio a Ginevra?