27 marzo 2012

Si sta facendo sempre più tardi



Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava. Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare, il direttore era in ferie, lui si trovava nell'imbarazzo di mettere su la pagina culturale, perché il"Lisboa" aveva ormai una pagina culturale, e l'avevano affidata a lui. E lui, Pereira, rifletteva sulla morte. Quel bel giorno d'estate, con la brezza atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che splendeva, e con la città che scintillava, letteralmente scintillava sotto la sua finestra, e un azzurro, un azzurro mai visto, sostiene Pereira, di un nitore che quasi gli feriva gli occhi, lui si mise a pensare alla morte.

Sostiene Pereira, Antonio Tabucchi. Feltrinelli


Mia Cara,
credo che il diametro di quest'isola non superi i cinquanta chilometri, al massimo. C'è una strada costiera che la gira tutta intorno, stretta spesso a picco sul mare, altrimenti pianeggiando in coste brulle che scendono a solitarie spiaggette di ghiaia orlate di tamerici bruciate del salino, e in alcune a volte mi fermo. Da una di queste ti parlo, a bassa voce, perché il meriggio e il mare e questa luce bianca ti hanno fatto chiudere le palpebre, stesa qui accanto a me, vedo il tuo seno che si solleva al ritmo pausato della respirazione di chi sta dormendo e non voglio svegliarti. Come piacerebbe questo luogo a certi poeti che conosciamo, perché è così scabro, essenziale, fatto di pietre, montagnole brulle, spini, capre. Mi è perfino venuto da pensare che quest'isola non esista, e di averla trovata solo perché la stavo immaginando

Si sta facendo sempre più tardi. Antonio Tabucchi. Feltrinelli


Quanto cielo, quanta aria, quanto mare, quanti colori e odori e sapori ci sono in Tabucchi, quanto paesaggio in cui l'uomo, la storia, le storie e la condizione umana si fondono, se n'è andato in una giornata piena di colori e di profumi qui, chissà com'era Lisbona domenica mattina?

5 commenti:

Marilina ha detto...

Buon viaggio Antonio, quanta vita nel tuo sguardo, quanta vita nelle tue parole.
Non sono mai stata a Lisbona.

alessandra ha detto...

Buon vento Antonio...neanche io ho mai visto Lisbona e mi piacerebbe moltissimo..lo so che mi ripeto, ma le morti di queste belle anime mi angosciano non solo per la loro perdita, ma anche perchè nel presente non ne troviamo altrettante...

amanda ha detto...

Di Lisbona ho un ricordo proprio così soleggiato, ventilato, sfavillante, di un nitore che quasi feriva gli occhi :)

oriana ha detto...

Lisbona era sicuramente triste domenica mattina....

maria grazia ha detto...

secondo me Lisbona domenica mattina era soleggiata, ventosa, e il mare era azzurrissimo... come si sarebbe augurato Tabucchi...