9 aprile 2012

Poesia per un giorno di freddo inatteso



Ed ora sono spariti i circoli d'ansia
che discorrevano il lago del cuore
e quel friggere vasto della materia
che discolora e muore.
Oggi una volontà di ferro spazza l'aria,
divelle gli arbusti, strapazza i palmizi
e nel mare compresso scava
grandi solchi crestati di bava.
Ogni forma si squassa nel subbuglio
degli elementi; è un urlo solo, un muglio
di scerpate esistenze: tutto schianta
l'ora che passa: viaggiano la cupola del cielo
non sai se foglie o uccelli - e non son più.
E tu che tutta ti scrolli fra i tonfi
dei venti disfrenati
e stringi a te i bracci gonfi
di fiori non ancora nati;
come senti nemici 
gli spiriti che la convulsa terra
sorvolano a sciami,
mia vita sottile, e come ami
oggi le tue radici.

(Eugenio Montale - da Meriggi e ombre)

4 commenti:

alessandra ha detto...

Grazie Alle...al mio rientro a Camomilla City ho trovato ad accogliermi 5 gradi e una spruzzatina di neve sulle montagne..

amanda ha detto...

ce l'avevano pure detto e davvero quella fine marzo era troppo caldo e davvero mancava acqua ed ancora ne manca, ma cavoli se fa freddo!

Ernest ha detto...

eh
oggi qua freddo e acqua... ahhhh!

Marilina ha detto...

Voglio l'estate!!!
Almeno ridatemi la primavera!!
Mi sono dovuta rimettere gli stivali!!