6 luglio 2012

UNA VOLTA, IL POETA


Una volta il poeta
assomigliava al santo.
V'immaginate un santo
che dice "sono un santo"?
un poeta che dice "noi poeti"?
E' una parola che non ha il plurale.
Tutt'al più, numerosi singolari.
E i santi in sindacato, li pensate?
Ed un santo premiato in un concorso
con la targa, la coppa, la medaglia?
Certo credeva in Dio,
anche quando era ateo.
Piuttosto non credeva seriamente
alla propria esistenza.
Scriveva e dipingeva
per averne coscienza.
Non scriveva per vivere,
ma viveva per scrivere. La vita
- valori, ideologie e sentimenti -
non erano che creta alle sue dita.
Il poeta era un cinico
che assomigliava a Dio
Enzo Mandruzzato

6 commenti:

Alle ha detto...

Penso che sempre il poeta viva per scrivere e difronte a certe poesie
ho la certezza che assomigli a Dio.

Grazie ai poeti e a chi diffonde la poesia.

amanda ha detto...

@Alle: Enzo Mandruzzato era un insigne grecista e letterato, noto tra coloro che hanno fatto il liceo classico per aver tradotto alcune delle tragedie greche nella famosa edizione della Sansoni. era il babbo di una mia compagna di classe del liceo. E' mancato da poco, non conoscevo le sue poesie

Alle ha detto...

un papà poeta.... suona così romantico !

amanda ha detto...

come spesso succede persone così sono leggermente estranee al contesto (non saprei come definire meglio la cosa) non che non fosse un padre presente, ma era molto preso dalle sue cose per quanto mi ricordo

amanda ha detto...

@Carl8: sono solo curiosa :)


ora il poeta cinico-sensuale me la gioco con un paio di amici poeti

Marilina ha detto...

Oh, a Treviso esiste una Via Mandruzzato, ma non mi ricordo il nome, vado a verificare.
W la poesia sempre!
Anche se questa, sarà l'ora, il giorno, ma la sto rileggendo alcune volte.
Mi faccio un buon caffè e ci torno sopra.